Patate dolci

Caratteristiche Generali
La patata dolce, detta anche patata americana o batata (il termine scientifico è Ipomoea batatas), non appartiene propriamente alla stessa famiglia delle patate, ma a quella delle Convolvulaceae. Si tratta, infatti, non di tuberi ma di radici tuberose dall’alto contenuto di glucidi che conferiscono il tipico sapore dolce. Originaria delle zone tropicali, era coltivata nel continente americano ma, grazie all'arrivo degli europei, a partire dal 1500 si è diffusa anche nel Vecchio Continente e in Asia, mentre in Oceania era conosciuta prima ancora della colonizzazione europea.
La pianta da cui si sviluppa è una varietà erbacea perenne, dalla quale nascono queste radici affusolate dalla buccia liscia o rugosa che può assumere diverse sfumature, tra il rosso e il viola, ma anche marrone e beige, mentre la polpa è solitamente più scura di quella della patata comune e può essere di colore bianco, giallo, arancione o viola.
Oltre alla presenza dei carboidrati, semplici o complessi, le patate dolci sono ricche di fibre e riportano un’alta concentrazione di retinolo equivalenti, soprattutto di Beta carotene, paragonabile a quella delle carote. Contengono anche vitamina B6 e livelli elevati di sali minerali come potassio e manganese.
Stagione
Le patate dolci si trovano facilmente nel periodo autunnale, indicativamente da settembre a novembre. Si conservano abbastanza facilmente e, anche grazie all’arrivo da Paesi lontani, è possibile acquistarle durante tutto l’anno sui banchi del mercato.
Uso in cucina
Coltivate soprattutto per l’uso commestibile, si preparano bollite, fritte o al forno. Una delle ricette più stuzzicanti è quella che prevede il taglio delle patate dolci in bastoncini sottili e la frittura in abbondante olio bollente. Possono essere anche tagliate a spicchi e cotte in forno, oppure lasciate intere, ancora con la buccia, e farcite con burro, sale, pepe, formaggio o altri ingredienti come nel tipico piatto anglosassone: le jacked potatoes.
Data l’elevata quantità di zuccheri si utilizzano anche per la preparazione di dolci come la potato pie, tipica torta americana a base di patate dolci, cannella e noce moscata, il souffle o anche da sole, magari caramellate. Inoltre, un altro modo per gustare le patate dolci è quello di preparare una buona zuppa, molto delicata, dall’allegro colore arancione, che può essere accompagnata da mandorle, per esempio. Le patate dolci possono essere un’ottima alternativa alle patate tradizionali per pizze e focaccine da proporre come antipasti.
Fuori dall’uso in cucina, sono utilizzate anche come mangime per il bestiame, come colorante naturale per i tessuti, oppure, nelle produzioni industriali, per l’estrazione di amido, alcol e farine.
Come pulire
Le patate dolci, come quelle comuni a pasta gialla, hanno ancora residui di terra sulla buccia. Spazzolatele bene e sciacquatele velocemente sotto l’acqua fredda prima di utilizzarle, sia che le consumiate con la buccia sia che spelliate. Se immergete anche la polpa in acqua, eliminerete gran parte dell’amido e otterrete un frittura più asciutta e croccante.
Guida all'acquisto
Oggi le patate dolci si coltivano in tutte le aree temperate del pianeta e costituiscono uno degli alimenti più diffusi a livello mondiale, grazie soprattutto all’alta quantità di carboidrati che contengono. Sul mercato se ne trovano 2 qualità: quelle con la polpa arancione, dal gusto dolce, che sono le più utilizzate, e quelle con l’interno giallo, meno dolci.
Le patate dolci si trovano nei supermercati più forniti, soprattutto nelle grandi città, nei negozi di alimenti biologici e sui banchi del mercato specie in prossimità delle zone di produzione (Puglia, Veneto). Inoltre il web è un ottimo canale per acquistare produzioni di nicchia come questa, anche da coltivazioni bio.
È importante che scegliate tuberi dalla consistenza soda e dalla buccia tesa.
Metodo di conservazione
Le patate si conservano per una settimana, 10 giorni circa, in un luogo fresco e asciutto. Una volta bollite o cotte al forno si possono mettere in frigorifero per un consumo non immediato (ma comunque entro un paio di giorni), mentre quelle fritte sono da mangiare appena cucinate.
Curiosità
In Italia le patate dolci sono coltivate in Puglia, come le patate dell’agro leccese, e in Veneto, soprattutto nell’area vicino a Padova, ad Anguillara e Stoppare. Si tratta però delle varietà a pasta gialla, meno zuccherina di quella americana a polpa arancione. Sono ormai considerate un prodotto agroalimentare tradizionale, anche se il primo Paese produttore al mondo attualmente è la Cina.

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