Trippa di baccalà
Spesso ingredienti poveri, che un tempo erano tipici della semplice cucina contadina, vengono oggi rivalutati e valorizzati anche dagli chef dei migliori ristoranti stellati: questo è proprio quello che è successo alla trippa di baccalà!
Non lasciatevi ingannare dal nome: la trippa di baccalà non è composta, come si potrebbe credere, dalle interiora del merluzzo, ma da altre parti che in passato erano annoverate fra gli scarti di questo pesce.
Si tratta infatti di componenti dal gusto meno intenso e dalla consistenza più molle e meno compatta: ma in realtà, se la trippa di baccalà viene cucinata come si deve, questi aspetti diventano dei punti di forza perché permettono di ottenere un piatto dal gusto di mare molto delicato che non ha nulla a che vedere con il sapore intenso della trippa di carne.
Questa parte del merluzzo viene comunque chiamata trippa perché esteticamente ricorda molto la classica trippa di manzo: si presenta infatti sotto forma di filamenti bianchi, piuttosto molli e viscidi al tatto. Oltre a ciò, un altro aspetto che accomuna questa "trippa" a quella vera è il modo in cui viene cucinata: le modalità di cottura fra cui scegliere sono svariate e sono tutte molto simili a quelle della trippa di manzo.
Di seguito vi spiegheremo come si cucina la trippa di baccalà seguendo una ricetta molto semplice: considerate che l'unica parte noiosa, lunga e un po' impegnativa è quella iniziale in cui occorre pulire la trippa.
Bisogna essere pazienti e prendersi il tempo necessario per effettuare una buona pulizia, ma in compenso il resto della preparazione è semplice e veloce: anche la cottura della trippa di baccalà avviene in una manciata di minuti. Ecco la ricetta!
Non lasciatevi ingannare dal nome: la trippa di baccalà non è composta, come si potrebbe credere, dalle interiora del merluzzo, ma da altre parti che in passato erano annoverate fra gli scarti di questo pesce.
Si tratta infatti di componenti dal gusto meno intenso e dalla consistenza più molle e meno compatta: ma in realtà, se la trippa di baccalà viene cucinata come si deve, questi aspetti diventano dei punti di forza perché permettono di ottenere un piatto dal gusto di mare molto delicato che non ha nulla a che vedere con il sapore intenso della trippa di carne.
Questa parte del merluzzo viene comunque chiamata trippa perché esteticamente ricorda molto la classica trippa di manzo: si presenta infatti sotto forma di filamenti bianchi, piuttosto molli e viscidi al tatto. Oltre a ciò, un altro aspetto che accomuna questa "trippa" a quella vera è il modo in cui viene cucinata: le modalità di cottura fra cui scegliere sono svariate e sono tutte molto simili a quelle della trippa di manzo.
Di seguito vi spiegheremo come si cucina la trippa di baccalà seguendo una ricetta molto semplice: considerate che l'unica parte noiosa, lunga e un po' impegnativa è quella iniziale in cui occorre pulire la trippa.
Bisogna essere pazienti e prendersi il tempo necessario per effettuare una buona pulizia, ma in compenso il resto della preparazione è semplice e veloce: anche la cottura della trippa di baccalà avviene in una manciata di minuti. Ecco la ricetta!
Ingredienti
•400 g di trippa di baccalà già dissalata• •1 cipolla• •1 carota• •1 gambo di sedano• •Prezzemolo fresco q.b.• •Olio extravergine d'oliva q.b.• •Sale q.b.• •Pepe q.b.•Alcuni ingredienti potrebbero contenere
allergeni
(glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide:
“Alimentazione e allergeni”
e
“Alimentazione vegana”
.
Preparazione
Prima di cucinare la trippa di baccalà, è necessario pulirla bene. Con l'aiuto di un coltello tirate via le parti esterne che possono presentare delle spine. A questo punto raschiatele con delicatezza e per finire sciacquatele diverse volte con acqua corrente fresca, eliminando ogni filamento nero che c'è sempre all'esterno. Una volta terminata la pulizia, tagliate la trippa a listarelle abbastanza sottili (spesse più o meno quanto un dito).
Preparate una dadolata tagliando a piccoli cubetti la carota, il sedano e la cipolla. Mettete quindi poco olio in una padella e fatevi soffriggere le verdurine tritate: quando si saranno leggermente rosolate unite le listarelle di trippa. Salate leggermente e fatele cuocere la trippa per circa 10-15 minuti a fuoco medio, finché non risulterà bella morbida, pur restando integra.
A fine cottura aggiustate di sale, pepate a piacere e aggiungete un po' di prezzemolo fresco finemente tritato. La vostra trippa di baccalà è pronta da servire!
Preparate una dadolata tagliando a piccoli cubetti la carota, il sedano e la cipolla. Mettete quindi poco olio in una padella e fatevi soffriggere le verdurine tritate: quando si saranno leggermente rosolate unite le listarelle di trippa. Salate leggermente e fatele cuocere la trippa per circa 10-15 minuti a fuoco medio, finché non risulterà bella morbida, pur restando integra.
A fine cottura aggiustate di sale, pepate a piacere e aggiungete un po' di prezzemolo fresco finemente tritato. La vostra trippa di baccalà è pronta da servire!
Accorgimenti
La trippa di baccalà non si trova così facilmente in tutte le pescherie, ma non arrendetevi: presso i distributori meglio forniti la troverete sicuramente!
La ricetta della trippa di baccalà non è impegnativa: l'unica parte un po' difficile potrebbe essere quella della pulizia. In realtà non si tratta di per sé di un'operazione difficile, ma è un po' lunga perché bisogna risciacquare più e più volte la trippa per togliere tutti i filamenti e quindi renderla perfettamente pulita. Inoltre la consistenza viscida della trippa potrebbe rendere un po' sgradevole questo passaggio, ma bisogna essere pazienti e precisi, perché è importante che sia pulita bene!
Un'altra raccomandazione importante: state attenti a non prolungare oltre il dovuto il tempo di cottura della trippa di baccalà, altrimenti le striscioline cominceranno a perdere la loro forma e a sciogliersi!
La ricetta della trippa di baccalà non è impegnativa: l'unica parte un po' difficile potrebbe essere quella della pulizia. In realtà non si tratta di per sé di un'operazione difficile, ma è un po' lunga perché bisogna risciacquare più e più volte la trippa per togliere tutti i filamenti e quindi renderla perfettamente pulita. Inoltre la consistenza viscida della trippa potrebbe rendere un po' sgradevole questo passaggio, ma bisogna essere pazienti e precisi, perché è importante che sia pulita bene!
Un'altra raccomandazione importante: state attenti a non prolungare oltre il dovuto il tempo di cottura della trippa di baccalà, altrimenti le striscioline cominceranno a perdere la loro forma e a sciogliersi!
Idee e varianti
La trippa di baccalà si può cuocere in vari modi (oltre che stufata e in umido è ottima anche fritta) e si può accompagnare con tanti ingredienti diversi: ad esempio, soprattutto se cotta in bianco (come nella nostra ricetta), si abbina molto bene alla polenta. Oppure si può accompagnare con un contorno di verdure arrostite o sbollentate o con delle patate. Per una presentazione più chic servitela su una crema di verdure!
Una delle preparazioni più semplici e classiche è sicuramente quella con il pomodoro. Vediamo subito come bisogna fare per preparare la trippa di baccalà al pomodoro.
Per 400 g di trippa utilizzate circa 350-400 g di pomodorini, che vanno lavati e tagliati a metà o in spicchi. Dopo aver pulito bene le trippe, tritate uno spicchio d'aglio e uno scalogno e metteteli a soffriggere in qualche cucchiaio d'olio. Unite al soffritto anche un mazzetto di prezzemolo finemente tritato: mescolate e dopo poco aggiungete la trippa tagliata a listarelle e i pomodorini. Fate andare il tutto per 10-15 minuti, rispettando le indicazioni che abbiamo visto prima per un'ottimale cottura della trippa. Servite il piatto accompagnandolo con delle fette di pane, indispensabili per raccogliere il sughetto al pomodoro.
Se volete gustare la vostra trippa al volo, magari portandovela in giro o in ufficio, perché non metterla dentro un bel panino, unendo delle verdure o altri ingredienti a seconda del proprio gusto? Il panino con trippa di baccalà è uno street food nutriente e molto appetitoso, che ricorda un po' il panino con lampredotto (il tipico panino fiorentino farcito con trippa di bovino).
Una delle preparazioni più semplici e classiche è sicuramente quella con il pomodoro. Vediamo subito come bisogna fare per preparare la trippa di baccalà al pomodoro.
Per 400 g di trippa utilizzate circa 350-400 g di pomodorini, che vanno lavati e tagliati a metà o in spicchi. Dopo aver pulito bene le trippe, tritate uno spicchio d'aglio e uno scalogno e metteteli a soffriggere in qualche cucchiaio d'olio. Unite al soffritto anche un mazzetto di prezzemolo finemente tritato: mescolate e dopo poco aggiungete la trippa tagliata a listarelle e i pomodorini. Fate andare il tutto per 10-15 minuti, rispettando le indicazioni che abbiamo visto prima per un'ottimale cottura della trippa. Servite il piatto accompagnandolo con delle fette di pane, indispensabili per raccogliere il sughetto al pomodoro.
Se volete gustare la vostra trippa al volo, magari portandovela in giro o in ufficio, perché non metterla dentro un bel panino, unendo delle verdure o altri ingredienti a seconda del proprio gusto? Il panino con trippa di baccalà è uno street food nutriente e molto appetitoso, che ricorda un po' il panino con lampredotto (il tipico panino fiorentino farcito con trippa di bovino).