Pizza bruciata: l’ultimo estremo trend alimentare
Spesso sul nostro sito vi facciamo scoprire tante bizzarre invenzioni sul cibo, ma oggi abbiamo proprio esagerato!
Quello che forse non sorprenderà i nostri lettori è il fatto che la protagonista è ancora una volta la regina delle nostre tavole, la pizza, che sappiamo essere il piatto più rivisitato, stravolto e “dissacrato” del mondo!
La cosa interessante è però che il trend in questione non riguarda i suoi ingredienti, ma la sua cottura!
Sottovuoto? Al vapore? In vasocottura? No… la pizza bruciata!
Continua a leggere per scoprire tutti i retroscena di questa pazza moda culinaria!
Quello che forse non sorprenderà i nostri lettori è il fatto che la protagonista è ancora una volta la regina delle nostre tavole, la pizza, che sappiamo essere il piatto più rivisitato, stravolto e “dissacrato” del mondo!
La cosa interessante è però che il trend in questione non riguarda i suoi ingredienti, ma la sua cottura!
Sottovuoto? Al vapore? In vasocottura? No… la pizza bruciata!
Continua a leggere per scoprire tutti i retroscena di questa pazza moda culinaria!
Perché bruciare la pizza?
Davvero esiste qualcuno che mangia pizze completamente carbonizzate? La risposta è sì!
Chi? Il popolo americano… avevate dei dubbi?
Probabilmente, per noi italiani, sapere che esistono pizzerie che bruciano deliberatamente i loro impasti non solo è incomprensibile, ma fa venire i brividi!
Per quanto i cittadini statunitensi siano dei mangiatori incalliti di cibo spazzatura e dai gusti decisamente discutibili, in questo caso si tratta di una pratica innegabilmente dannosa per la salute.
Oltretutto, bruciando completamente la pizza, il sapore degli ingredienti viene annullato, diventando soltanto una pasta completamente asciutta e amarognola.
Ma perché mandare in fumo (letteralmente!) un piatto così buono?
La ragione è da ricercare nel modo in cui alcune tradizioni culinarie vengono interpretate e fatte proprie nei diversi contesti culturali.
Pare infatti che gli chef che hanno sposato la causa della burnt pizza vadano molto fieri di questa scelta, rivendicando anche un legale autentico con la storia del piatto.
In realtà, si tratta di un grande errore di valutazione, poiché nella visione della maggior parte dei pizzaioli d’oltreoceano, in Italia la pizza si fa così!
Il colore marroncino assunto dalla crosta e dalla base dell’impasto, tipico della cottura nel forno a legna, viene associato direttamente con la bruciatura completa della pizza.
Il risultato è che nell’immaginario di queste pizzerie, replicare quelle “sbruciacchiature” equivale a preparare una pizza fedele alla tradizione italiana.
Ecco, questo forse dovrebbe essere incluso tra i reati di vilipendio!
Chi? Il popolo americano… avevate dei dubbi?
Probabilmente, per noi italiani, sapere che esistono pizzerie che bruciano deliberatamente i loro impasti non solo è incomprensibile, ma fa venire i brividi!
Per quanto i cittadini statunitensi siano dei mangiatori incalliti di cibo spazzatura e dai gusti decisamente discutibili, in questo caso si tratta di una pratica innegabilmente dannosa per la salute.
Oltretutto, bruciando completamente la pizza, il sapore degli ingredienti viene annullato, diventando soltanto una pasta completamente asciutta e amarognola.
Ma perché mandare in fumo (letteralmente!) un piatto così buono?
La ragione è da ricercare nel modo in cui alcune tradizioni culinarie vengono interpretate e fatte proprie nei diversi contesti culturali.
Pare infatti che gli chef che hanno sposato la causa della burnt pizza vadano molto fieri di questa scelta, rivendicando anche un legale autentico con la storia del piatto.
In realtà, si tratta di un grande errore di valutazione, poiché nella visione della maggior parte dei pizzaioli d’oltreoceano, in Italia la pizza si fa così!
Il colore marroncino assunto dalla crosta e dalla base dell’impasto, tipico della cottura nel forno a legna, viene associato direttamente con la bruciatura completa della pizza.
Il risultato è che nell’immaginario di queste pizzerie, replicare quelle “sbruciacchiature” equivale a preparare una pizza fedele alla tradizione italiana.
Ecco, questo forse dovrebbe essere incluso tra i reati di vilipendio!
Oltre la pizza bruciata…
Certo è che se la ristorazione si è spinta così lontano, evidentemente, c’è chi apprezza… almeno negli USA!
In Italia, dove la pizza non è solo un cibo ma una nobile arte, per quanto esistono delle piccole diatribe regionali sul modo di prepararla, bruciarla di proposito non è mai venuto in mente a nessuno!
È però innegabile che la cucina si sta trasformando sempre più in un laboratorio scientifico, dove gli chef sperimentano e accostano sapori decisamente fuori dal comune per stupire i clienti.
Basti pensare ad alcuni piatti che ritroviamo nei menu dei ristoranti chic, dove si sente parlare di cucina molecolare, d’avanguardia o gourmet e vista la complessità di ogni varietà, spesso la differenza non è molto chiara.
Vengono fatti accostamenti particolari, come contrasti di consistenze o mix di dolce e salato, e persino visivamente, gli alimenti sono disposti in modo da assomigliare a qualcos’altro.
Si direbbe quasi che il mestiere del cuoco sia diventato simile a quello di un intrattenitore, che gioca con la percezione stessa dei gusti e li mischia in modo inusuale per suscitare sensazioni nuove nei commensali.
Più che una cena, i locali di questo genere offrono un’esperienza immersiva, cercando di evocare, anche tramite i complementi d’arredo e l’atmosfera, una precisa emozione.
Insomma, tutti cercano di creare sapori nuovi per offrire momenti indimenticabili… e per quanto riguarda la pizza bruciata, beh, di sicuro è una notizia che ci rimarrà impressa per molto tempo!
In Italia, dove la pizza non è solo un cibo ma una nobile arte, per quanto esistono delle piccole diatribe regionali sul modo di prepararla, bruciarla di proposito non è mai venuto in mente a nessuno!
È però innegabile che la cucina si sta trasformando sempre più in un laboratorio scientifico, dove gli chef sperimentano e accostano sapori decisamente fuori dal comune per stupire i clienti.
Basti pensare ad alcuni piatti che ritroviamo nei menu dei ristoranti chic, dove si sente parlare di cucina molecolare, d’avanguardia o gourmet e vista la complessità di ogni varietà, spesso la differenza non è molto chiara.
Vengono fatti accostamenti particolari, come contrasti di consistenze o mix di dolce e salato, e persino visivamente, gli alimenti sono disposti in modo da assomigliare a qualcos’altro.
Si direbbe quasi che il mestiere del cuoco sia diventato simile a quello di un intrattenitore, che gioca con la percezione stessa dei gusti e li mischia in modo inusuale per suscitare sensazioni nuove nei commensali.
Più che una cena, i locali di questo genere offrono un’esperienza immersiva, cercando di evocare, anche tramite i complementi d’arredo e l’atmosfera, una precisa emozione.
Insomma, tutti cercano di creare sapori nuovi per offrire momenti indimenticabili… e per quanto riguarda la pizza bruciata, beh, di sicuro è una notizia che ci rimarrà impressa per molto tempo!
Consigli per una pizza diversa dal solito
Se la burnt pizza è un esperimento estremo, non rinunciate all’originalità e provate a prepararne una un po’ particolare.
Vi suggeriamo queste!
E… attenzione a (non) bruciarla!
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E… attenzione a (non) bruciarla!