Alloro in cucina: le proprietà benefiche
Introduzione
Il Laurus nobilis è un sempreverde le cui foglie, dalla forma ovale, sono utilizzate da secoli nella cucina per aromatizzare i piatti e renderli più digeribili. Non tutti sanno, però, quante proprietà benefiche ha questa erba aromatica, che, tipica del Mediterraneo, è in grado di resistere anche ai climi meno caldi e si può con facilità piantare e far prosperare nel proprio orto.
Essendo un sempreverde si possono raccogliere e usare le foglie durante tutto l’anno, ma il momento migliore in cui sono più salutari data la maggiore concentrazione degli oli contenuti, è l’estate, mentre la maturazione dei frutti avviene nei mesi di ottobre e novembre.
È consigliabile rivolgersi a produzioni biologiche dell’alloro, soprattutto se lo si utilizza in tisane e impacchi.
Essendo un sempreverde si possono raccogliere e usare le foglie durante tutto l’anno, ma il momento migliore in cui sono più salutari data la maggiore concentrazione degli oli contenuti, è l’estate, mentre la maturazione dei frutti avviene nei mesi di ottobre e novembre.
È consigliabile rivolgersi a produzioni biologiche dell’alloro, soprattutto se lo si utilizza in tisane e impacchi.
Un concentrato di vitamine
Innanzitutto l’alloro è una fonte significativa di vitamina A, B e C. La prima è utile per il buon funzionamento dell’apparato visivo e per la salute della pelle, mentre le vitamine del gruppo B aiutano a regolare il metabolismo e la sintesi degli enzimi. La vitamina C è un potente antiossidante naturale, oltre ad essere di aiuto al sistema immunitario, con una funzione antivirale.
Le foglie di questa erba aromatica sempreverde contengono anche una dose consistente di acido folico, che aiuta a prevenire malformazioni fetali (come la spina bifida) nella donne in gravidanza e che recenti studi indicano essere consigliato a tutte le donne in età fertile.
Naturalmente non mancano i sali minerali come il ferro, essenziale per la sintesi dei globuli rossi che trasportano l’ossigeno nel sistema sanguigno.
Le foglie di questa erba aromatica sempreverde contengono anche una dose consistente di acido folico, che aiuta a prevenire malformazioni fetali (come la spina bifida) nella donne in gravidanza e che recenti studi indicano essere consigliato a tutte le donne in età fertile.
Naturalmente non mancano i sali minerali come il ferro, essenziale per la sintesi dei globuli rossi che trasportano l’ossigeno nel sistema sanguigno.
Contro raffreddori, influenza e cattiva digestione: tisana di alloro
Nelle foglie è contenuto un olio essenziale, il cineolo, che è responsabile di buona parte degli effetti benefici dell’alloro e in particolare delle sua azione digestiva e antispastica per l’apparato digerente. I frutti, invece, delle piccole bacche di colore nero, sono usate in erboristeria e in farmacia per la preparazione di pomate antidolorifiche, soprattutto contro artrite, reumatismi o contusioni.
Fin dall’antichità, le foglie di alloro sono state utilizzate per la cura di raffreddore, influenza, catarro e tosse. Basta triturarne alcune foglie secche, lasciandole in infusione per 10-15 minuti in acqua bollente, per poi filtrare e bere il liquido. Se assunto prima di andare a letto permette di sudare abbondantemente, riducendo i sintomi dell’infreddatura.
Questo infuso, se assunto dopo i pasti, serve anche a migliorare la digestione e ad espellere i gas accumulati nell’intestino che danno un fastidioso senso di gonfiore.
Usato a freddo per i risciacqui, dopo aver fatto bollire alcune foglie in acqua, e quindi filtrato il liquido, aiuta nel caso di infezioni alla bocca, grazie alla sua funzione antisettica.
Inoltre ha potere astringente, utile in caso di piccole ferite, perché facilita la chiusura dei capillari: in questo caso sono soprattutto le bacche responsabili, bacche che vanno fatte bollire per lungo tempo in acqua per ottenere un decotto, da applicare tramite impacchi.
Fin dall’antichità, le foglie di alloro sono state utilizzate per la cura di raffreddore, influenza, catarro e tosse. Basta triturarne alcune foglie secche, lasciandole in infusione per 10-15 minuti in acqua bollente, per poi filtrare e bere il liquido. Se assunto prima di andare a letto permette di sudare abbondantemente, riducendo i sintomi dell’infreddatura.
Questo infuso, se assunto dopo i pasti, serve anche a migliorare la digestione e ad espellere i gas accumulati nell’intestino che danno un fastidioso senso di gonfiore.
Usato a freddo per i risciacqui, dopo aver fatto bollire alcune foglie in acqua, e quindi filtrato il liquido, aiuta nel caso di infezioni alla bocca, grazie alla sua funzione antisettica.
Inoltre ha potere astringente, utile in caso di piccole ferite, perché facilita la chiusura dei capillari: in questo caso sono soprattutto le bacche responsabili, bacche che vanno fatte bollire per lungo tempo in acqua per ottenere un decotto, da applicare tramite impacchi.