Ceci neri

Per preparare un piatto nutriente e ricco di gusto, ma che sia anche un po' diverso dal solito, bisogna puntare su ingredienti particolari e di qualità: proprio come i ceci neri, l'ingrediente che vi presentiamo oggi! Li avete mai provati? Senza dubbio siamo tutti abituati a cucinare e consumare i classici ceci chiari, mentre la varietà nera risulta decisamente meno conosciuta, per quanto sia altrettanto buona.
Di seguito troverete tante informazioni utili su questo legume, dai suoi valori nutrizionali fino alle modalità di cottura (vedremo quindi anche come si cucinano i ceci neri) e agli usi in cucina.

Il cece nero è una particolare varietà di cece facilmente distinguibile dai ceci comuni per la sua colorazione scura, ovviamente. In effetti il colore della buccia è l'elemento che salta subito all'occhio, ma non è l'unica differenza che si può rilevare fra questi ceci e quelli classici chiari: anche il gusto e la forma sono un po' diversi. I ceci neri infatti hanno un sapore più intenso e con una sfumatura aromatica maggiormente accentuata. La forma è più irregolare e le dimensioni un po' più piccole rispetto a quelle dei ceci bianchi. Cambia pure la consistenza della buccia: se nei ceci classici è piuttosto liscia, in quelli neri si presenta un po' più ruvida e "rugosa".

Questa varietà di ceci viene raccolta generalmente nel mese di agosto: dopo la raccolta, i ceci vengono lasciati ad essiccare, in modo che possano durare più a lungo. In ogni caso, si trovano praticamente in qualsiasi periodo dell'anno.

Dal punto di vista nutrizionale, i ceci neri hanno un profilo piuttosto simile a quello della varietà classica, anche se rispetto a quest'ultima contengono più ferro. Apportano parecchie fibre (17%), proteine (19%) e carboidrati, ma sono anche una buona fonte di sali minerali (oltre al ferro, contengono anche potassio, fosforo e magnesio) e vitamine (soprattutto del gruppo B, C, K ed E). Per quanto riguarda le calorie, i ceci neri ne apportano 120 (il valore si riferisce a 100 g di prodotto).
Si tratta di un alimento saziante ed energetico, che aiuta a riprendere le forze nei periodi di convalescenza (questo anche grazie all'alto contenuto di ferro, abbinato alla presenza di proteine e carboidrati), nonché a favorire la corretta funzionalità intestinale (grazie alle fibre) e anche a tenere sotto controllo la glicemia.
Naturalmente i benefici dei ceci neri iniziano a farsi evidenti nel momento in cui questo alimento viene consumato con una certa regolarità: per questo è importante abituarsi ad inserirlo all'interno della propria dieta. Del resto cucinarli non è difficile: vediamo subito come fare!

Questi ceci vanno lessati come quelli tradizionali bianchi (compreso l'ammollo prima della cottura, come vedremo meglio più avanti): quindi il procedimento da seguire non è affatto difficile, ci vuole solo un po' di pazienza perché, come sempre avviene con i legumi secchi, la cottura può essere un po' lunga: minimo un'ora, massimo due ore circa. Se possibile, consigliamo di cuocere i vostri ceci dentro una pentola di terracotta e di condirli in modo leggero senza eccedere con le quantità (soprattutto nel caso utilizziate qualche spezia), per non coprire il loro gusto particolare, piuttosto intenso e aromatico. Per il condimento sono perfetti ingredienti semplici come olio extravergine d'oliva e salvia, alloro o rosmarino per profumare in modo delicato.
Con i ceci neri si possono realizzare tante ricette diverse, partendo dalla classiche zuppe e minestre (perfette per l'inverno) fino a piatti più sfiziosi e originali come le polpette e gli hamburger vegetariani, le insalate calde di ceci e altri ingredienti a piacere (possono essere verdure, gamberi, etc.) e l'hummus!

Ovviamente i ceci neri non vanno puliti prima della cottura, ma necessitano di un passaggio che prende decisamente più tempo di una semplice pulizia: si tratta dell'ammollo, necessario per ammorbidire il legume e quindi renderne più veloce la cottura (infatti i tempi di cottura dipendono anche dalla durata dell'ammollo: più lungo sarà, più i ceci cuoceranno velocemente).
I ceci neri vanno lasciati immersi nell'acqua anche 48 ore, se possibile (comunque non meno di 24 ore: e ricordate di cambiare spesso l'acqua dell'ammollo). Infatti hanno una buccia più dura rispetto a quella dei ceci classici, pertanto devono restare ad ammorbidirsi per più tempo.

La coltivazione dei ceci neri è tipica della zona delle Murge, sia quelle baresi che quelle materane. Tuttavia, il legume viene coltivato – anche se in misura minore – un po' in tutta Italia.
Quindi, se vi state chiedendo se siano molto diffusi i ceci neri e dove comprarli, la risposta è che, per quanto meno conosciuti e meno comuni rispetto a quelli bianchi, non dovreste avere particolari difficoltà a reperirli nei supermercati più grandi e ben forniti.

Una volta cotti, i ceci neri si mantengono per un paio di giorni, se conservati in frigorifero dentro un contenitore con chiusura ermetica (possono mantenersi anche 3 o 4 giorni, se li avete cotti al naturale senza unire altri ingredienti).

Sappiamo che i ceci neri sono un legume dalle antiche origini, in quanto vengono menzionati (come alimento dalle proprietà afrodisiache) in un'opera scritta da un medico greco, Galeno. Quindi erano noti già agli antichi Greci e anche i Romani li consumavano, ma in un modo un po' particolare: infatti li friggevano!