Cotechino e lenticchie: la grande usanza della Vigilia di Capodanno
Bye Bye 2021!
Iniziamo a salutare questo anno che, tra poche ore, lascerà spazio al 2022.
Noi ve lo auguriamo splendido e pieno di nuove esperienze da vivere e assaporare.
Ma come si suol dire: anno nuovo, vita nuova (ma, con usanze vecchie)!
Scommettiamo, infatti, di sapere cosa ci sarà sulle vostre tavole in questa Viglia di Capodanno, con la speranza che vi portino maggiore fortuna e soldi: cotechino e lenticchie, ovviamente!
Vinciamo facile? Sì, avete ragione.
Si tratta, però, di una tradizione molto antica.
Sapete quando è nata?
Vi sveliamo noi qualcosa in merito. Iniziamo!
Iniziamo a salutare questo anno che, tra poche ore, lascerà spazio al 2022.
Noi ve lo auguriamo splendido e pieno di nuove esperienze da vivere e assaporare.
Ma come si suol dire: anno nuovo, vita nuova (ma, con usanze vecchie)!
Scommettiamo, infatti, di sapere cosa ci sarà sulle vostre tavole in questa Viglia di Capodanno, con la speranza che vi portino maggiore fortuna e soldi: cotechino e lenticchie, ovviamente!
Vinciamo facile? Sì, avete ragione.
Si tratta, però, di una tradizione molto antica.
Sapete quando è nata?
Vi sveliamo noi qualcosa in merito. Iniziamo!
Cotechino e lenticchie: perché sono simbolo di ricchezza e prosperità?
Per Capodanno di squisite pietanze da preparare e gustare in compagnia di amici e parenti ce ne sono moltissime. Primi, secondi, contorni, dolci e frutta, ma ciò che non può assolutamente mancare nelle nostre tavole sono il cotechino e le lenticchie.
Mangiarle durante la Vigilia, in attesa del nuovo anno, infatti, è un simbolo di speranza per una vita più prospera, fortunata e ricca.
Ma sapete perché? Ve lo sveliamo noi!
Innanzitutto, il cotechino, che alcuni sostituiscono con lo zampone (no, non sono la stessa cosa e vi spieghiamo la differenza qui), è un insaccato particolarmente grasso e ricco di sapore. Proprio per questo è simbolo di abbondanza.
Il motivo, invece, dell’associazione tra lenticchie e ricchezza deriva dalla forma che questi piccoli legumi hanno: rotonda e appiattita, proprio come le monete d’oro. In più, vengono vendute sul mercato crude e in un sacchetto e una volta cotte aumentano notevolmente il loro volume, simbolo di ricchezza crescente e grande prosperità.
Inoltre, oltre ad essere per alcuni studiosi il primo legume coltivato nella storia, sono le protagoniste di un importante episodio raccontato nell’Antico Testamento. Si narra, infatti, che Esaù, fratello di Giacobbe, dopo aver finito una lite con quest’ultimo, prese l’importante decisione di dare tutto quello che possedeva e i suoi averi per avere in cambio una zuppa di lenticchie.
Ma perché vengono mangiate proprio a Capodanno?
Mangiarle durante la Vigilia, in attesa del nuovo anno, infatti, è un simbolo di speranza per una vita più prospera, fortunata e ricca.
Ma sapete perché? Ve lo sveliamo noi!
Innanzitutto, il cotechino, che alcuni sostituiscono con lo zampone (no, non sono la stessa cosa e vi spieghiamo la differenza qui), è un insaccato particolarmente grasso e ricco di sapore. Proprio per questo è simbolo di abbondanza.
Il motivo, invece, dell’associazione tra lenticchie e ricchezza deriva dalla forma che questi piccoli legumi hanno: rotonda e appiattita, proprio come le monete d’oro. In più, vengono vendute sul mercato crude e in un sacchetto e una volta cotte aumentano notevolmente il loro volume, simbolo di ricchezza crescente e grande prosperità.
Inoltre, oltre ad essere per alcuni studiosi il primo legume coltivato nella storia, sono le protagoniste di un importante episodio raccontato nell’Antico Testamento. Si narra, infatti, che Esaù, fratello di Giacobbe, dopo aver finito una lite con quest’ultimo, prese l’importante decisione di dare tutto quello che possedeva e i suoi averi per avere in cambio una zuppa di lenticchie.
Ma perché vengono mangiate proprio a Capodanno?
Cotechino e lenticchie: perché si usa mangiarle alla Viglia di Capodanno?
Le origini di questa tradizione, come anticipato precedentemente, sono molto antiche.
Per quanto riguarda le lenticchie, l’usanza di mangiarle il giorno della Vigilia di Capodanno, risale ai tempi dei Romani.
Secondo le loro credenze, le lenticchie, oltre ad essere un ottimo piatto da gustare, erano considerare un importante investimento per il futuro.
La sera del 31 Dicembre, quindi, a parte cibarsene, usavano regalare ai loro commensali una “scarsella” (piccola borsa di cuoio che andava legata alla cintura) piena di lenticchie come augurio di ricchezza, con l’idea che si trasformassero in monete o, nella peggiore delle ipotesi, in un abbondante piatto ricco di fibre e vitamine, simbolo di benessere fisico.
Per quanto riguarda il cotechino, invece, secondo una storia antica, questo venne introdotto nelle tavole italiane per la Vigilia di Capodanno, nel Medioevo.
Secondo il racconto, un filosofo, Pico della Mirandola, consigliò ai suoi compaesani, i Mirandolesi, durante l’assedio delle truppe pontificie, di macellare i pochi maiali rimasti e di conservare la carne, condita con delle spezie, all’interno della cotenna dei maiali (da qui il Cotechino) o all’interno delle zampe (da qui lo Zampone).
Il risultato fu qualcosa di eccezionale. Da qui divenne uno dei piatti tradizionali del Capodanno.
Per quanto riguarda le lenticchie, l’usanza di mangiarle il giorno della Vigilia di Capodanno, risale ai tempi dei Romani.
Secondo le loro credenze, le lenticchie, oltre ad essere un ottimo piatto da gustare, erano considerare un importante investimento per il futuro.
La sera del 31 Dicembre, quindi, a parte cibarsene, usavano regalare ai loro commensali una “scarsella” (piccola borsa di cuoio che andava legata alla cintura) piena di lenticchie come augurio di ricchezza, con l’idea che si trasformassero in monete o, nella peggiore delle ipotesi, in un abbondante piatto ricco di fibre e vitamine, simbolo di benessere fisico.
Per quanto riguarda il cotechino, invece, secondo una storia antica, questo venne introdotto nelle tavole italiane per la Vigilia di Capodanno, nel Medioevo.
Secondo il racconto, un filosofo, Pico della Mirandola, consigliò ai suoi compaesani, i Mirandolesi, durante l’assedio delle truppe pontificie, di macellare i pochi maiali rimasti e di conservare la carne, condita con delle spezie, all’interno della cotenna dei maiali (da qui il Cotechino) o all’interno delle zampe (da qui lo Zampone).
Il risultato fu qualcosa di eccezionale. Da qui divenne uno dei piatti tradizionali del Capodanno.
Cotechino e lenticchie: qualche consiglio di cucina
Tutti sappiamo che cotechino e lenticchie questa sera non possono mancare, eppure se avete voglia di cambiare e stupire i vostri invitati con qualcosa di tradizionale, ma sorprendente, vi diamo noi qualche consiglio culinario.
Per la preparazione delle lenticchie vi consigliamo di provare le lenticchie in umido o le lenticchie piccanti con chiodini, cosi da dare un tocco in più alla solita zuppa di legumi.
Se la vostra idea, invece, è quella di rivoluzionare completamente il modo di mangiare le lenticchie la sera del 31 Dicembre, vi suggeriamo le melanzane ripiene di lenticchie, peperone e pomodori, gli hamburger di lenticchie o le polpette di lenticchie.
Il cotechino potete provare a prepararlo in crosta oppure al lambrusco.
Vi abbiamo fatto venire l’imbarazzo della scelta?
In attesa, vi auguriamo un felice anno nuovo!
Per la preparazione delle lenticchie vi consigliamo di provare le lenticchie in umido o le lenticchie piccanti con chiodini, cosi da dare un tocco in più alla solita zuppa di legumi.
Se la vostra idea, invece, è quella di rivoluzionare completamente il modo di mangiare le lenticchie la sera del 31 Dicembre, vi suggeriamo le melanzane ripiene di lenticchie, peperone e pomodori, gli hamburger di lenticchie o le polpette di lenticchie.
Il cotechino potete provare a prepararlo in crosta oppure al lambrusco.
Vi abbiamo fatto venire l’imbarazzo della scelta?
In attesa, vi auguriamo un felice anno nuovo!