È il Waffle Day!
Oggi è un giorno speciale per gli amanti della cialda a forma di nido d’ape.
Dai, sapete di cosa stiamo parlando!
Il calendario ci ricorda che questa giornata è dedicata a loro: i Waffle!
Vi abbiamo fatto venire voglia, vero?
Allora iniziate a preparare l’impasto e a riscaldare la piastra, che nell’attesa vi sveliamo qualche segreto su questo meraviglioso dolce.
Siete pronti?
Dai, sapete di cosa stiamo parlando!
Il calendario ci ricorda che questa giornata è dedicata a loro: i Waffle!
Vi abbiamo fatto venire voglia, vero?
Allora iniziate a preparare l’impasto e a riscaldare la piastra, che nell’attesa vi sveliamo qualche segreto su questo meraviglioso dolce.
Siete pronti?
Il Waffle Day: la giornata del dolce a forma di nido d’ape
Ammettiamolo: le festività dedicate al cibo sono la cosa più bella del mondo!
In Italia siamo abituati a festeggiare il Pasta Day, il Pizza Day, la Carbonara Day, l’Arancin* Day (nel giorno di Santa Lucia), ma avevate mai sentito parlare del Waffle Day?
Sì, è vero, non è una festa tipica del nostro paese, dato che si tratta di un alimento di origini non italiane, ma sapere che esiste non ci dà la scusa di poter gustare, nella giornata a lui dedicata, un favoloso Waffle? Ma sì, nessun senso di colpa, godiamoci questo fantastico dolce e le sue origini.
È proprio il 25 marzo il giorno dedicato alla cialda a forma di nido d’ape. No, non è un caso che sia anche la festa dell’Annunciazione.
Quest’ultima, nei paesi scandinavi come la Svezia, la Norvegia e la Danimarca in cui il Waffle Day è una tradizione, viene chiamata Vårfrudagen, ovvero “Giornata di Nostra Signora” e si pronuncia Våffeldagen, “Giornata dei Våffel (cialde)”.
Non trovate una certa somiglianza con il nome del dolce?
Ebbene sì, l’assonanza tra i termini ha fatto sì che nel tempo una festività tipicamente religiosa assumesse un significato anche laico, diventando inevitabilmente la festa dedicata ai Waffle.
Questo giorno è molto atteso soprattutto in Svezia e particolarmente apprezzato dai bambini che, per prevenzione dal diabete e dalle carie ai denti, non hanno la possibilità di mangiarli durante la settimana, ma solo in alcuni weekend e nelle festività.
Quale giorno migliore, allora, del 25 Marzo?
In Italia siamo abituati a festeggiare il Pasta Day, il Pizza Day, la Carbonara Day, l’Arancin* Day (nel giorno di Santa Lucia), ma avevate mai sentito parlare del Waffle Day?
Sì, è vero, non è una festa tipica del nostro paese, dato che si tratta di un alimento di origini non italiane, ma sapere che esiste non ci dà la scusa di poter gustare, nella giornata a lui dedicata, un favoloso Waffle? Ma sì, nessun senso di colpa, godiamoci questo fantastico dolce e le sue origini.
È proprio il 25 marzo il giorno dedicato alla cialda a forma di nido d’ape. No, non è un caso che sia anche la festa dell’Annunciazione.
Quest’ultima, nei paesi scandinavi come la Svezia, la Norvegia e la Danimarca in cui il Waffle Day è una tradizione, viene chiamata Vårfrudagen, ovvero “Giornata di Nostra Signora” e si pronuncia Våffeldagen, “Giornata dei Våffel (cialde)”.
Non trovate una certa somiglianza con il nome del dolce?
Ebbene sì, l’assonanza tra i termini ha fatto sì che nel tempo una festività tipicamente religiosa assumesse un significato anche laico, diventando inevitabilmente la festa dedicata ai Waffle.
Questo giorno è molto atteso soprattutto in Svezia e particolarmente apprezzato dai bambini che, per prevenzione dal diabete e dalle carie ai denti, non hanno la possibilità di mangiarli durante la settimana, ma solo in alcuni weekend e nelle festività.
Quale giorno migliore, allora, del 25 Marzo?
Waffle: le origini del dolce
Sapendo adesso che il Waffle Day è una festività prettamente scandinava, una domanda sorge spontanea: questo dolce, in realtà, non è di origini belghe?
Sì, si tratta di dolci tipici soprattutto della Francia e del Belgio che, solo in un secondo momento, si sono diffusi anche in Scandinavia e negli Stati Uniti. In realtà, però, le origini di queste cialde sono molto antiche e associabili all’Antica Grecia.
I primi Waffle, infatti, venivano chiamati Obelìas Panis e stando ad alcuni ritrovamenti di inizio ‘900 si trattava di cialde preparate con farina di grano o di farro, contenenti uova, cotte su apposite padelle e poi farcite con fichi e olive.
Queste, con le varie conquiste della Grecia, iniziarono a diffondersi in altre città, tra cui le isole Malta e Gozo. Questo dolce divenne un piatto tipico da servire durante le feste di Natale e Pasqua, con qualche variante nella ricetta e preparate tra due ferri aventi piatti metallici caldi.
Nel Medioevo, con l’arrivo dei Normanni a Malta, i Waffle approdarono in Francia e iniziarono ad essere chiamati Gaufre, ovvero “nido d’ape”, e venivano consumati con formaggio o con del miele.
Da qui in poi iniziarono a diffondersi in diversi paesi Europei, soprattutto in quelli confinanti con la Francia. Arrivati in Belgio, la ricetta dei Waffle venne perfezionata da un abate cistercense, il quale aggiunse nell’impasto il miele e li cucinò utilizzando le piastre generalmente utilizzate per la preparazione delle ostie.
A cambiare negli anni fu anche il loro nome: dopo Obelìas Panis nell’antica Grecia e Gaufre in Francia, vennero chiamati Wafel in Olanda e Belgio, Waffel in Germania per poi diventare definitivamente Waffle con l’arrivo di questo dolce negli Stati Uniti.
Curioso no?
E voi che aspettate? Iniziate a festeggiare il Waffle Day, preparate questo fantastico dolce con la nostra ricetta e, se volete cambiare, provate la variante con le zucchine.
Buon appetito!
Sì, si tratta di dolci tipici soprattutto della Francia e del Belgio che, solo in un secondo momento, si sono diffusi anche in Scandinavia e negli Stati Uniti. In realtà, però, le origini di queste cialde sono molto antiche e associabili all’Antica Grecia.
I primi Waffle, infatti, venivano chiamati Obelìas Panis e stando ad alcuni ritrovamenti di inizio ‘900 si trattava di cialde preparate con farina di grano o di farro, contenenti uova, cotte su apposite padelle e poi farcite con fichi e olive.
Queste, con le varie conquiste della Grecia, iniziarono a diffondersi in altre città, tra cui le isole Malta e Gozo. Questo dolce divenne un piatto tipico da servire durante le feste di Natale e Pasqua, con qualche variante nella ricetta e preparate tra due ferri aventi piatti metallici caldi.
Nel Medioevo, con l’arrivo dei Normanni a Malta, i Waffle approdarono in Francia e iniziarono ad essere chiamati Gaufre, ovvero “nido d’ape”, e venivano consumati con formaggio o con del miele.
Da qui in poi iniziarono a diffondersi in diversi paesi Europei, soprattutto in quelli confinanti con la Francia. Arrivati in Belgio, la ricetta dei Waffle venne perfezionata da un abate cistercense, il quale aggiunse nell’impasto il miele e li cucinò utilizzando le piastre generalmente utilizzate per la preparazione delle ostie.
A cambiare negli anni fu anche il loro nome: dopo Obelìas Panis nell’antica Grecia e Gaufre in Francia, vennero chiamati Wafel in Olanda e Belgio, Waffel in Germania per poi diventare definitivamente Waffle con l’arrivo di questo dolce negli Stati Uniti.
Curioso no?
E voi che aspettate? Iniziate a festeggiare il Waffle Day, preparate questo fantastico dolce con la nostra ricetta e, se volete cambiare, provate la variante con le zucchine.
Buon appetito!