Tradizioni per la befana: usanze culinarie
L’epifania ogni festa porta via.
Oggi, possiamo dire che anche quest’anno il periodo natalizio è volato via insieme alla befana, alla sua scopa e alle sue scarpe rotte.
Ma qualcosa di buono ci ha lasciato, non credete?
Un anno nuovo tutto da scoprire e fantastici cibi tutti da gustare.
E voi cosa avete preparato per accogliere questa vecchia signora che viaggia la notte in cerca di case in cui lasciare calze piene di dolci?
Sicuramente qualcosa di buono, ma vediamo se avete rispettato le tradizioni del vostro paese o della vostra regione, oppure avete deciso di iniziare questo nuovo anno diversamente!
Preparate la scopa, siamo pronti a partire per un viaggio nelle tradizioni epifaniche!
Oggi, possiamo dire che anche quest’anno il periodo natalizio è volato via insieme alla befana, alla sua scopa e alle sue scarpe rotte.
Ma qualcosa di buono ci ha lasciato, non credete?
Un anno nuovo tutto da scoprire e fantastici cibi tutti da gustare.
E voi cosa avete preparato per accogliere questa vecchia signora che viaggia la notte in cerca di case in cui lasciare calze piene di dolci?
Sicuramente qualcosa di buono, ma vediamo se avete rispettato le tradizioni del vostro paese o della vostra regione, oppure avete deciso di iniziare questo nuovo anno diversamente!
Preparate la scopa, siamo pronti a partire per un viaggio nelle tradizioni epifaniche!
Befana che viene, usanza culinaria che trovi: in Italia
La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte… e noi come l’accogliamo? Con buon cibo, naturalmente!
Cosa ci sarà di meglio per questa anziana signora? Nulla! Volerà via con la sua scopa e le sue calzature vecchie, ma almeno avrà la pancia piena di prelibatezze culinarie e per ogni paese o regione che girerà potrà assaporare i piatti tipici della sua festa.
Voi cosa avete preparato?
Se la vostra origine è piemontese, scommettiamo, che vi siete dilettati nella preparazione della focaccia della befana piemontese, un dolce il cui impasto richiede una lunga levitazione e nel quale all’interno, come antica tradizione, si usa mettere una moneta, accuratamente lavata, come segno di buona fortuna per colui o colei che la troverà. Da voi chi è stato il favorito? Fate attenzione se a trovarla è stata la befana, potrebbe essere andata via oltre che con le scarpe, anche con un dente rotto!
Se, invece, vivete in Toscana, sicuramente sulle vostre tavole non saranno mancati i buonissimi e famosissimi biscotti di pasta frolla conosciuti come befanini. La vecchia signora che è venuta a trovarvi sarà rimasta felice di scoprire che dei fragranti biscotti al sapore di rum e dalle forme più variegate che sanno di Natale, abbiano il suo nome. Attenzione, ne avrà portato con sé qualcuno, avrà bisogno di zuccheri durante il suo viaggio!
Se la vostra regione è il Veneto ed in particolare siete Veneziani, siamo più che sicuri che ieri, per il giorno della befana, avete assaporato il vostro dolce tipico per questa festa: la pinza de la Marantenga, un dolce che richiede poca lievitazione ed è arricchito dalla presenza dell’uva passa, dei fichi secchi, dei pinoli e dell’arancia candita, per non parlare del retro gusto di grappa.
È vero, non bisognerebbe bere alcol se si guida (soprattutto una scopa), ma se ce n’è un pizzico in ciò che si mangia, non fa niente no?
Se siete abruzzesi avrete molto probabilmente accolto la befana e la sua festa con i pepatelli, dolcetti il cui nome dice già molto sui suoi ingredienti, dei quali uno dei principali è il pepe nero unito al miele, alla farina, alle mandorle e alle bucce d’arancia. Qualcuno usa anche aggiungere il cacao. Con questi la vecchia signora in scopa farà un viaggio molto più peperino.
A casa dei Napoletani la befana avrà, senza dubbio, trovato la pastiera. Sì, proprio così, un dolce tradizionale Paquale, preparato con una base di pasta frolla farcita con ricotta, zucchero, frutta candita, uova e grano fatto bollire nel latte.
Il motivo è semplice: oltre al fatto che anche la Befana si merita di assaggiare e conoscere questo ricco dolce, l’epifania è anche la prima Pasqua dell’anno, in quanto è la prima festa religiosa che si celebra con l’arrivo del nuovo anno.
Dai pugliesi, invece, la befana avrà fatto il pieno di purcidduzzi salentini e di cartellate baresi, dolci il cui impasto è preparato con farina, olio e vino bianco da cui si ricavano una sorta di fettuccine che vengono poi poste insieme a spirale, cosi da formare una sorta di rosa, e fritte, cosparse in fine di vino cotto o cotto di fichi. Una bontà, insomma!
Per le altre regioni italiane, la tradizione prevede di scartare la propria calza piena di dolciumi o con del carbone dolce. Ma questa a portarla è la befana!
Cosa ci sarà di meglio per questa anziana signora? Nulla! Volerà via con la sua scopa e le sue calzature vecchie, ma almeno avrà la pancia piena di prelibatezze culinarie e per ogni paese o regione che girerà potrà assaporare i piatti tipici della sua festa.
Voi cosa avete preparato?
Se la vostra origine è piemontese, scommettiamo, che vi siete dilettati nella preparazione della focaccia della befana piemontese, un dolce il cui impasto richiede una lunga levitazione e nel quale all’interno, come antica tradizione, si usa mettere una moneta, accuratamente lavata, come segno di buona fortuna per colui o colei che la troverà. Da voi chi è stato il favorito? Fate attenzione se a trovarla è stata la befana, potrebbe essere andata via oltre che con le scarpe, anche con un dente rotto!
Se, invece, vivete in Toscana, sicuramente sulle vostre tavole non saranno mancati i buonissimi e famosissimi biscotti di pasta frolla conosciuti come befanini. La vecchia signora che è venuta a trovarvi sarà rimasta felice di scoprire che dei fragranti biscotti al sapore di rum e dalle forme più variegate che sanno di Natale, abbiano il suo nome. Attenzione, ne avrà portato con sé qualcuno, avrà bisogno di zuccheri durante il suo viaggio!
Se la vostra regione è il Veneto ed in particolare siete Veneziani, siamo più che sicuri che ieri, per il giorno della befana, avete assaporato il vostro dolce tipico per questa festa: la pinza de la Marantenga, un dolce che richiede poca lievitazione ed è arricchito dalla presenza dell’uva passa, dei fichi secchi, dei pinoli e dell’arancia candita, per non parlare del retro gusto di grappa.
È vero, non bisognerebbe bere alcol se si guida (soprattutto una scopa), ma se ce n’è un pizzico in ciò che si mangia, non fa niente no?
Se siete abruzzesi avrete molto probabilmente accolto la befana e la sua festa con i pepatelli, dolcetti il cui nome dice già molto sui suoi ingredienti, dei quali uno dei principali è il pepe nero unito al miele, alla farina, alle mandorle e alle bucce d’arancia. Qualcuno usa anche aggiungere il cacao. Con questi la vecchia signora in scopa farà un viaggio molto più peperino.
A casa dei Napoletani la befana avrà, senza dubbio, trovato la pastiera. Sì, proprio così, un dolce tradizionale Paquale, preparato con una base di pasta frolla farcita con ricotta, zucchero, frutta candita, uova e grano fatto bollire nel latte.
Il motivo è semplice: oltre al fatto che anche la Befana si merita di assaggiare e conoscere questo ricco dolce, l’epifania è anche la prima Pasqua dell’anno, in quanto è la prima festa religiosa che si celebra con l’arrivo del nuovo anno.
Dai pugliesi, invece, la befana avrà fatto il pieno di purcidduzzi salentini e di cartellate baresi, dolci il cui impasto è preparato con farina, olio e vino bianco da cui si ricavano una sorta di fettuccine che vengono poi poste insieme a spirale, cosi da formare una sorta di rosa, e fritte, cosparse in fine di vino cotto o cotto di fichi. Una bontà, insomma!
Per le altre regioni italiane, la tradizione prevede di scartare la propria calza piena di dolciumi o con del carbone dolce. Ma questa a portarla è la befana!
Le tradizioni culinarie dell’epifania in altri paesi
Si crede spesso che l’epifania sia una festa tutta italiana, in realtà non è del tutto cosi, in quanto anche gli altri paesi, per tradizione, preparano qualcosa per accogliere la befana, stanca dai suoi lunghi viaggi.
In Grecia, ad esempio, la vecchia signora con le scarpe rotte, viene accolta con la Vasilopita, un dolce tipico greco che assomiglia molto alla focaccia piemontese, in quanto, anche in questo caso, in segno di buona fortuna viene inserito all’interno dell’impasto una moneta.
Si tratta, però, di un dolce il cui impasto è molto simile al pan brioche ed è arricchito dalle mandorle e cosparso da semi di sesamo.
In Svizzera, invece, come benvenuto alla Befana e addio al nuovo anno viene preparato il dreikönigskuchen, un pan brioche formato da piccole palline che vengono messe insieme e al cui interno viene sempre inserito un regalino, anche in questo caso una moneta oppure un piccolo oggetto. Chi riesce a trovare il dono, sarà il protagonista della festa.
In fine, in Francia viene cucinata la Gallette de Rois, un dolce di pasta sfoglia farcito con marmellata o con crema frangipane e frutta, in cui viene nascosta una piccola fava, un piccolo oggettino o della frutta secca in segno di fortuna.
Insomma, la befana va in ferie con la pancia piena e noi ci godiamo l’inizio del nuovo anno in compagnia del buon cibo.
In Grecia, ad esempio, la vecchia signora con le scarpe rotte, viene accolta con la Vasilopita, un dolce tipico greco che assomiglia molto alla focaccia piemontese, in quanto, anche in questo caso, in segno di buona fortuna viene inserito all’interno dell’impasto una moneta.
Si tratta, però, di un dolce il cui impasto è molto simile al pan brioche ed è arricchito dalle mandorle e cosparso da semi di sesamo.
In Svizzera, invece, come benvenuto alla Befana e addio al nuovo anno viene preparato il dreikönigskuchen, un pan brioche formato da piccole palline che vengono messe insieme e al cui interno viene sempre inserito un regalino, anche in questo caso una moneta oppure un piccolo oggetto. Chi riesce a trovare il dono, sarà il protagonista della festa.
In fine, in Francia viene cucinata la Gallette de Rois, un dolce di pasta sfoglia farcito con marmellata o con crema frangipane e frutta, in cui viene nascosta una piccola fava, un piccolo oggettino o della frutta secca in segno di fortuna.
Insomma, la befana va in ferie con la pancia piena e noi ci godiamo l’inizio del nuovo anno in compagnia del buon cibo.