Tradizioni e usanze in attesa di Babbo Natale
Oh Oh Oh…
La Vigilia di Natale è arrivata e con lei anche Babbo Natale comincia a preparare la sua magica slitta e le sue favolose renne per portare doni a bambini e adulti.
Voi siete pronti ad accoglierlo?
Cosa metterete davanti la porta in segno di benvenuto?
Latte e biscotti o una pagnotta di pane caldo?
Sì, perché ogni paese ha le sue usanze e noi, oggi, vogliamo farvi fare il giro del mondo tra tradizioni e credenze.
Non temete, torneremo giusto in tempo per il cenone della Vigilia e per brindare tutti insieme a questa fantastica festività.
La Vigilia di Natale è arrivata e con lei anche Babbo Natale comincia a preparare la sua magica slitta e le sue favolose renne per portare doni a bambini e adulti.
Voi siete pronti ad accoglierlo?
Cosa metterete davanti la porta in segno di benvenuto?
Latte e biscotti o una pagnotta di pane caldo?
Sì, perché ogni paese ha le sue usanze e noi, oggi, vogliamo farvi fare il giro del mondo tra tradizioni e credenze.
Non temete, torneremo giusto in tempo per il cenone della Vigilia e per brindare tutti insieme a questa fantastica festività.
Vigilia di Natale: le credenze per l’arrivo di Babbo Natale e la nascita di Gesù
Il Natale è proprio una festa magica e porta con sé numerose tradizioni e usanze, tutte speciali.
Oltre alla preparazione dell’abete con palline e luci colorate, a Natale, in particolare il giorno della Vigilia, si usa mettere fuori dalla porta del cibo in attesa dell’arrivo di Babbo Natale e della nascita di Gesù bambino.
Ma sapete da dove deriva questa abitudine?
Le leggende in merito sono molte e alcune di esse anche parecchio curiose.
Una delle più comuni deriva da alcune credenze pagane secondo le quali i defunti passassero a trovare i loro cari nella notte del 24 dicembre e, quindi, come segno di accoglienza veniva lasciato loro del cibo e qualcosa da bere, in modo che anche loro potessero prendere parte a questa magica festività.
Secondo un’altra teoria, invece, la nascita di questa usanza è di origine olandese. Secondo la leggenda, infatti, fu un vescovo, particolarmente devoto ai bambini, ai poveri e ai migranti che diede vita a questa tradizione. Il suo nome era San Nicola e per sua abitudine, durante la Vigilia di Natale, usava vagare la notte per le case vicine con l’intento di lasciare dei doni, in una delle quali, però, arrivò tardi. Da quel momento, i bambini affascinati da questo uomo che porta i regali, ma troppo stanchi per aspettarlo svegli, decisero di ringraziarlo comunque lasciandogli fuori dalla porta latte e biscotti.
Ma non è finita qui. Secondo un’altra credenza, questa abitudine è nata negli Stati Uniti in seguito alla Grande Depressione, periodo durante il quale dilagò moltissima povertà. Nonostante ciò, per la festa di Natale, i genitori spronavano i loro figli a richiedere doni, ma mostrando riconoscenza nei confronti di Babbo Natale per ciò che questo avrebbe portato loro. Per questo motivo si iniziò a lasciare un bicchiere di latte accompagnato da alcuni biscotti fuori dalla porta.
Infine, c’è chi ritiene che la leggenda sia legata al culto pagano del Dio Odino, il quale cacciava nelle foreste con il suo cane ad otto zampe dal nome Sleipner. I bambini però, piuttosto che essere devoti al Dio, cercavano di conquistare il suo cane lasciandogli delle carote e delle verdure nel tragitto, con l’intento di compiacere il dio e ricevere in cambio dei regali.
Oltre alla preparazione dell’abete con palline e luci colorate, a Natale, in particolare il giorno della Vigilia, si usa mettere fuori dalla porta del cibo in attesa dell’arrivo di Babbo Natale e della nascita di Gesù bambino.
Ma sapete da dove deriva questa abitudine?
Le leggende in merito sono molte e alcune di esse anche parecchio curiose.
Una delle più comuni deriva da alcune credenze pagane secondo le quali i defunti passassero a trovare i loro cari nella notte del 24 dicembre e, quindi, come segno di accoglienza veniva lasciato loro del cibo e qualcosa da bere, in modo che anche loro potessero prendere parte a questa magica festività.
Secondo un’altra teoria, invece, la nascita di questa usanza è di origine olandese. Secondo la leggenda, infatti, fu un vescovo, particolarmente devoto ai bambini, ai poveri e ai migranti che diede vita a questa tradizione. Il suo nome era San Nicola e per sua abitudine, durante la Vigilia di Natale, usava vagare la notte per le case vicine con l’intento di lasciare dei doni, in una delle quali, però, arrivò tardi. Da quel momento, i bambini affascinati da questo uomo che porta i regali, ma troppo stanchi per aspettarlo svegli, decisero di ringraziarlo comunque lasciandogli fuori dalla porta latte e biscotti.
Ma non è finita qui. Secondo un’altra credenza, questa abitudine è nata negli Stati Uniti in seguito alla Grande Depressione, periodo durante il quale dilagò moltissima povertà. Nonostante ciò, per la festa di Natale, i genitori spronavano i loro figli a richiedere doni, ma mostrando riconoscenza nei confronti di Babbo Natale per ciò che questo avrebbe portato loro. Per questo motivo si iniziò a lasciare un bicchiere di latte accompagnato da alcuni biscotti fuori dalla porta.
Infine, c’è chi ritiene che la leggenda sia legata al culto pagano del Dio Odino, il quale cacciava nelle foreste con il suo cane ad otto zampe dal nome Sleipner. I bambini però, piuttosto che essere devoti al Dio, cercavano di conquistare il suo cane lasciandogli delle carote e delle verdure nel tragitto, con l’intento di compiacere il dio e ricevere in cambio dei regali.
Ogni paese la sua tradizione: cosa lasciare a Babbo Natale?
Come di consueto, posti diversi hanno usanze differenti.
A seconda del paese del mondo a cui ci riferiamo, la tradizione di lasciare qualcosa fuori dalla porta a Babbo Natale o come segno di benvenuto al mondo di Gesù Bambino, cambia.
In Austria, l’usanza in passato prevedeva di lasciare fuori dalla porta del latte appena munto con l’intento di sfamare Gesù bambino e Maria. Oggi si usa invece lasciare una tazza di latte tiepido arricchito con della cannella e accompagnato con dei biscotti fatti in casa. Perché no, magari dei biscotti di pan di zenzero.
In Irlanda, invece, per tradizione si usa, oggi, lasciare una pagnotta di pane caldo per ringraziare Babbo Natale dei suoi doni. Se volete seguire questa usanza perché non provate a preparare il pane di semola di grano duro, fragrante e genuino?
Anche in questo caso, va chiarito, che in passato questa abitudine aveva l’intento non di saziare Babbo Natale, ma ristorare la Sacra Famiglia durante il viaggio. Questo era il motivo per cui oltre alla pagnotta, veniva lasciato un bricco di latte e una candela per illuminare il cammino.
In Inghilterra, si usa preparare per l’occasione le mince pie, delle crostatine ripiene e decorate, di cui ne esistono diverse varianti. Voi potreste provare a preparare delle crostatine alla crema di arance o se volete rispettare i profumi natalizi cucinate una gustosa crostata con le mele e cospargetela con della cannella. Babbo Natale ne andrà matto.
Ah, non dimenticate di lasciarli anche un bicchierino di brandy, è così che usano fare gli inglesi.
In Olanda e in Spagna, il pensiero non è tanto rivolto a Babbo Natale, ma piuttosto alle sue renne. Per questo, nel primo caso, si usa lasciare dal 5 Dicembre, giorno della Festa di San Nicola, anche conosciuta come Sinterklaas, una calza o una scarpa con delle carote. Il Santo in cambio lascia doni e cioccolatini. Nel secondo caso, invece si lascia del fieno per permettere alle renne di riposare al caldo.
La tradizione della Germania è molto simile a quella dell’Austria, anche in questo caso si lascia a Babbo Natale un dolce tipico tedesco accompagnato da una bevanda calda molto simile al nostro Vin Brulè.
In Australia, dato che la stagione calda lo permette, usano lasciare una bella birra fredda a Babbo Natale. Strano, ma vero. Mentre ai suoi accompagnatori, che in questo caso non sono delle renne, ma dei canguri, lasciano secchi di acqua per rinfrescarsi.
Infine a Cuba, soprattutto nel periodo pre-comunista, si usavano lasciare chicchi di caffè o tabacco come dono ai Re Magi e erba per i cammelli con cui viaggiavano.
Curioso no? E voi cosa lascerete a Babbo Natale?
A seconda del paese del mondo a cui ci riferiamo, la tradizione di lasciare qualcosa fuori dalla porta a Babbo Natale o come segno di benvenuto al mondo di Gesù Bambino, cambia.
In Austria, l’usanza in passato prevedeva di lasciare fuori dalla porta del latte appena munto con l’intento di sfamare Gesù bambino e Maria. Oggi si usa invece lasciare una tazza di latte tiepido arricchito con della cannella e accompagnato con dei biscotti fatti in casa. Perché no, magari dei biscotti di pan di zenzero.
In Irlanda, invece, per tradizione si usa, oggi, lasciare una pagnotta di pane caldo per ringraziare Babbo Natale dei suoi doni. Se volete seguire questa usanza perché non provate a preparare il pane di semola di grano duro, fragrante e genuino?
Anche in questo caso, va chiarito, che in passato questa abitudine aveva l’intento non di saziare Babbo Natale, ma ristorare la Sacra Famiglia durante il viaggio. Questo era il motivo per cui oltre alla pagnotta, veniva lasciato un bricco di latte e una candela per illuminare il cammino.
In Inghilterra, si usa preparare per l’occasione le mince pie, delle crostatine ripiene e decorate, di cui ne esistono diverse varianti. Voi potreste provare a preparare delle crostatine alla crema di arance o se volete rispettare i profumi natalizi cucinate una gustosa crostata con le mele e cospargetela con della cannella. Babbo Natale ne andrà matto.
Ah, non dimenticate di lasciarli anche un bicchierino di brandy, è così che usano fare gli inglesi.
In Olanda e in Spagna, il pensiero non è tanto rivolto a Babbo Natale, ma piuttosto alle sue renne. Per questo, nel primo caso, si usa lasciare dal 5 Dicembre, giorno della Festa di San Nicola, anche conosciuta come Sinterklaas, una calza o una scarpa con delle carote. Il Santo in cambio lascia doni e cioccolatini. Nel secondo caso, invece si lascia del fieno per permettere alle renne di riposare al caldo.
La tradizione della Germania è molto simile a quella dell’Austria, anche in questo caso si lascia a Babbo Natale un dolce tipico tedesco accompagnato da una bevanda calda molto simile al nostro Vin Brulè.
In Australia, dato che la stagione calda lo permette, usano lasciare una bella birra fredda a Babbo Natale. Strano, ma vero. Mentre ai suoi accompagnatori, che in questo caso non sono delle renne, ma dei canguri, lasciano secchi di acqua per rinfrescarsi.
Infine a Cuba, soprattutto nel periodo pre-comunista, si usavano lasciare chicchi di caffè o tabacco come dono ai Re Magi e erba per i cammelli con cui viaggiavano.
Curioso no? E voi cosa lascerete a Babbo Natale?