Verze sofegae

Le verze sofegae sono un piatto tipico della tradizione veneta, tramandato di generazione in generazione e ancora oggi molto apprezzato sulle tavole invernali. Il nome “sofegae” significa letteralmente “soffocate”, ad indicare la particolare tecnica di cottura lenta e prolungata che permette alla verza di ammorbidirsi e sprigionare un gusto intenso e avvolgente. La ricetta verze sofegae nasce come piatto povero della cucina contadina: la verza, ortaggio economico e disponibile durante la stagione fredda, veniva cucinata con pochi ingredienti a disposizione, spesso insaporita solo con cipolla e un filo d’olio. In alcune famiglie, quando possibile, si aggiungeva un po’ di pancetta, di salsiccia o di lardo per rendere il piatto più sostanzioso e nutriente.

Oggi le verze sofegae si possono considerare un esempio di cucina semplice ma saporita, capace di valorizzare un ingrediente umile con una cottura lenta e curata. Sono ottime come contorno a piatti di carne, in particolare arrosti o bolliti, ma possono anche essere utilizzate come base per preparazioni più elaborate, ad esempio nelle lasagne di verza o come accompagnamento a polenta e salsicce.

Una curiosità interessante è che questo piatto, grazie alla sua leggerezza, è rimasto pressoché invariato nel tempo, mantenendo intatta la sua autenticità. Per chi desidera scoprire come cucinare le verze sofegae, non resta che armarsi di pazienza e lasciar sobbollire le verdure a fuoco dolce, proprio come vuole la tradizione.
Alcuni ingredienti potrebbero contenere allergeni (glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide: “Alimentazione e allergeni” e “Alimentazione vegana” .
Preparazione
Per cominciare, mondate la verza eliminando le foglie più esterne e dure. Tagliatela in quarti e rimuovete il torsolo centrale, quindi affettatela a listarelle non troppo sottili. Lavate bene sotto acqua corrente e scolate. Nel frattempo, pelate la cipolla e tritatela finemente. In una casseruola capiente scaldate l’olio extravergine d’oliva, aggiungete la cipolla e lasciatela appassire dolcemente fino a quando diventa trasparente.

Se desiderate un gusto più ricco, potete unire anche la pancetta a cubetti (o la salsiccia sbriciolata) e farla rosolare insieme alla cipolla per qualche minuto. Aggiungete quindi la verza, mescolate con cura e lasciate insaporire. Versate il vino bianco e lasciatelo sfumare a fiamma viva. A questo punto abbassate la fiamma, regolate di sale e pepe, coprite con un coperchio e lasciate cuocere lentamente per circa 45-50 minuti, mescolando di tanto in tanto. Questo tempo consente alle verdure di ammorbidirsi e di assumere quel sapore tipico delle verze “sofegae”.
Questa è la vera verze sofegao ricetta tradizionale, un piatto che unisce semplicità e memoria.
Accorgimenti
Per ottenere verze morbide ma non sfatte, tagliatele a listarelle di dimensioni simili, così la cottura sarà uniforme.

Non esagerate con il vino: basta mezzo bicchiere per insaporire senza coprire il gusto della verza.

Se preferite una versione più leggera, evitate la pancetta e usate solo olio e cipolla.
Idee e varianti
Potete arricchire il piatto con l’aggiunta di patate a cubetti, che cuoceranno insieme alla verza rendendo la preparazione più corposa.

Se amate i sapori decisi, provate a unire delle salsicce tagliate a pezzi: diventerà un piatto unico molto sostanzioso. In alternativa, potete sostituire la pancetta con lo speck per un tocco affumicato.

Una variante moderna prevede l’uso di un filo di aceto balsamico a fine cottura, per dare una nota agrodolce che ben si sposa con il gusto della verza.

Se volete ridurre le verze sofegae tempi cottura, potete utilizzare la pentola a pressione: in questo caso basteranno circa 20 minuti per ottenere un risultato ugualmente morbido e gustoso. Durante la cottura controllate sempre che le verdure non si asciughino troppo: se necessario potete aggiungere mezzo bicchiere d’acqua calda. Il risultato finale deve essere una verza tenera, leggermente caramellata, con un profumo intenso e un sapore pieno. Servitele calde, come contorno o piatto unico, accompagnate magari da un buon pezzo di pane casereccio.
Controllate spesso la cottura, soprattutto se preparate le verze sofegae in pentola a pressione, per non rischiare di renderle troppo acquose. A fine cottura, lasciatele riposare qualche minuto con il coperchio chiuso: questo passaggio aiuta a esaltare i sapori.

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