Mimosa

Difficoltà:
difficoltà 1
Dosi: per 1 persona
Tempo: 3 minuti
Introduzione
Tipica bevanda da party, il Mimosa cocktail è un long drink semplice ed elegante: si prepara solo con succo d'arancia e champagne. Fresco e ricco di bollicine, è perfetto da servire come aperitivo prima di un pranzo da cerimonia importante, per rinfreschi, buffet e brunch. Conosciuto e amato in tutto il mondo, deve gran parte del suo successo al fatto di essere un drink dalla preparazione molto essenziale, ma nello stesso tempo raffinato.
La ricetta del Mimosa cocktail non potrebbe essere più semplice: due soli ingredienti da mischiare insieme. Vi riportiamo di seguito la preparazione originale, nonché un paio di varianti e alcune interessanti curiosità sull'invenzione di questo drink e soprattutto sul suo originale nome!

Ingredienti

•75 ml. di succo d'arancia• Arancia •75 ml. di Champagne• Champagne
Alcuni ingredienti potrebbero contenere allergeni (glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide: “Alimentazione e allergeni” e “Alimentazione vegana” .
Preparazione
Per ottenere il Mimosa cocktail dovrete anzitutto preparare un semplice succo d'arancia.

Spremete quindi 1-2 arance nello spremiagrumi (manuale o elettrico, in base a quello che avete in casa), in modo da ottenere 75 ml di succo. Filtrate quindi il succo ottenuto con un colino.

Ora versate il succo d'arancia filtrato direttamente nel bicchiere. A questo punto non vi resta che aggiungere lo champagne. Miscelate leggermente con un cucchiaino: il vostro Mimosa cocktail è già pronto da servire!
Consigli
Per servire questo long drink adoperate una flûte da Champagne: è la più indicata per questo tipo di cocktail. Se volete, potete guarnirlo con una fettina d'arancia.

Il Mimosa cocktail può essere tranquillamente preparato in anticipo, versandolo in caraffe da riporre in frigorifero: anzi, se riposa un po' il suo sapore risulta anche più armonioso ed equilibrato. Pertanto, se riuscite ad organizzarvi per tempo, preparatelo il giorno prima di servirlo.

Con quali piatti si abbina bene questo drink? Possibilmente con piatti di pesce (perfetto il pesce alla griglia) e in generale con piatti leggeri. Se lo abbinate a piatti di carne prediligete quindi le carni bianche. Essendo un drink da party, si accompagna benissimo a vari tipi di stuzzichini e finger food.
Idee e varianti
La ricetta del Mimosa cocktail non prevede di per sé particolari varianti. L'unica che nel corso del tempo si è un po' diffusa prevede la possibilità di sostituire lo Champagne con un vino bianco frizzante o un Prosecco: in questo modo, però, si tradisce la ricetta originale! Di conseguenza è una variante che ci sentiamo di consigliare solo nel caso in cui non si abbia disponibile il re delle bollicine. In mancanza dello Champagne sarebbe però meglio scegliere, per una buona riuscita del drink, uno spumante con una certa corposità e struttura (ad esempio, può andare bene il Franciacorta).

Un'altra piccola variante consiste nell'unire al cocktail un po' di granatina: si tratta di una piccola aggiunta assolutamente accettabile perché non va ad alterare più di tanto la ricetta originale e la struttura del drink.

Se vi piace il Mimosa apprezzerete sicuramente anche un altro famosissimo cocktail dalla preparazione simile: il Bellini, che è a base di champagne e succo di pesca (qui trovate la ricetta).

Ancora più simile è un altro tipico cocktail da ricevimento: il Buck’s Fizz. Nato solo qualche anno prima del Mimosa (nel 1921, al Buck’s Club di Londra: il nome del drink viene quindi da quello del locale), si prepara con gli stessi ingredienti: Champagne e succo di arancia. Il Buck’s Fizz però è meno pesante perché la sua ricetta prevede l'aggiunta di una parte di Champagne e due di succo d'arancia (il doppio, quindi). Nel Mimosa, invece, alcol e succo d'arancia si uniscono in parti uguali!
Le dosi degli ingredienti sono quindi l'unico aspetto a differenziare questi due cocktail: per il resto è tutto uguale. Dalla preparazione, alle occasioni in cui vengono serviti (come abbiamo visto, soprattutto party e rinfreschi), fino alla presentazione: anche il Buck’s Fizz si serve in una flûte, può essere decorato con un fettina o una scorza d'arancia e dà il meglio di sé se preparato in anticipo e lasciato a riposare. Per prepararlo, utilizzate 100 ml di succo d'arancia e 50 ml di champagne, seguendo la traccia riportata sopra.
Per saperne di più
La storia del cocktail Mimosa è piuttosto antica: pare sia stato creato nel 1925 all'Hotel Ritz di Parigi. Questa è la versione più accreditata sulla sua origine.
Viene però spontaneo chiedersi perché si chiami proprio "Mimosa": questo nome viene dal suo colore, che ricorda proprio le stesse tonalità dell'omonimo fiore simbolo della festa delle donne, alle quali il drink è anche particolarmente gradito per il suo gusto semplice e fresco. Fu proprio il barman dell'Hotel Ritz che lo miscelò per la prima volta a scegliere questo nome per il drink: essendo un nome particolarmente appropriato e anche piuttosto elegante, da allora non è stato più cambiato ed è arrivato fino ai nostri giorni.

Negli Stati Uniti il Mimosa viene spesso servito - al posto del classico succo d'arancia - insieme ai tipici pancakes americani, a frittelle o toast, per il brunch della domenica.

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