Farina di mandorle

Caratteristiche generali
È uno degli ingredienti più utilizzati nelle ricette di dolci tradizionali: dall’Emilia Romagna alla Sicilia, dagli amaretti al marzapane, non mancano esempi storici!
La farina di mandorle è ricavata dalla decorticazione e successiva macinazione delle mandorle secche e spellate. La mandorla, a sua volta, non è altro che il seme di una pianta arborea appartenente alla specie del Prunus dulcis, anche detto Prunus amygdalus o Amygdalus communis, originaria dell’Asia sud-orientale.
Sono ben note le proprietà nutritive delle mandorle che, automaticamente, passano anche alla farina che risulta così, ricca di proteine, vitamine E, B e B1, di zuccheri e sali minerali, in particolar modo fosforo, zinco, ferro, potassio, magnesio e calcio. Questi ultimi sono importantissimi per il benessere delle ossa: il magnesio favorisce la fissazione del calcio e stimola la produzione di energia sfruttando zuccheri e grassi.
Ecco perché i nutrizionisti ne consigliano il consumo alle donne in gravidanza e in menopausa, in vista, rispettivamente, di un corretto nutrimento del nascituro e per la prevenzione della tanto temuta osteoporosi.
La farina di mandorle è inoltre una ricca fonte di acidi grassi insaturi, quindi consumabile anche dai diabetici, e di fibre alimentari, utili per mantenere una certa regolarità intestinale.
Nel complesso, insomma, ne gioveranno corpo e mente per le proprietà antisettiche, rimineralizzanti, antidepressive, depurative (per il sangue), lassative ed energizzanti. Ma attenzione a non esagerare con le quantità: 100 g di farina di mandorle equivalgono circa a 542 Kcal!
Stagione
Se si vuole produrre in casa la farina di mandorle, è consigliabile acquistare le mandorle fresche appena raccolte, quindi nella stagione primaverile. Naturalmente, in commercio, sia le mandorle sia la farina sono disponibili tutto l’anno.
Tipi/Varietà
Esistono fondamentalmente tre tipologie di farina di mandorle:
• Farina di mandorle decorticate e pelate
• Farina di mandorle tostate
• Farina di mandorle amare
Uso in cucina
L’elenco dei dolci da realizzare con la farina di mandorle è davvero lungo: dalle più classiche elaborazioni (marzapane, amaretti, pasta di mandorle, frutta martorana…) alla realizzazione di torte soffici (in unione magari ad altre farine), biscotti, granite, gelati, creme pasticcere, decorazioni per torte, bevande dolci.
Con un po’ di fantasia si può sfruttare anche per la realizzazione di secondi a base di carne, per esempio scaloppine, fettine di pollo o scamone impanate e poi fritte o al forno.
Nel caso di preparazione in casa, la procedura è molto semplice: basta sgusciare le mandorle, sbollentarle per qualche minuto in acqua abbondante, aspettare che si raffreddino e poi scolarle e spellarle. Una volta asciutte, si possono tritare utilizzando un frullatore fino a ottenere una consistenza finissima.
Guida all’acquisto
Al momento dell’acquisto occorre solo assicurarsi che la confezione sia integra e che la data di scadenza sia lontana. Scegliete infine la marca che più gradite, ma non fidatevi mai troppo di sottomarche o di offerte eccessivamente economiche e convenienti: leggendo bene le etichette, magari scoprirete che non si tratta di farina di mandorle pura ma di un mix nel quale solo una certa percentuale è costituita da farina di mandorle.
Metodo di conservazione
Come per tutte le altre farine, è sempre bene riporre la confezione ben chiusa (meglio se in barattoli di vetro ermetici) in posti asciutti e lontani da fonti di calore.
Curiosità
Oltre ad essere sfiziosa, la farina di mandorle è naturalmente priva di glutine e per questo potrà fare felici anche i golosi affetti da celiachia.

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