Zucchero biologico
Caratteristiche generali
Lo zucchero è bio solo se estratto dalla barbabietola o dalla canna da zucchero coltivate senza impiego di pesticidi, diserbanti e altre sostanze di sintesi nocive per l’organismo. L’importante, come per molti alimenti, è non eccedere nell’uso: che sia bio o tradizionale, lo zucchero è il sistema per dolcificare più usato, ma eccedere significa costringere il corpo a produrre enormi quantità di insulina per regolare il livello di zuccheri nel sangue, contribuendo ad aumentare il grasso e il rischio di diabete e malattie cardiovascolari.
Perché bio
Anni di ricerche scientifiche hanno spazzato via moltissimi pregiudizi sullo zucchero bianco, nati da allarmismi non fondati e non giustificati razionalmente. Lo zucchero è stato considerato la fonte di moltissime patologie, tumori inclusi, oppure additato come il maggior responsabile dell’iperattività dei bambini e dei loro disturbi di apprendimento. I motivi sono da ricercare sia nella cattiva interpretazione dei metodi di lavorazione e gli additivi usati (che prevedono per esempio l’utilizzo di latte di calce e solfiti, cosa vera, che può sembrare molto nociva se non si sa che non rimane praticamente traccia di queste sostanze nel prodotto finito), sia nella falsa convinzione che fornisca “calorie vuote”, cioè che non contenga vitamine o sali minerali, cosa peraltro vera, ma del tutto insignificante, dato che questi nutrienti si assumono attraverso ben altri alimenti all’interno di una dieta sana e variata. A fronte di queste considerazioni, risulta chiaro che il vero valore aggiunto per la nostra salute può essere dato solo dall’uso dello zucchero biologico.
Guida all'acquisto
Sul mercato dei prodotti bio la fa da padrone lo zucchero di canna, grezzo o integrale che sia. Moltissime le varietà che si possono acquistare, anche scegliendo quello del commercio equo e solidale.
Curiosità
In realtà lo zucchero è presente in tutte le piante: è il processo della fotosintesi che lo produce, ma solo ricavarlo dalla canna da zucchero e dalla barbabietola, per il momento, è conveniente dal punto di vista economico. Di recente si sta lavorando sulla stelvia, che pare contenere elementi con un potere dolcificante 300 volte superiore a quello del saccarosio contenuto nello zucchero. Conosciuta da secoli nell’area del Sud America, è stata ammessa solo dal 2012 in Europa.