Mandarino
Caratteristiche generali
Il mandarino (Citrus nobilis) è un agrume autunnale, caratterizzato da una buccia butterata di color arancione. All'interno è composto da spicchi, la cui polpa è dolce, succosa e particolarmente dissetante.
Originari della Cina, i mandarini sono molto diffusi nel nostro paese, dove sono coltivati soprattutto nelle regioni della Sicilia e della Calabria.
A livello nutrizionale, i mandarini sono ricchi di vitamina C, ma contengono anche potassio, vitamina A, calcio e fosforo.
Molte varietà di mandarini, data la lunga permanenza dei frutti sull'albero, sono usate anche come piante ornamentali.
Originari della Cina, i mandarini sono molto diffusi nel nostro paese, dove sono coltivati soprattutto nelle regioni della Sicilia e della Calabria.
A livello nutrizionale, i mandarini sono ricchi di vitamina C, ma contengono anche potassio, vitamina A, calcio e fosforo.
Molte varietà di mandarini, data la lunga permanenza dei frutti sull'albero, sono usate anche come piante ornamentali.
Stagione
Gennaio, febbraio, marzo, dicembre.
Tipi/Varietà
Esistono molte varietà di mandarini, tra cui citiamo:
• King: originario della Cina, è diffuso in Europa sin dall'inizio del XIX secolo. I frutti sono di taglia media, con buccia sottile e polpa ricca di semi. Esistono però delle selezioni prive di semi, come l'Avana apirena.
• Mandarino Cleopatra: originario dell'India, ha una buccia poco aderente alla polpa ed è ricco di semi.
• Mandarino Satsuma: originario del Giappone, cresce su una pianta più piccola. La buccia è sottile e la polpa priva di semi.
• Mandarino Tangor: chiamato anche Tangerine. Ha un frutto di forma tonda dall'aspetto più simile all'arancia.
• Mandarino Kumquat: di origine cinese. Si divide in due varietà: il Narumi, dai frutti piccoli e sferici, e il Nagami, dai piccoli frutti ovali, dalla buccia molto sottile, che si consumano interamente, senza sbucciarli.
Esistono poi alcuni ibridi: il più antico è il mandarancio, nato presumibilmente dall'incrocio tra un mandarino e un’arancia; le clementine, molto apprezzate per il sapore dolce e l'assenza di semi, nate dall'incrocio tra un mandarino e un mandarancio, e i mapi, più grandi e dal sapore più aspro, nati dall'incrocio tra un mandarino e un pompelmo.
• King: originario della Cina, è diffuso in Europa sin dall'inizio del XIX secolo. I frutti sono di taglia media, con buccia sottile e polpa ricca di semi. Esistono però delle selezioni prive di semi, come l'Avana apirena.
• Mandarino Cleopatra: originario dell'India, ha una buccia poco aderente alla polpa ed è ricco di semi.
• Mandarino Satsuma: originario del Giappone, cresce su una pianta più piccola. La buccia è sottile e la polpa priva di semi.
• Mandarino Tangor: chiamato anche Tangerine. Ha un frutto di forma tonda dall'aspetto più simile all'arancia.
• Mandarino Kumquat: di origine cinese. Si divide in due varietà: il Narumi, dai frutti piccoli e sferici, e il Nagami, dai piccoli frutti ovali, dalla buccia molto sottile, che si consumano interamente, senza sbucciarli.
Esistono poi alcuni ibridi: il più antico è il mandarancio, nato presumibilmente dall'incrocio tra un mandarino e un’arancia; le clementine, molto apprezzate per il sapore dolce e l'assenza di semi, nate dall'incrocio tra un mandarino e un mandarancio, e i mapi, più grandi e dal sapore più aspro, nati dall'incrocio tra un mandarino e un pompelmo.
Uso in cucina
Il mandarino è utilizzato come frutta, ma si presta anche a numerose ricette sia dolci che salate: ottime le marmellate, usate sia per la prima colazione che nella preparazione di torte e crostate, le gelatine, ma anche i gelati e i sorbetti.
Molte le ricette salate, in cui il succo di mandarino è usato per laccare carni saporite come maiale o anatra.
Molte le ricette salate, in cui il succo di mandarino è usato per laccare carni saporite come maiale o anatra.
Come pulire
I mandarini, a parte quelli della varietà Nagami, di cui abbiamo parlato nella sezione “Tipi/Varietà”, si consumano dopo aver eliminato la buccia.
Guida all'acquisto
Scegliete i mandarini ben maturi: questi frutti, infatti, non portano avanti il processo di maturazione una volta staccati dall'albero.
Metodo di conservazione
Se riposti un luogo fresco e asciutto, i mandarini si conservano per una settimana circa a temperatura ambiente.
Curiosità
I mandarini devono il loro nome alla loro provenienza cinese: quando questi deliziosi agrumi arrivarono in Sicilia all'inizio dell'800, gli abitanti li chiamarono col nome delle massime autorità cinesi, i mandarini, appunto. Questo nome scherzoso divenne ben presto ufficiale.