Guida all'orto biologico

Introduzione
Cosa coltivare, quando piantare e come prendervi cura del vostro orto bio: con questa piccola guida vi forniamo un libretto di istruzioni per chi, alle prime armi, voglia produrre in proprio ortaggi ed erbe aromatiche, per portare in tavola prodotti freschi, di stagione e dal ridottissimo impatto ambientale.
Ciò cui dovrete prestare particolare attenzione è la scelta dei prodotti per fertilizzare il terreno e combattere parassiti e insetti nocivi: l’orto è veramente bio solo se questi sono a base naturale e non si fa ricorso a sostanze di sintesi. Alcune tecniche che provengono dall’agricoltura tradizionale, pre-industriale, inoltre, vi saranno utili.
Le fasi preliminari
Anche uno spazio piccolo, all’interno del vostro giardino o sul terrazzo di casa, può essere sufficiente per iniziare una produzione casalinga di ortaggi bio. Cercate una sistemazione che vi garantisca molta luce, quindi senza impedimenti di alberi o costruzioni, in un’area al riparo dal vento e senza pozze di acqua stagnante. Inoltre, è meglio che sia un luogo comodo da raggiungere, con dei camminamenti all’interno per potersi prendere cura di tutte le piante che saranno coltivate.
Per quanto riguarda le dimensioni, per produrre una discreta varietà di ortaggi bastano anche solo 30 metri quadrati. Se però non possedete un pezzetto di terra, potete utilizzare il vostro balcone, magari ampliandone lo spazio con l’utilizzo di contenitori appesi e scaffali sospesi, creando un orto verticale.
Prevedete anche di avere una fonte di acqua vicina. Per poter bagnare il vostro orto, può andar bene una normale pompa da giardino ma, se le dimensioni aumentano, potete creare un sistema fai da te di irrigazione, usando un semplice tubo di gomma, da snodare lungo tutto il terreno, cui praticare dei piccolissimi fori: la pressione dell’acqua all’interno fare fuoriuscire degli schizzi che bagneranno le piante al posto vostro.

Per quanto riguarda il terreno, preparatelo prima di seminare. Togliete i sassi, eliminate le radici e le piante infestanti, vangatelo in profondità rivoltando le zolle. Procedete a questa operazione durante la brutta stagione, in modo che il terreno sia poi pronto per la primavera, quando sarà necessario solo pareggiarlo, in modo che non si creino ristagni di acqua.
A seconda della sua composizione, potrete anche mescolarlo con del terreno già fertilizzato o con della sabbia, se risulta troppo compatto. Naturalmente utilizzate dei concimi fatti in casa o biologici per favorirne la fertilità (operazione che sarebbe meglio fare in primavera e poi in autunno).
Recintatelo se temete incursioni di animali domestici o selvatici e dividetelo in porzioni per coltivare separatamente i diversi ortaggi.
La semina e la cura delle piante
Procuratevi dei semi o, meglio ancora, delle piantine dalle aziende agricole che certificano i loro prodotti, in modo da avere una buona base. Chiedete consiglio sulle varietà da coltivare: il clima determina in modo stringente quali piante potrete far crescere e soprattutto in quali tempi. Ogni stagione, infatti, permette di seminare e raccogliere ortaggi diversi e se sbagliate i tempi rovinerete tutto il lavoro svolto.
Una volta acquistati i semi, o le piantine, create delle piccole buche nel terreno e coprite bene i primi, mentre le seconde vanno interrate lasciando la parte vegetale libera. La disposizione più comoda, oltre che gradevole esteticamente, è quella di creare delle file.

Potete lasciare una porzione sufficiente (circa ¼ del terreno) per piantare del trifoglio, da interrare una volta fiorito: contribuirà alla fertilità del vostro orto in modo naturale. Sempre per favorire la fertilità del terreno, potete far ricorso ad alcune tecniche: innanzitutto la rotazione delle colture, che permetterà al suolo di rigenerarsi (ogni pianta ha bisogno di nutrienti diversi, che estrapola dal terreno, ma a sua volta rilascia qualcosa) e limiterà il proliferare dei parassiti di alcune varietà, ma anche il sovescio, descritto sopra in relazione al trifoglio.
Vi sarà certamente utile scegliere varietà robuste di piante, che sono più resistenti alle malattie (di solito si tratta di quelle più antiche) e sfalsare il periodo di semina rispetto al ciclo naturale di crescita dei parassiti specifici di quel vegetale (usando varietà precoci o tardive).
Potete naturalmente fare ricorso a fertilizzanti naturali come il compost fatto in casa, e a metodi casalinghi contro i parassiti, piantando accanto ai vostri vegetali le piante che attirano gli insetti “utili” (quelli che predano i fitofagi), come l’ortica o alcuni tipi di piante aromatiche (salvia, timo).

Contro le piante infestanti, infine, non potendo usare diserbanti, armatevi di pazienza e procedete a estirparle a mano: è quindi fondamentale conoscere bene le erbe cattive, in modo da riconoscerle con sicurezza, e poi eliminarle con tutte le radici, che sono solitamente profonde.

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