Acquavite
Caratteristiche generali
L’acquavite è un distillato alcolico derivato appunto dalla distillazione di un liquido zuccherino fermentabile che in genere ha origini vegetali in quanto viene ricavato da cereali, radici e tuberi amidacei, frutti, o vino. Il contenuto di alcol varia dal 40 al 70%.
Tipi/Varietà
Dalla distillazione del vino deriva il cognac, l’armagnac, il pisco e il brandy, dalle vinacce (le bucce e i vinaccioli d’uva) la grappa, dal sidro di frutta il calvados, il kirsch, dal mosto d’uva l’acquavite d’uva, dalla melassa di canna da zucchero il rum e la cachaça, dai cereali il whisky, la vodka e il gin.
Curiosità
Già i babilonesi e gli antichi egizi distillavano vino e sidro, in occidente fu la Scuola medica salernitana, intorno al decimo secolo, a distillare l’acquavite dal vino, inizialmente per uso medicale, riprendendo le tecniche dei medici arabi andalusi.
La distillazione si ottiene attraverso la diversa temperatura di ebollizione di liquidi e consente di separare i componenti solidi dalla miscela liquida.
L’alambicco è il primo strumento rudimentale usato per produrre distillati inventato dal chimico islamico Jabir ibn Hayyan, tra l’ottavo secolo e il nono secolo. L'alambicco è una caldaia in cui si scalda la miscela da separare, ed è composto da un condensatore in cui i vapori, che si separano dalla miscela bollente, vengono raffreddati e da un contenitore che li raccogli una volta condensati e arricchiti delle sostanze con punto di ebollizione inferiore.
Questo procedimento va ripetuto più volte al fine di concentrare sempre di più la soluzione e quindi aumentare la gradazione alcolica dell’acquavite.
La distillazione serve a separare la prima e l’ultima frazione di distillato, dette testa e coda; ciò consente di eliminare le sostanze nocive come il metanolo e adoperare il cuore (alcol etilico e acqua).
La distillazione si ottiene attraverso la diversa temperatura di ebollizione di liquidi e consente di separare i componenti solidi dalla miscela liquida.
L’alambicco è il primo strumento rudimentale usato per produrre distillati inventato dal chimico islamico Jabir ibn Hayyan, tra l’ottavo secolo e il nono secolo. L'alambicco è una caldaia in cui si scalda la miscela da separare, ed è composto da un condensatore in cui i vapori, che si separano dalla miscela bollente, vengono raffreddati e da un contenitore che li raccogli una volta condensati e arricchiti delle sostanze con punto di ebollizione inferiore.
Questo procedimento va ripetuto più volte al fine di concentrare sempre di più la soluzione e quindi aumentare la gradazione alcolica dell’acquavite.
La distillazione serve a separare la prima e l’ultima frazione di distillato, dette testa e coda; ciò consente di eliminare le sostanze nocive come il metanolo e adoperare il cuore (alcol etilico e acqua).