Porchetta
Caratteristiche generali
La porchetta è una specialità delle regioni centrali dell'Italia, in particolare del Lazio e dell'Umbria. Si tratta di un maiale intero, svuotato e disossato, condito con sale, pepe e spezie e cotto in forno.
La paternità della porchetta è contesa tra Ariccia, nel Lazio, e Norcia, ma anche in Abruzzo la porchetta è nota e amata sin da tempi antichissimi.
La porchetta è associata al vino e, infatti, è tradizionalmente offerta nelle cantine delle zone vinicole, oltre ad essere un prodotto immancabile nelle sagre di paese, dove è venduta dai venditori ambulanti. Nei Castelli romani la porchetta è proposta nelle fraschette, i tipici locali dove si consuma tradizionalmente porchetta e vino.
La porchetta si presenta come una carne rosa, striata di grasso bianco, con una crosta croccante di colore marrone. È un alimento molto saporito e profumato.
La paternità della porchetta è contesa tra Ariccia, nel Lazio, e Norcia, ma anche in Abruzzo la porchetta è nota e amata sin da tempi antichissimi.
La porchetta è associata al vino e, infatti, è tradizionalmente offerta nelle cantine delle zone vinicole, oltre ad essere un prodotto immancabile nelle sagre di paese, dove è venduta dai venditori ambulanti. Nei Castelli romani la porchetta è proposta nelle fraschette, i tipici locali dove si consuma tradizionalmente porchetta e vino.
La porchetta si presenta come una carne rosa, striata di grasso bianco, con una crosta croccante di colore marrone. È un alimento molto saporito e profumato.
Tipi/Varietà
A seconda della tradizione, la porchetta è aromatizzata in modo differente: nei Castelli Romani, come nella toscana meridionale, è aromatizzata con rosmarino, mentre in Umbria, nell'Alto Lazio e in altre regioni come Marche e Romagna, è consuetudine aromatizzala col finocchio.
Una delle porchette più famose è quella di Ariccia, nei Castelli Romani, che ha anche ottenuto il marchio IGP.
La porchetta si commercializza intera, in tronchetto (ovvero la parte tra la terza vertebra dorsale e l'ultima vertebra lombare del suino), in tranci o a fette.
Una delle porchette più famose è quella di Ariccia, nei Castelli Romani, che ha anche ottenuto il marchio IGP.
La porchetta si commercializza intera, in tronchetto (ovvero la parte tra la terza vertebra dorsale e l'ultima vertebra lombare del suino), in tranci o a fette.
Uso in cucina
La porchetta si consuma tradizionalmente nei panini imbottiti, come cibo da strada, o nella pizza da forno, tipica di Roma, o nel pane arabo; nei Castelli Romani è consuetudine servirla col pane di Genzano.
Può anche essere cucinata secondo una ricetta tradizionale che prevede di ripassarla in padella con olio, pomodorini e aglio.
Può anche essere cucinata secondo una ricetta tradizionale che prevede di ripassarla in padella con olio, pomodorini e aglio.
Guida all'acquisto
La porchetta deve presentarsi con la crosta croccante, soprattutto nella parte superiore, l'odore intenso e gradevole.
Metodo di conservazione
Una volta acquistata, la porchetta deve essere conservata a temperatura ambiente, in un luogo fresco, avvolta nel suo cartoccio, per poi essere consumata in giornata.
Curiosità
La porchetta ha origini antichissime. Diffusa e amata già nel Cinquecento, pare che risalga ai tempi degli Etruschi: infatti, sono state trovate delle testimonianze in alcune necropoli.
Commenti
2 commenti inseriti
Inviato da
il 19/07/2016 alle 10:09
Buongiorno Pierino! La cottura della cottura della porchetta allo spiedo è abbastanza impegnativa: parliamo di tempi che raggiungono anche le 6/7 ore di cottura. Se vuoi comunque saperne di più, clicca su questo link: www.gustissimo.it/scuola-di-cucina/metodi-di-cottura/cottura-allo-spiedo.htm
Inviato da
pierino salogni
il 15/07/2016 alle 19:02
ma quanto tempo di cottura ci vuole per una porchetta allo spiedo grazie