Pardulas
Introduzione
Dalla Sardegna arrivano le pardulas (pardole): preparate generalmente per le feste pasquali, sono una specialità a base di ricotta, dal sapore fresco e delicato. Chi non gradisce i sapori stucchevoli saprà senza dubbio apprezzare le pardulas, perché non sono per nulla dolci, soprattutto se alla fine non vengono ricoperte di glassa zuccherata.
Ingredienti
•200 g di semola• •200 g di farina di grano tenero 00• •50 g di strutto• •1 pizzico di sale• •150 g di zucchero• •3 uova• •500 g di ricotta fresca• •1 limone• •1 arancia• •½ bustina di zafferano•Alcuni ingredienti potrebbero contenere
allergeni
(glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide:
“Alimentazione e allergeni”
e
“Alimentazione vegana”
.
Preparazione
Disponete la farina a fontana e lavoratela insieme alla semola, al sale e allo strutto, aggiungendo poco per volta dell'acqua tiepida (quanto basta per impastare bene tutti gli ingredienti). Dovete ottenere un panetto sodo e liscio, dalla consistenza abbastanza morbida.
Coprite la pasta con un canovaccio pulito e mettetela da parte a riposare per una mezz'ora.
Nel frattempo preparate il ripieno delle pardole: in una terrina sbattete le uova e unitevi la ricotta. Mescolate bene i due ingredienti, per poi aggiungere lo zucchero e lo zafferano. Per ultimi, unite le bucce grattugiate del limone e dell’arancia. Mischiate bene per far amalgamare il tutto: il ripieno è pronto.
Passata la mezz'ora di riposo, riprendete la pasta e stendetela con un mattarello, fino ad ottenere una sfoglia molto fine. Aiutandovi con un coppa pasta, ricavate dalla sfoglia tanti dischi del diametro di 6 o 7 cm.
Mettete quindi al centro di ogni disco di pasta un cucchiaino di ripieno, lasciando ben liberi i bordi, che andrete a sollevare, pizzicandoli con le dita, in 4 o 5 punti diversi: in questo modo formerete delle specie di stelline di chiusura.
Una volta realizzate in questo modo tutte le pardulas, rivestite di carta antiaderente una teglia da forno e adagiatevi i dolcetti, distanziandoli leggermente l'uno dall'altro. Le pardole devono cuocere per 30 minuti circa, in forno preriscaldato a 170°C.
Coprite la pasta con un canovaccio pulito e mettetela da parte a riposare per una mezz'ora.
Nel frattempo preparate il ripieno delle pardole: in una terrina sbattete le uova e unitevi la ricotta. Mescolate bene i due ingredienti, per poi aggiungere lo zucchero e lo zafferano. Per ultimi, unite le bucce grattugiate del limone e dell’arancia. Mischiate bene per far amalgamare il tutto: il ripieno è pronto.
Passata la mezz'ora di riposo, riprendete la pasta e stendetela con un mattarello, fino ad ottenere una sfoglia molto fine. Aiutandovi con un coppa pasta, ricavate dalla sfoglia tanti dischi del diametro di 6 o 7 cm.
Mettete quindi al centro di ogni disco di pasta un cucchiaino di ripieno, lasciando ben liberi i bordi, che andrete a sollevare, pizzicandoli con le dita, in 4 o 5 punti diversi: in questo modo formerete delle specie di stelline di chiusura.
Una volta realizzate in questo modo tutte le pardulas, rivestite di carta antiaderente una teglia da forno e adagiatevi i dolcetti, distanziandoli leggermente l'uno dall'altro. Le pardole devono cuocere per 30 minuti circa, in forno preriscaldato a 170°C.
Accorgimenti
La consistenza della pasta su cui andrete a porre il ripieno dev'essere abbastanza morbida: se, lavorando gli ingredienti con l'acqua tiepida, non riuscite a raggiungere la consistenza desiderata, provate a unire poco per volta un albume leggermente sbattuto.
Per delle ottime pardulas scegliete ricotta di pecora rigorosamente fresca e abbiate cura di scolarla bene prima di utilizzarla.
Per delle ottime pardulas scegliete ricotta di pecora rigorosamente fresca e abbiate cura di scolarla bene prima di utilizzarla.
Idee e varianti
Per completare le vostre pardulas potete decorarle con una glassa dalla consistenza cremosa, preparata sciogliendo 120 g circa di zucchero a velo in un paio di cucchiaini d'acqua. Se invece preferite gustare il sapore fresco delle pardole senza coperture zuccherose, lasciatele al naturale: al massimo, per lucidarle, spennellatele con un poco di rosso d’uovo prima di metterle in forno.
Commenti
1 commento inserito
Inviato da
Margherita da noi
il 15/03/2018 alle 21:53
da noi le pardule le chiamiamo "casadine"e sono fatte di formaggio fresco vaccino non acido