Differenza tra castagne e marroni: curiosità e ricette

Se vi diciamo “Ottobre” a cosa pensate?

Noi all’autunno, alle foglie che cadono, all’inizio del freddo che lascia alle spalle la calda estate, alla voglia di riscaldarsi con del buon vin brulé e alle passeggiate nelle piazze con un bel cartoccio di caldarroste appena fatte.

Questo è per noi il mese dei colori caldi, del giallo che si mescola con il rosso, delle foglie che cadono e scricchiolano sotto i nostri piedi, ma soprattutto è il periodo delle castagne e della comparsa dei primi marroni.

Si, perché se non lo sapevate, oggi vi sveliamo questo arcano: castagne e marroni non sono la stessa cosa!

Curioso no?

Allora vediamo in cosa consiste la loro differenza!
Castagne e marroni: tutte le differenze
Si, è vero, quando parliamo di castagne e marroni lo facciamo indistintamente, poiché convinti si tratti dello stesso frutto.
In realtà, nel farlo stiamo compiendo un grosso errore, in quanto sono diversi gli aspetti che li rendono tra loro differenti, seppure appartenenti alla stessa famiglia.

La prima differenza sostanziale riguarda la loro origine, ovvero la tipologia di arbusto dalla quale provengono. Infatti, mentre la castagna è il frutto di una pianta selvaggia che cresce spontaneamente ed è conosciuta anche come “albero del pane”, poiché per molto tempo è stata il cibo dei poveri che non potevano permettersi l’acquisto di una pagnotta di pane.
I marroni sono frutto di trattamenti, innesti ed incroci della pianta fatti dall’uomo. Ovvero quando ci si è resi conto della ricchezza nutritiva di questo frutto, gli uomini sono passati dalla raccolta spontanea delle castagne alla loro coltivazione vera e propria, attività che ha dato vita a nuove varietà del frutto: i marroni.

A partire da questa differenza se ne generano altre che vanno ad incidere sull’aspetto e sul gusto.

Tutti sappiamo che le castagne sono contenute generalmente in un riccio, all’interno del quale è possibile trovarne fino ad un massimo di sette. Per i marroni invece il riccio è in grado di contenerne un massimo di tre. Da questo si può intuire un altro aspetto distintivo di questi frutti: la forma e la dimensione.

La castagna ha una grandezza inferiore rispetto a quella del marrone e mentre la prima ha un lato piatto e schiacciato, il secondo ha una forma più regolare e tondeggiante.

La castagna, inoltre, ha una buccia dal colore marrone scuro e resistente e una pellicola (parte che separa il frutto dalla boccia) più spessa e difficile da togliere, mentre il marrone ha una buccia bruno chiaro, a volte tendente al rossiccio, con delle striature e una pellicola liscia e omogenea, più semplice da togliere.

Ultima differenza sull’aspetto riguarda la cicatrice ilare presente nella base del frutto: quella della castagna è più rotonda, quella del marrone più rettangolare.

Il gusto? Strepitoso in entrambi i casi, ma mentre le castagne hanno un sapore deciso e meno dolce, i suoi fratelli frutto di coltivazione umana sono dolci e particolarmente croccanti.

Non a caso le prime sono maggiormente adatte per ricavarne farina, per fare delle creme o prepararle al forno, i secondi sono perfetti per fare le marrons glacés o abbinarli a qualche piatto caldo.
Castagne e marroni: le ricette
Adesso che abbiamo visto quali sono le differenze tra le castagne e i marroni, non possiamo non lasciarvi qualche ricetta che vi consenta di assaporare il loro strepitoso gusto.

Per un primo da acquolina in bocca vi consigliamo il risotto alle castagne, il suo fantastico profumo e la sua cremosità vi stupiranno. Potete anche sperimentare la preparazione degli gnocchi con farina di castagne, una versione tutta autunnale dei tradizionali gnocchi di patate.

Provate anche la zuppa di castagne alla valdostana e il pollo con castagne.

Come dolci vi suggeriamo invece la crostata di marroni, la torta di castagne e crema ai marroni oppure provate il Monte bianco, un dessert gustoso, a base di marroni con cacao e panna montata.

Cosa aspettate? Provate questo autunno di sapori.

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