Il nasturzio: utilizzi e informazioni

Introduzione
Esistono due piante che vengono identificate come nasturzio, entrambe erbacee e caratterizzate da proprietà curative simili, dato che contengono pressappòco gli stessi principi attivi: la prima è il Tropaeolum majus, che comprende moltissime varietà (la più nota è detta cappuccina), dai fiori rossi o gialli, coltivata soprattutto come ornamento; la seconda è il Nasturtium officinale, detto anche crescione, che raggiunge dimensioni maggiori ed è una pianta acquatica. In erboristeria, ma anche nella medicina popolare, vengono utilizzate per fronteggiare diversi disturbi, ma anche come base per preparazioni cosmetiche.
I principi attivi
Entrambi i tipi di nasturzio contengono il glucoside solforato, che si trova in maggiore concentrazione nelle foglie e nei fiori della cappuccina e anche nei germogli giovani del crescione, e che viene utilizzato per la preparazione di trattamenti contro l'alopecia. Sempre nelle foglie si trova una grande concentrazione di vitamine, e in particolare di vitamina C. Grazie a questa sua proprietà è stata a lungo impiegata durante i viaggi transoceanici per combattere lo scorbuto, una malattia causata proprio dalla mancanza di vitamine nella dieta per lunghi periodi.
Gli usi
All’interno di oli essenziali e preparati erboristici, il nasturzio è utilizzato come ingrediente per la preparazione di shampoo contro la caduta dei capelli; si è rivelato efficace anche in ambito dermatologico contro problemi del cuoio capelluto (forfora e dermatiti con desquamazione). Si impiega altresì, grazie alle sue proprietà antibatteriche e balsamiche, per la cura delle infezioni delle vie aeree: questo perché stimola la secrezione del muco che le ostruisce. Il nasturzio ha anche effetti diuretici, contribuendo a combattere la ritenzione idrica e il gonfiore degli arti, e antisettici (per esempio è efficace contro l’acne).

Oltre all’utilizzo di piante fresche, in commercio si trova anche la tintura madre, utile per preparazioni cosmetiche e lozioni per i capelli. È necessario prestare attenzione al fai da te: un uso prolungato di nasturzio ha effetti negativi sull’apparato gastrointestinale e può provocare problemi alle vie urinarie.
In cucina
Gli antichi romani utilizzavano questa pianta esclusivamente in cucina, consumandola fresca nelle insalate grazie al suo sapore leggermente piccante. Ancora oggi i boccioli dei fiori e i frutti ancora verdi si possono conservare sotto aceto, mentre le foglie giovani e tenere sono ideali per arricchire le insalate.

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