Bacche di sambuco

Caratteristiche generali
Le piccole bacche nere del sambuco derivano dal Sambucus Nigra una pianta appartenente alla famiglia delle Caprifoliaceae che cresce in tutta Europa, dalle pianure alle zone di montagna.
Stagione
Le bacche di sambuco si raccolgono da agosto a settembre.
Uso in cucina
Le bacche di sambuco sono usate in cucina preparare marmellate ed è molto noto il succo concentrato di sambuco, una spremitura di bacche selezionate, ricco sostante con proprietà antiossidanti, vitamine, sali minerali quali potassio, zuccheri, e aminoacidi. Attenzione però alla maturazione delle bacche, che sia completa prima del consumo per evitare disturbi sgradevoli.
Curiosità
Le bacche contengono sali minerali: potassio, calcio, sodio, fosforo, ferro, selenio, rame, zinco e magnesio; vitamine: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B6 e vitamina C; aminoacidi. 100 grammi di contengono circa 73 chilocalorie.

Il sambuco ha molte proprietà terapeutiche e il suo impiego a tal fine risale a tempi molto antichi. Le bacche di sambuco sono lassative e purgative per cui è bene non esagerare, anche se un tè preparato con le bacche secche è un ottimo rimedio contro diarrea e coliche.

Il decotto ottenuto bollendo fiori e bacche presenta proprietà curative e preventive nei confronti dell’arteriosclerosi. Recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato come il sambuco rappresenta un rimedio contro l’influenza grazie a una componente presente nelle bacche sia in grado di circondare il virus influenzale e di impedirgli di attaccare le altre cellule.

Le popolazioni germaniche in tempi antichi ricavavano dalle bacche di sambuco tintura con cui si dipingevano il corpo in occasioni particolari come la caccia o la guerra.

Il suo nome deriva dalla parola greca sambuché che indica uno strumento musicale ricavato dai rami della pianta.

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