Burrata

Caratteristiche generali
La burrata è un formaggio fresco a pasta filata di latte di mucca, nasce ad Andria, in Puglia, nei primi del Novecento ed è molto più morbida e filamentosa della mozzarella.

Presenta un involucro esterno di pasta filata appunto e una parte interna detta “stracciatella” composta da straccetti di mozzarella mescolati a panna freschissima, “stracciati” a mano per formare i diversi pezzi.
Uso in cucina
Si gusta al meglio condita semplicemente con un filo d’olio extra vergine d'oliva, ma è ottima in insalate e sulla pizza, aggiunta fresca dopo la cottura. Un abbinamento goloso e originale è con i gamberi freschi appena pescati, noi inoltre vi consigliamo gli involtini di zucchine, burrata e pomodori secchi.
Guida all'acquisto
Lontano dalle zone di produzione non è molto semplice reperire la burrata per la deperibilità rapida della stracciatella.
Se è fresca si percepisce dal taglio - sgorgherà nel piatto la stracciatella - e all’assaggio - risulterà fresca e non acida -.
Metodo di conservazione
La burrata deve essere conservata a una temperatura compresa tra i 4 °C e 6 °C.
Curiosità
L'attribuzione del marchio comunitario IGP “Burrata di Andria” è tuttora in fase di riconoscimento.
Questa golosità presenta un apporto calorico notevole: 100 grammi di burrata contengono 450 calorie
Ad Andria, nel 1956, Lorenzo Bianchino, che lavorava presso la masseria Piana Padula, in cui venivano prodotti formaggi a pasta filata ripieni di burro, le manteche, inventò la burrata.
Si tratta di un prodotto manuale e artigianale, con diverse fasi: riscaldamento del latte iniziale, acidificazione e aggiunta del caglio fino alla farcitura. La stracciatella si ottiene riducendo una parte della pasta in piccoli pezzi irregolari, sfilacciandola e unendola alla panna liquida. Vengono poi formati i sacchetti sigillati con un legaccio e acqua bollente.
La burrata può esser assunta in gravidanza in quanto la sua lavorazione la rende un prodotto “sostanzialmente” sicuro perché un primo processo lavorativo prevede la pastorizzazione del latte che porta a un primo abbattimento della carica microbica.

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