Anatra alla pechinese
Introduzione
Se amate la cucina cinese allora non perdetevi la ricetta dell'anatra alla pechinese. Si tratta di uno dei piatti più rinomati e ricercati della tradizione cinese e anche uno dei più antichi.
Preparare quest'anatra arrosto non è proprio semplicissimo e ci vuole del tempo: bisogna farla riposare almeno 12 ore (dettaglio importante per la buona riuscita del piatto!) e scegliere con cura gli ingredienti che sono diversi da quelli che usiamo abitualmente in Italia per profumare la carne arrosto. Se seguirete passo passo la ricetta il risultato vi soddisferà di sicuro: quest'anatra è proprio squisita, morbida dentro e croccante fuori; inoltre è anche povera di grassi!
La ricetta originale dell'anatra alla pechinese, molto complessa ed elaborata, è stata nel corso del tempo modificata e semplificata, tanto che oggi ne esistono diverse varianti che si differenziano l'una dall'altra anche solo per piccoli particolari o per l'utilizzo di ingredienti leggermente diversi. Quella che vi proponiamo di seguito è una via di mezzo fra l'antica ricetta e una delle versioni semplificate moderne.
Preparare quest'anatra arrosto non è proprio semplicissimo e ci vuole del tempo: bisogna farla riposare almeno 12 ore (dettaglio importante per la buona riuscita del piatto!) e scegliere con cura gli ingredienti che sono diversi da quelli che usiamo abitualmente in Italia per profumare la carne arrosto. Se seguirete passo passo la ricetta il risultato vi soddisferà di sicuro: quest'anatra è proprio squisita, morbida dentro e croccante fuori; inoltre è anche povera di grassi!
La ricetta originale dell'anatra alla pechinese, molto complessa ed elaborata, è stata nel corso del tempo modificata e semplificata, tanto che oggi ne esistono diverse varianti che si differenziano l'una dall'altra anche solo per piccoli particolari o per l'utilizzo di ingredienti leggermente diversi. Quella che vi proponiamo di seguito è una via di mezzo fra l'antica ricetta e una delle versioni semplificate moderne.
Ingredienti
•1 anatra del peso di 2 kg• •4 cucchiai di vino di riso cinese• •4 cucchiai di pepe nero in grani• •2 pezzi di zenzero fresco• •2 cipollotti• •4 cucchiai di olio di sesamo• •200 g di malto di grano• •4 cucchiai di salsa di soia• •4 peperoncini piccanti• •Sale q.b.•Alcuni ingredienti potrebbero contenere
allergeni
(glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide:
“Alimentazione e allergeni”
e
“Alimentazione vegana”
.
Preparazione
Per prima cosa, dovete preparare l'anatra: dopo averle tolto le zampe e la punta delle ali, evisceratela facendo un piccolo taglio nel collo (il collo va lasciato attaccato).
Fate bollire in una pentola parecchia acqua salata e, una volta portata a ebollizione, spegnete il fuoco. Con l'aiuto di un mestolo, bagnate più volte (almeno tre) l'anatra con l'acqua bollente. Quest'operazione serve per aprire i pori della pelle dell'anatra e rendere la sua carne più tenera.
A questo punto, legate l'anatra facendole girare uno spago intorno al collo e appendetela a testa in giù in un posto asciutto e fresco. In una terrina, sciogliete il malto di grano in una piccola quantità di acqua calda e spalmate questa miscela sull'anatra appesa, spennellandola bene dappertutto.
Lasciatela quindi riposare così appesa per circa 12 ore: se necessario, ponete un contenitore sotto l'anatra così da raccogliere l'eventuale liquido della spennellatura che potrebbe cadere.
Poco prima che siano trascorse le 12 ore di riposo, passate alla preparazione del condimento. In un tegame, fate soffriggere nell'olio di sesamo i cipollotti lavati e tritati con lo zenzero sbucciato e anch'esso tritato. Aggiungete i peperoncini sminuzzati e il pepe nero (precedentemente fatto tostare qualche minuto e macinato finemente). Sfumate quindi con il vino di riso e, per finire, incorporate la salsa di soia, aggiustando di sale.
Spegnete il fuoco e condite l'anatra spalmando il condimento in modo uniforme.
A questo punto, potete cuocere l'anatra: disponetela in una grossa pirofila e mettetela in forno a 200°C per circa mezz'ora, dopodiché portate il forno a 180°C e lasciatela cuocere indicativamente per un'altra ora e mezza. Ogni mezz'ora, girate l'anatra per farla dorare in modo omogeneo da tutte le parti. Spegnete il forno quando vedrete che l'anatra è diventata ben dorata e colorita.
Passate quindi alla fase successiva, ovvero il taglio e l'impiattamento dell'anatra. Disponetela su un tagliere e, dopo aver tolto la pelle, riducete la pelle stessa a listarelle piuttosto fini. Tagliate quindi a striscioline la carne, dopo averla staccata dalla carcassa. Adagiate le strisce di carne e di pelle sul piatto di portata e servite.
Fate bollire in una pentola parecchia acqua salata e, una volta portata a ebollizione, spegnete il fuoco. Con l'aiuto di un mestolo, bagnate più volte (almeno tre) l'anatra con l'acqua bollente. Quest'operazione serve per aprire i pori della pelle dell'anatra e rendere la sua carne più tenera.
A questo punto, legate l'anatra facendole girare uno spago intorno al collo e appendetela a testa in giù in un posto asciutto e fresco. In una terrina, sciogliete il malto di grano in una piccola quantità di acqua calda e spalmate questa miscela sull'anatra appesa, spennellandola bene dappertutto.
Lasciatela quindi riposare così appesa per circa 12 ore: se necessario, ponete un contenitore sotto l'anatra così da raccogliere l'eventuale liquido della spennellatura che potrebbe cadere.
Poco prima che siano trascorse le 12 ore di riposo, passate alla preparazione del condimento. In un tegame, fate soffriggere nell'olio di sesamo i cipollotti lavati e tritati con lo zenzero sbucciato e anch'esso tritato. Aggiungete i peperoncini sminuzzati e il pepe nero (precedentemente fatto tostare qualche minuto e macinato finemente). Sfumate quindi con il vino di riso e, per finire, incorporate la salsa di soia, aggiustando di sale.
Spegnete il fuoco e condite l'anatra spalmando il condimento in modo uniforme.
A questo punto, potete cuocere l'anatra: disponetela in una grossa pirofila e mettetela in forno a 200°C per circa mezz'ora, dopodiché portate il forno a 180°C e lasciatela cuocere indicativamente per un'altra ora e mezza. Ogni mezz'ora, girate l'anatra per farla dorare in modo omogeneo da tutte le parti. Spegnete il forno quando vedrete che l'anatra è diventata ben dorata e colorita.
Passate quindi alla fase successiva, ovvero il taglio e l'impiattamento dell'anatra. Disponetela su un tagliere e, dopo aver tolto la pelle, riducete la pelle stessa a listarelle piuttosto fini. Tagliate quindi a striscioline la carne, dopo averla staccata dalla carcassa. Adagiate le strisce di carne e di pelle sul piatto di portata e servite.
Accorgimenti
Per appendere l'anatra e farla riposare scegliete un luogo fresco, con una temperatura compresa fra i 5 e i 10 gradi. Può andare bene la cantina, ad esempio.
Quando l'anatra vi sembra pronta spegnete il forno, ma non tiratela subito fuori: lasciatela dentro a riposare ancora un quarto d'ora.
Potete servire l'anatra alla pechinese con delle cipolline e delle crespelle, accompagnando il tutto con una salsa ottenuta mescolando il liquido di cottura con un po' di salsa di soia (questo è il metodo “moderno”).
Secondo il metodo tradizionale cinese, la presentazione dell'anatra è invece piuttosto difficile da concepire e realizzare per noi europei: in teoria, l'anatra andrebbe tagliata a piccoli pezzi senza essere privata delle ossa, per poi ricomporre tutti i pezzi insieme nell'aspetto di partenza. Si tratta di una tecnica che richiede molta esperienza e abilità, per questo nella ricetta vi abbiamo descritto un metodo di impiattamento e presentazione più “europeo”. Tuttavia, se volete ad ogni costo cimentarvi nella complicata e tradizionale tecnica cinese, vi consigliamo almeno di dotarvi di coltelli cinesi: vi renderanno un po' più semplice l'ardua impresa.
Quando l'anatra vi sembra pronta spegnete il forno, ma non tiratela subito fuori: lasciatela dentro a riposare ancora un quarto d'ora.
Potete servire l'anatra alla pechinese con delle cipolline e delle crespelle, accompagnando il tutto con una salsa ottenuta mescolando il liquido di cottura con un po' di salsa di soia (questo è il metodo “moderno”).
Secondo il metodo tradizionale cinese, la presentazione dell'anatra è invece piuttosto difficile da concepire e realizzare per noi europei: in teoria, l'anatra andrebbe tagliata a piccoli pezzi senza essere privata delle ossa, per poi ricomporre tutti i pezzi insieme nell'aspetto di partenza. Si tratta di una tecnica che richiede molta esperienza e abilità, per questo nella ricetta vi abbiamo descritto un metodo di impiattamento e presentazione più “europeo”. Tuttavia, se volete ad ogni costo cimentarvi nella complicata e tradizionale tecnica cinese, vi consigliamo almeno di dotarvi di coltelli cinesi: vi renderanno un po' più semplice l'ardua impresa.
Idee e varianti
In alternativa ai cipollotti potete utilizzare i porri, andranno benissimo ugualmente per questa ricetta.
Per spennellare l'anatra è in teoria possibile utilizzare il miele al posto del malto di grano, soprattutto se volete darle un sapore più dolce.
Per spennellare l'anatra è in teoria possibile utilizzare il miele al posto del malto di grano, soprattutto se volete darle un sapore più dolce.
Commenti
2 commenti inseriti
Inviato da
il 08/01/2021 alle 16:24
Grazie @Domenic per la spiegazione e il suggerimento! Proviamo anche l’oca!
Inviato da
Domenic
il 01/01/2021 alle 03:39
Dovreste provare l'oca cotta sullo spiedo verticale usando legno di lychees come la fanno a sud della China. È qualcosa di favoloso.
Non voglio togliere nessun merito all'anatra. In Shanghai ci sono un paio di ristoranti che servono unicamente anatra alla pechinese. Devo dire che è ottima avvolta nella carta di riso con la loro salsa. Tantissimi saluti, buon anno e grazie per tutte le ottime ricotta. Domenic
Non voglio togliere nessun merito all'anatra. In Shanghai ci sono un paio di ristoranti che servono unicamente anatra alla pechinese. Devo dire che è ottima avvolta nella carta di riso con la loro salsa. Tantissimi saluti, buon anno e grazie per tutte le ottime ricotta. Domenic