Anice
Caratteristiche generali
L'anice è una pianta aromatica di cui si utilizzano i semi e i frutti essiccati che, a seconda della varietà, assumono forme diverse. Il frutto contiene l'anetolo, una sostanza oleosa che gli conferisce l'aroma, utilizzata anche a scopo digestivo.
Il sapore dolciastro è spesso associato a quello del finocchio, ma si distingue per un retrogusto vivo, simile a quello della menta.
Il sapore dolciastro è spesso associato a quello del finocchio, ma si distingue per un retrogusto vivo, simile a quello della menta.
Tipi/Varietà
Sotto il nome di anice si raggruppano piante differenti, anche non imparentate tra loro, con caratteristiche simili per l'aroma:
• Anice verde: è la varietà più diffusa in Occidente, con piccoli fiori bianchi-gialli e piccoli semi ovali molto aromatici.
• Anice stellato: caratterizzato dalla forma a stella, è molto usato in Oriente, e particolarmente in Cina e in Vietnam. In Occidente è stato importato alla fine del 1600.
• Anice pepato: come l'anice stellato, è tipico dell'estremo Oriente.
• Anice verde: è la varietà più diffusa in Occidente, con piccoli fiori bianchi-gialli e piccoli semi ovali molto aromatici.
• Anice stellato: caratterizzato dalla forma a stella, è molto usato in Oriente, e particolarmente in Cina e in Vietnam. In Occidente è stato importato alla fine del 1600.
• Anice pepato: come l'anice stellato, è tipico dell'estremo Oriente.
Uso in cucina
In occidente l'anice è particolarmente amato in Francia, soprattutto a Marsiglia e nella regione di Bordeaux. In Francia, infatti, si producono numerosi liquori che sono utilizzati sia come aperitivo che digestivo, spesso da diluire con l'acqua: il Pernod, il Pastis, l'Anisette. Con gli stessi liquori si insaporiscono ricette di pesce e lumache.
Anche in Italia esistono liquori a base di anice, come il Tutone siciliano, simile al Pastis Francese, o la sambuca.
In Grecia con l'anice si produce il famosissimo ouzo.
Nell'Europa settentrionale i semi di anice sono utilizzati in ricette di carne: pollo, maiale e coniglio, ma anche verdure o formaggi.
I semi d'anice rientrano inoltre nella preparazione d molti dolci: in particolare quelli più secchi, insieme a castagne, fichi, noci, nocciole...
Infine, l'anice è utilizzato per aromatizzare caramelle e ghiaccioli.
Anche in Italia esistono liquori a base di anice, come il Tutone siciliano, simile al Pastis Francese, o la sambuca.
In Grecia con l'anice si produce il famosissimo ouzo.
Nell'Europa settentrionale i semi di anice sono utilizzati in ricette di carne: pollo, maiale e coniglio, ma anche verdure o formaggi.
I semi d'anice rientrano inoltre nella preparazione d molti dolci: in particolare quelli più secchi, insieme a castagne, fichi, noci, nocciole...
Infine, l'anice è utilizzato per aromatizzare caramelle e ghiaccioli.
Metodo di conservazione
I semi di anice vanno conservati in un vaso di vetro chiuso ermeticamente, riposto in un luogo fresco, asciutto e, preferibilmente, buio.
Curiosità
Nel secolo scorso era di gran moda l'Assenzio, distillato dall'erba dell'assenzio maggiore all'aroma di anice.
Era diffuso soprattutto nel mondo dei bohèmien, che amavano chiamare questa bevanda “fata verde”, per il colore che il liquore aveva prima di essere diluito con acqua. I bevitori di assenzio erano soggetti ad allucinazioni ed effetti simili a quelli della droga. Infatti, oltre alla gradazione alcolica altissima (73 gradi), l'assenzio conteneva un alcaloide tossico che provocava stati di allucinazione, ma era anche fortemente pericoloso in quanto portava a crisi epilettiche e cirrosi epatica.
L'assenzio che si trova oggi in commercio ha una gradazione molto inferiore (42 gradi) e soprattutto è stato eliminato il famoso alcaloide tossico.
Era diffuso soprattutto nel mondo dei bohèmien, che amavano chiamare questa bevanda “fata verde”, per il colore che il liquore aveva prima di essere diluito con acqua. I bevitori di assenzio erano soggetti ad allucinazioni ed effetti simili a quelli della droga. Infatti, oltre alla gradazione alcolica altissima (73 gradi), l'assenzio conteneva un alcaloide tossico che provocava stati di allucinazione, ma era anche fortemente pericoloso in quanto portava a crisi epilettiche e cirrosi epatica.
L'assenzio che si trova oggi in commercio ha una gradazione molto inferiore (42 gradi) e soprattutto è stato eliminato il famoso alcaloide tossico.
Commenti
1 commento inserito
Inviato da
Abramo
il 05/07/2016 alle 18:44
Con l'anice si fanno anche le famose scalette di Natale