Cachi

Caratteristiche generali
Il cachi, o kaki, è un frutto tondeggiante originario del Giappone e della Cina. Diffuso da tempo anche nel Mediterraneo, è caratterizzato dalla buccia liscia che ricopre una polpa morbida e molto zuccherina, di color arancione. Conosciuto anche come Loto, il suo nome scientifico è Diospiros, ovvero “pane degli dei”; la sua polpa dolce dalla consistenza particolare lo rendono infatti un alimento molto apprezzato. Particolarmente calorico, è sconsigliato ai diabetici e a chi fa diete ipocaloriche. Il cachi, dopo la raccolta, deve essere “ammezzito”, ovvero fatto maturare per perdere l'alto contenuto di tannini.
Stagione
I cachi sono un raccolto autunnale che (a seconda della variazione) può maturare già a metà settembre e talvolta rimanere sugli alberi fino ai primi mesi dell'anno successivo.
Il mese migliore per gustarli è novembre.
Tipi/Varietà
Esistono varietà di cachi dalla polpa morbida o dura, da non confondere col grado di maturazione del frutto, che deve sempre essere consumato molto maturo, per evitare che allappi. In Italia, i più comuni sono il Loto di Romagna, il Vaniglia della Campania, il Milsilmeri della Sicilia e il Suruga, caratterizzato dalla consistenza dura. Tra le varietà asiatiche, il più conosciuto è il Fuyu, dalla polpa soda.
Le due varietà che più comunemente si possono trovare nei supermercati sono le varietà asiatiche conosciute come fuyu e hachiya. Possono anche essere indicati come cachi giapponesi, cachi cinesi o cachi kaki a causa della loro associazione con l' albero di cachi Diospyros. Il fuyu è una specie di cachi non astringente. Rotondo e tozzo, assomiglia a un pomodoro e il suo colore può variare dal giallo caldo al rosso arancio scuro. Può essere gustato sia sodo che completamente maturo e questa versatilità lo ha reso il cachi più coltivato al mondo.
Proprietà nutrizionali
100 grammi di cachi contengono circa 65-70 kcal (o 272 kJ). L'acqua costituisce circa l'80%, del frutto, gli zuccheri ben il 16-18%, mentre le fibre sono calcolate intorno al 2,5%, le proteine allo 0,6% e i grassi allo 0,3%.
Contengono anche potassio (161-170 mg %), minerale che conferisce al cachi le spiccate proprietà diuretiche, oltre al fosforo (20 mg %), al magnesio, al calcio e al sodio.
Uso in cucina
Il cachi è generalmente consumato al naturale, come frutto.
Con i cachi si producono anche purea e confetture: le ricette prevedono di aggiungere succo di limone per evitare che annerisca.
Come pulire
I cachi si consumano senza buccia: le varietà morbide sono tagliate a metà e scavate con un cucchiaino, mentre quelle sode si consumano come una mela.
Guida all'acquisto
Scegliete cachi ben maturi, per evitare che allappi, ovvero che la quantità di tannino presente sia eccessiva e lo renda astringente e sgradevole al palato.
Metodo di conservazione
I cachi sono frutti molto delicati: vanno conservati in frigorifero, nello scomparto della frutta e verdura, per due o massimo tre giorni. Se al momento dell'acquisto non sono ancora perfettamente maturi, potete accelerare il processo disponendoli a contatto con frutti che producono etilene, come mele o pere.
Curiosità
Come abbiamo già accennato, il nome scientifico del cachi è Diospiro, ovvero pane degli dei.
Il nome “cachi”, declinato anche in “caco”, deriva dal nome giapponese, “kaki no ki”.
L'albero del cachi è sempre stato considerato molto prezioso, e infatti chiamato “albero dalle sette virtù”. Le qualità a cui si riferisce questo nome sono: la lunga vita della pianta; la grande ombra che offre la chioma; la particolarità delle foglie indurite dal gelo, con cui è possibile giocare; la mancanza di nidi; l'assenza di tarli; il sapore dei frutti; la generosità del legno per il fuoco; l'arricchimento del terreno dove cresce.

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