Pane biologico

Caratteristiche generali
Il pane è considerato biologico se è prodotto con farina che proviene da grano - o altri cereali - coltivato secondo i dettami dell’agricoltura biologica. Anch’esso, come i semi da cui deriva, non conterrà quindi sostanze di sintesi con funzioni antiparassitarie, fertilizzanti o diserbanti, né proverrà da coltivazioni OGM. Altrettanto bio devono essere il lievito o la pasta madre utilizzati. Quest’ultima è un composto di acqua e farina dal potere lievitante che, se rinfrescato con regolarità, aggiungendo quindi nuovamente i due ingredienti, può durare anni.
A differenza della farina convenzionale, quella biologica ha però un potere di panificazione inferiore, soprattutto perché contiene meno glutine, per cui il pane risulterà meno voluminoso e più denso, anche se altrettanto buono, se non di più.
Perché bio
Non solo perché è più sano, grazie agli ingredienti utilizzati, ma anche perché stimola a portare in tavola pane non prodotto in modo industriale, ma cotto nel forno, magari a legna, dei panifici. Per molti questa scelta va poi di pari passo con quella di fare da sé il pane in casa. Esistono delle macchine apposite per impastare, ma basta anche solo la forza delle vostre mani e un forno che raggiunga almeno i 200°C. Il pane realizzato in questo modo è più economico di quello acquistato e ha di solito maggiore durata.
Guida all’acquisto
Lo si trova in alcune panetterie, soprattutto se hanno un forno in proprio, e nelle catene di supermercati tradizionali e bio.
Curiosità
L’incremento cui si è assistito in tempi recenti di casi di intolleranza o difficoltà di digestione causate dai farinacei può essere in parte conseguenza dell’uso di cereali concimati con nitrati, che hanno l’obiettivo di favorire l’assorbimento di azoto, o con altri prodotti di sintesi utilizzati per avere coltivazioni massive, necessarie per un’industria alimentare che deve produrre enormi quantità di pane. La presenza delle due proteine, gliadine e glutenine, che formano il glutine, è perciò aumentata, contribuendo a maggiori difficoltà nella digestione dei prodotti da forno.

Newsletter

Speciali