Sanguinaccio
Caratteristiche generali
Il sanguinaccio è un insaccato costituito da interiora di maiale e sangue (da cui il nome), insaporito con spezie e altri ingredienti seguendo le diverse tradizioni regionali.
Il sanguinaccio è tipico della tradizione popolare e nasce dalla consuetudine di utilizzare il maiale in ogni sua parte. Infatti, come altri alimenti costituiti degli “scarti” dell'animale, come il cotechino, era tipico della tradizione natalizia, ovvero il periodo in cui si macellava il maiale.
Il sanguinaccio si presenta come un salame, di colore marrone, e si consuma cotto.
Pare che sia un alimento di origine molto antica, già conosciuto e apprezzato dai Romani.
Il sanguinaccio è tipico della tradizione popolare e nasce dalla consuetudine di utilizzare il maiale in ogni sua parte. Infatti, come altri alimenti costituiti degli “scarti” dell'animale, come il cotechino, era tipico della tradizione natalizia, ovvero il periodo in cui si macellava il maiale.
Il sanguinaccio si presenta come un salame, di colore marrone, e si consuma cotto.
Pare che sia un alimento di origine molto antica, già conosciuto e apprezzato dai Romani.
Stagione
Tipico del periodo natalizio.
Tipi/Varietà
In Italia esistono moltissime varietà di sanguinacci, che seguono procedimenti e uniscono ingredienti tipici delle diverse realtà regionali. Dal nord al sud, ogni tradizione popolare ha creato il suo insaccato a base di interiora e sangue, in quanto si tratta di un alimento economico ma molto ricco a livello nutritivo.
Nel Sud troviamo il sangiari calabrese, arricchito con ricotta e vino, ma anche lu sagunaz pugliese, preparato con l'intestino, a cui si affianca un altro sanguinaccio salentino, preparato col cervello e insaporito col pepe. In Sicilia è chiamato sangeli, e preparato con l'intestino.
La Toscana vanta una grande tradizione di sanguinacci, e in particolare ne esistono due tipi: il biroldo, insaporito col finocchio selvatico, e il mallegato.
In Liguria il sanguinaccio, chiamato berodo, è arricchito con pinoli, cipolle e latte, mentre nella tradizione lombarda e piemontese si prepara il marzapane, con sangue di maiale e patate. Infine citiamo alcuni prodotti tipici delle regioni più settentrionali, dove il sanguinaccio è cotto insieme alla polenta: il boudin della val d'Aosta e il sanganèl del Friuli.
Nel Sud troviamo il sangiari calabrese, arricchito con ricotta e vino, ma anche lu sagunaz pugliese, preparato con l'intestino, a cui si affianca un altro sanguinaccio salentino, preparato col cervello e insaporito col pepe. In Sicilia è chiamato sangeli, e preparato con l'intestino.
La Toscana vanta una grande tradizione di sanguinacci, e in particolare ne esistono due tipi: il biroldo, insaporito col finocchio selvatico, e il mallegato.
In Liguria il sanguinaccio, chiamato berodo, è arricchito con pinoli, cipolle e latte, mentre nella tradizione lombarda e piemontese si prepara il marzapane, con sangue di maiale e patate. Infine citiamo alcuni prodotti tipici delle regioni più settentrionali, dove il sanguinaccio è cotto insieme alla polenta: il boudin della val d'Aosta e il sanganèl del Friuli.
Uso in cucina
Il sanguinaccio si prepara seguendo diverse ricette regionali: nel nord Italia è spesso cotto insieme alla polenta mentre in altre regioni è cotto in padella con abbondante cipolla, o tagliato a fette da friggere o grigliare.
Guida all'acquisto
Il sanguinaccio può essere acquistato in alcuni negozi di prodotti tipici o nelle sagre regionali.
Curiosità
Il sanguinaccio insaccato non va confuso con l'omonimo dolce tipico del Sud Italia, a base di cioccolato fondente tradizionalmente lavorato con sangue di maiale.
Commenti
2 commenti inseriti
Inviato da
il 12/03/2013 alle 16:15
Ciao Simona, grazie per la correzione. Adesso è giusto!
Inviato da
simona
il 08/02/2013 alle 23:32
Il Liguria il sanguinaccio si chiama Berodo, non Beroldo !
Grazie
Grazie