Farina di farro

Caratteristiche generali
La farina di farro si ottiene dalla macinazione dei chicchi del farro, pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle graminacee, la più antica tipologia di frumento coltivato.

Il farro è un cereale “forte”, che cresce su terreni poveri, con clima rigido: in simili territori ostili, altri cereali più delicati non sono in grado di svilupparsi.
Tipi/Varietà
Esistono tre specie diverse di farina di farro, tutte adatte alla macinazione: il triticum dicoccum (il farro propriamente detto), il triticum spelta (il farro maggiore) e il triticum monococcum (il piccolo farro).
Uso in cucina
Già i romani usavano la farina di farro per preparare focacce e il puls, una polenta considerata il cibo dei poveri. Per composizione e gusto è molto simile a quella di frumento, ma più digeribile e saziante. È adatta alla preparazione di pasta, pane e dolci, ai quali conferisce un aroma più intenso rispetto alla farina di frumento. Il pane di farro risulta molto più aromatico rispetto a quello di frumento integrale, con un sapore simile a quello di frumento bianco.
Curiosità
Il farro è poco calorico apporta solamente 335 chiocalorie ogni 100 grammi, contiene carboidrati e una buona quantità di proteine, sali minerali e vitamina B. È particolarmente ricco di fibre , contiene un aminoacido essenziale mancante o carente in molti altri cereali: la metionina, coinvolta nella sintesi di carnitina, cisteina, lecitina, taurina, fosfatidilcolina e altri fosfolipidi.
Grazie all'elevato contenuto in fibre del farro, i prodotti realizzati con la sua farina aiutano a regolarizzare il transito intestinale.

Contiene glutine non è quindi adatto ai celiaci. L'alimentazione a base di prodotti derivati dal farro è particolarmente indicata per chi non digerisce pane, pasta o altri prodotti costituiti da grano duro o tenero.

Newsletter

Speciali