I tagli di carne più adatti per il bollito

Introduzione
Il bollito è una preparazione tipicamente invernale nella quale la carne, ricca di tessuti connettivi e venature che la mantengono umida, viene lessata con cipolle, carote, sedano, erbe aromatiche e spezie, il tutto accompagnato da salsine gustose. I tagli più indicati per questa preparazione sono quelli che provengono dalla parte anteriore del bovino. Vediamo quali sono i migliori.
Il muscolo, il fusello e la punta di petto
Il taglio primario per questo tipo di piatto è il muscolo, la porzione di bovino che si trova nella parte superiore della coscia anteriore. È infatti chiamato anche gamba ed è perfetto per la lenta cottura richiesta dal bollito.
Anche il rotondino, o polpa di spalla, detta anche soppello o fusello, subito sopra il muscolo, si adopera per questa preparazione perché abbastanza magro e morbido, anche se è un taglio di seconda categoria, così come la parte superiore del petto, composto da punta e fiocco.

Sono adatti anche il biancostato e la scaramella, 2 tagli dalla pancia, il primo tratto dal costato e il secondo dell’addome, entrambi di terza scelta.
Non ha corrispettivo in altre regioni del Paese il brutto e buono, che è la denominazione usata in Piemonte per la parte muscolosa del collo del manzo, il taglio più usato per il bollito in questa parte d’Italia che è un po’ la patria di questa pietanza.
Il bollito misto
Il piatto principe dell’inverno in Piemonte è il bollito misto. Tradizionalmente si utilizza un totale di 7 tagli per la sua preparazione: tenerone o reale, scaramella, muscolo di coscia (geretto posteriore), muscolo anteriore, spalla, punta di petto e cappello del prete.
Insieme ai 7 tagli di bovino, si utilizzano altri pezzi del bovino (e non) meno pregiati come la lingua, la testina, la coda, lo zampino, il cotechino e anche la gallina in brodo.
Il tutto viene servito con salse tradizionali come la cognà, la salsa verde e quella rossa, la mostarda e le verdure lessate.
Commenti
2 commenti inseriti
Inviato da Gustissimo.it il 02/10/2017 alle 12:45
Ciao Bruno! :-)
La grafia piemontese prevede l'accento circonflesso sulla o ma con le tastiere non è possibile scriverlo così. Si scrive Cognà ma si pronuncia Cugnà ;-)
Alla prossima ricetta :-)
Inviato da Bruno il 30/09/2017 alle 00:28
Si chiama cugnà, (non cognà)

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