Okra o gombo

Caratteristiche generali
L’okra è un frutto che appartiene alla pianta del gombo della famiglia delle malvace, la stessa della malva, dell’ibisco e della pianta del cotone. È un baccello tipico delle cucine orientali e africane, di recente coltivati anche nel nostro Paese, in particolare nella provincia di Latina e in Sicilia. Il suo sapore ricorda vagamente quello degli asparagi, il suo aspetto è simile al peperoncino.
Del gombo si utilizza tutto: il frutto, viene usato in cucina, il fusto fibroso nell’industria tessile, le radici servono per estrarre una mucillagine utilizzata come emolliente.
Uso in cucina
In cucina, per il suo gusto delicato, si presta a diverse preparazioni, è un frutto ricco di semi morbidi al suo interno ottimo in padella, al vapore, alla griglia, in pastella come nel caso dei bocconcini di okra in pastella e in zuppe e minestre per il suo liquido gelatinoso che ha il potere di addensare leggermente le pietanze e legare le salse.
Guida all'acquisto
Non è semplicissimo reperire l'okra, è disponibile online, in alcuni negozi biologici e nei supermercati maggiormente forniti.
Metodo di conservazione
Il frutto va conservato in frigorifero non più di 2 o 3 giorni.
Curiosità
Il gombo è conosciuto con molti nomi a seconda della zona in cui viene consumata: Bamiya nei Paesi del nord Africa, Okra, e Quiabo in Brasile.

L’okra è ricca di vitamina A e C, tiamina, B6, C, acido folico, riboflavina, calcio, zinco e fibra alimentare.

Presenta un basso contenuto di calorie, 33 chilocalorie ogni 100 grammi, è consigliabile in gravidanza oltre in quanto ricca di acido folico essenziale nella formazione del feto. Aiuta a riassorbire l’acqua e l’eccesso di colesterolo, le tossine metaboliche e bile, è un ottimo lassativo, lenisce l’ intestino irritabile, le ulcere, guarisce, allevia e rinfresca il tratto gastrointestinale. Inoltre facilita la propagazione di batteri buoni denominati probiotici.

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