Pangiallo

Difficoltà:
difficoltà 2
Dosi: per 4 pezzi
Tempo: 60 minuti
Note: + 2 ore per il riposo dell'impasto
Il pangiallo è un pane dolce che si prepara nel periodo di Natale: è tipico del Lazio, ma è abbastanza diffuso anche in altre regioni del centro Italia (ad esempio in Umbria e in Toscana).
La ricetta è molto antica (pare sia nata nella Roma imperiale) e richiede l'utilizzo di vari ingredienti: cioccolato, miele, frutta secca mista, pinoli, scorza di arancia e di limone, canditi...
Insomma, si tratta di un pane molto profumato e anche sostanzioso, ricco di ingredienti che richiamano il Natale. Se vi state chiedendo come mai si chiama proprio pangiallo, il motivo è semplice: dopo aver preparato la pagnotta con gli ingredienti appena visti, bisogna ricoprirla con una glassa allo zafferano e così si ottiene una bellissima copertura dorata!
A vederlo, questo pane dolce sembra quasi un sole: e tale somiglianza non è casuale! In effetti è tradizione realizzare la ricetta del pangiallo proprio il giorno del solstizio d'inverno, per augurarsi il ritorno del sole e delle lunghe e luminose giornate estive.
Vediamo subito come si fa il pangiallo: vi proponiamo la ricetta originale più comune e diffusa, ovvero quella romana.
Alcuni ingredienti potrebbero contenere allergeni (glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide: “Alimentazione e allergeni” e “Alimentazione vegana” .
Preparazione
Per fare il pangiallo, iniziate grattugiando la scorza del limone e dell'arancia, dopo aver lavato e asciugato bene entrambi gli agrumi.

Mettete quindi il miele dentro una piccola casseruola: unitevi la scorza appena grattugiata dai due agrumi e ponete la casseruola sul fuoco, facendo scaldare bene il miele. Deve diventare liquido, per cui tenetelo sul fuoco fino ad ottenere questo risultato, mescolandolo più volte e tenendo la fiamma abbastanza bassa.

Intanto, mentre il miele è sul fornello, immergete l'uvetta in acqua fredda, per farla ammorbidire (deve restarvi circa 10-15 minuti, ma verificate i tempi indicati sulla confezione).

A questo punto passate a triturare grossolanamente tutta la frutta secca: le noci, le nocciole, le mandorle e i pinoli. Anche il cioccolato fondente va tritato, in modo da ricavarne tante piccole scagliette. Mentre vi dedicate a queste operazioni ricordatevi di controllare sempre il miele, mescolandolo spesso con un cucchiaio di legno e spegnendo il fuoco quando sarà liquefatto.

Raccogliete quindi tutta la frutta secca sminuzzata e il cioccolato tritato dentro una terrina: unitevi anche l'uvetta ammorbidita e perfettamente strizzata dall'acqua dell'ammollo, nonché i canditi.

A questo punto aggiungete anche il miele sciolto e un po' di cannella, nella quantità desiderata (se non amate la cannella evitate di metterla). Mescolate bene.

Adesso non dovete far altro che aggiungere l'ultimo ingrediente, ovvero 200 g di farina 00: unitela poco alla volta, in modo da farla assorbire bene nel composto e amalgamarla perfettamente (mentre la aggiungete mescolate in continuazione). Otterrete un composto dalla consistenza piuttosto soda e compatta: suddividetelo in 4 parti uguali, ognuna delle quali andrà lavorata con le mani fino a formare un panetto rotondo.

Mettete i panetti ottenuti dentro il forno spento, adagiati su una leccarda rivestita di carta da forno: fateli riposare per circa un'ora e mezza/due ore.

Quando sarà trascorso questo lasso di tempo, potete procedere con la preparazione della pastella allo zafferano, che vi servirà per coprire i panetti. Farla è molto semplice. Raccogliete in una piccola casseruola i seguenti ingredienti: 20 g di farina, l'olio extravergine d'oliva e lo zafferano. Mescolando con un cucchiaio, fate andare il tutto finché non avrete ottenuto una pastella dalla consistenza fluida: se occorre, per rendere più fluido l'insieme unite un po' d'acqua.

Una volta spento il fuoco, distribuite la pastella appena preparata sopra le pagnotte, spennellandola per bene con un pennello da cucina. Adesso potete infornare i panetti (nel forno già caldo) e farli cuocere a 180°C per circa 35-40 minuti (deve formarsi una bella crosta gialla sopra ogni panetto: è questa la caratteristica che contraddistingue il pangiallo!).

Una volta pronto, aspettate che il vostro pane dolce si intiepidisca prima di tagliarlo a fette e gustarlo.
Accorgimenti
Dopo aver aggiunto la farina, l'impasto del pangiallo dovrebbe risultare sufficientemente compatto da essere facilmente lavorabile con le mani: se dovesse essere ancora troppo molle, unite un altro po' di farina.

Se preferite, al posto dello zafferano in polvere potete usare quello in pistilli: in tal caso, fatelo sciogliere in poca acqua prima di unirlo agli altri ingredienti.
Idee e varianti
Quello che vi abbiamo appena proposto è il tipico pangiallo romano, ma come abbiamo visto nell'introduzione esistono altre versioni di questo dolce, dal momento che non è diffuso solo nel Lazio, ma anche in altre regioni del Centro Italia.
Ad esempio, il pangiallo toscano si prepara con la farina di mais mischiata alla farina bianca 00; inoltre non prevede la presenza del cioccolato fondente.
Se volete fare questo dolce seguendo la ricetta classica toscana, dovrete quindi eliminare il cioccolato ed utilizzare 100 g di farina di mais e 100 g di farina 00.

In ogni caso, la ricetta di questo dolce è facile da personalizzare a proprio piacere: se non vi interessa seguire fedelmente una ricetta regionale ben definita, cambiate gli ingredienti a vostro gusto e/o unitene degli altri. Ad esempio, potete aggiungere all'impasto anche dei pistacchi o qualche fico secco tagliato a piccoli pezzetti!

Newsletter

Speciali