Lievito madre
Difficoltà:
![difficoltà difficoltà 3](https://www.gustissimo.it/stili/icone/difficolta-3.png)
Dosi: per
1 pezzo
Tempo:
30 minuti
Note:
+ 14 giorni di lavorazione e lievitazione
Introduzione
Utilizzando il lievito madre (anche chiamato lievito naturale o pasta acida) è possibile preparare pane, focacce e prodotti da forno vari più gustosi e fragranti, ma anche più leggeri e digeribili.
Ma cos'è esattamente il lievito madre? Si tratta di un semplice impasto di farina e acqua (in pratica, un pezzo di pane crudo) lasciato a riposare per parecchi giorni, in modo che fermenti lattici e batteri abbiano modo di svilupparsi, innescando una lievitazione del tutto naturale. Per preparare il lievito madre sono quindi necessari solo farina, acqua e in più un agente formato da zuccheri semplici che attivi la fermentazione: ad esempio, del miele.
Il lievito madre venne scoperto, almeno stando a quanto narrano le leggende, in tempi antichissimi: addirittura nel 2000 a.C., in Egitto e per puro caso! Un pezzetto crudo di impasto per il pane venne infatti dimenticato al sole... e le conseguenze di questa dimenticanza sono giunte fino a noi!
Ma cos'è esattamente il lievito madre? Si tratta di un semplice impasto di farina e acqua (in pratica, un pezzo di pane crudo) lasciato a riposare per parecchi giorni, in modo che fermenti lattici e batteri abbiano modo di svilupparsi, innescando una lievitazione del tutto naturale. Per preparare il lievito madre sono quindi necessari solo farina, acqua e in più un agente formato da zuccheri semplici che attivi la fermentazione: ad esempio, del miele.
Il lievito madre venne scoperto, almeno stando a quanto narrano le leggende, in tempi antichissimi: addirittura nel 2000 a.C., in Egitto e per puro caso! Un pezzetto crudo di impasto per il pane venne infatti dimenticato al sole... e le conseguenze di questa dimenticanza sono giunte fino a noi!
Ingredienti
•1 cucchiaio di farina di segale• •1 cucchiaio di farina integrale• •1 cucchiaino di miele biologico• •Acqua tiepida q.b.•Alcuni ingredienti potrebbero contenere
allergeni
(glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide:
“Alimentazione e allergeni”
e
“Alimentazione vegana”
.
Preparazione
Come prima cosa prendete un vasetto di vetro che sarà il contenitore nel quale avverrà la lievitazione della vostra pasta madre. Una volta lavato, potete riempirlo per metà di acqua e aggiungervi i cucchiai di farina di segale, farina integrale e il cucchiaino di miele che aiuterà ad attivare il processo di fermentazione.
A questo punto potete far riposare in un luogo caldo, a circa 26-28°C, il vostro "innesco" per 2 giorni, coprendo il vasetto o con una garza bucherellata fermata da un elastico, o con della pellicola trasparente alla quale apporterete dei fori con uno stuzzicadenti.
Una volta trascorse 48 ore, potete aprire il vasetto e aggiungere un cucchiaio di farina (quella che preferite) mescolando il composto e ricoprendolo nuovamente per altri 2 giorni.
L’operazione sopra descritta andrà ripetuta per 10 giorni. Ogni volta che si aggiungerà un cucchiaio di farina, occorrerà eliminare la crosticina che potrebbe essersi formata in superficie.
Dopo 10 giorni, potete estrarre l’impasto dal barattolo e, aggiungendo della farina bianca, addensatelo formando un panetto piuttosto duro che dovrà riposare per 1 giorno intero all’interno di una ciotola coperta con uno straccio al caldo.
Passato questo periodo di tempo, potete dedicarvi alla fase del “rinfresco”, nella quale “ciberete” la vostra pasta madre, e che andrà ripetuta ogni volta che ne utilizzerete una parte o, in alternativa, dopo massimo una settimana di conservazione in frigo.
Pesate il lievito naturale e aggiungete il suo stesso peso di farina e la metà del suo peso di acqua; riponete il composto in un barattolo piuttosto alto con coperchio, nel quale potrà lievitare aumentando il proprio volume, per 4 ore.
Il vostro lievito madre dovrebbe presentare numerosi alveoli e dovrebbe essersi triplicato in volume; ciò significa che la pasta madre è pronta per l’utilizzo o per essere conservata in frigorifero per 7 giorni massimo, prima di essere nuovamente rinfrescata.
A questo punto potete far riposare in un luogo caldo, a circa 26-28°C, il vostro "innesco" per 2 giorni, coprendo il vasetto o con una garza bucherellata fermata da un elastico, o con della pellicola trasparente alla quale apporterete dei fori con uno stuzzicadenti.
Una volta trascorse 48 ore, potete aprire il vasetto e aggiungere un cucchiaio di farina (quella che preferite) mescolando il composto e ricoprendolo nuovamente per altri 2 giorni.
L’operazione sopra descritta andrà ripetuta per 10 giorni. Ogni volta che si aggiungerà un cucchiaio di farina, occorrerà eliminare la crosticina che potrebbe essersi formata in superficie.
Dopo 10 giorni, potete estrarre l’impasto dal barattolo e, aggiungendo della farina bianca, addensatelo formando un panetto piuttosto duro che dovrà riposare per 1 giorno intero all’interno di una ciotola coperta con uno straccio al caldo.
Passato questo periodo di tempo, potete dedicarvi alla fase del “rinfresco”, nella quale “ciberete” la vostra pasta madre, e che andrà ripetuta ogni volta che ne utilizzerete una parte o, in alternativa, dopo massimo una settimana di conservazione in frigo.
Pesate il lievito naturale e aggiungete il suo stesso peso di farina e la metà del suo peso di acqua; riponete il composto in un barattolo piuttosto alto con coperchio, nel quale potrà lievitare aumentando il proprio volume, per 4 ore.
Il vostro lievito madre dovrebbe presentare numerosi alveoli e dovrebbe essersi triplicato in volume; ciò significa che la pasta madre è pronta per l’utilizzo o per essere conservata in frigorifero per 7 giorni massimo, prima di essere nuovamente rinfrescata.
Accorgimenti
Per preparare il lievito madre ci vuole pazienza e costanza: dovete per prima cosa considerare il vostro lievito come un vero e proprio essere vivente, da curare e nutrire regolarmente: i rinfreschi di acqua e farina sono appunto i nutrimenti di cui batteri e fermenti necessitano.
Se, dopo le prime 48 ore di lievitazione, il lievito ha un po' di muffa in superficie (può succedere: significa che l'acqua non è stata ben assorbita), cestinatelo e ripetete il procedimento da capo.
Una volta pronto, come si conserva il lievito madre? Tenuto in frigorifero e all'interno di un barattolo dalla chiusura ermetica, si conserva al massimo per una settimana senza rinfreschi. Se invece volete tenerlo in vita per più di una settimana, dovete provvedere a rinfrescarlo (seguendo il solito metodo spiegato nella preparazione, ovvero aggiungendo un quantitativo di farina uguale al peso del lievito e metà dose di acqua) una volta alla settimana. Volendo, d'inverno può anche essere lasciato fuori dal frigorifero: in tal caso, per tenerlo in vita va però rinfrescato ogni 3-4 giorni. Inoltre, quando lo rinfrescate, ricordate che è bene eliminare la crosta in superficie (la parte meno attiva), prima di procedere con l'impasto.
Se, dopo le prime 48 ore di lievitazione, il lievito ha un po' di muffa in superficie (può succedere: significa che l'acqua non è stata ben assorbita), cestinatelo e ripetete il procedimento da capo.
Una volta pronto, come si conserva il lievito madre? Tenuto in frigorifero e all'interno di un barattolo dalla chiusura ermetica, si conserva al massimo per una settimana senza rinfreschi. Se invece volete tenerlo in vita per più di una settimana, dovete provvedere a rinfrescarlo (seguendo il solito metodo spiegato nella preparazione, ovvero aggiungendo un quantitativo di farina uguale al peso del lievito e metà dose di acqua) una volta alla settimana. Volendo, d'inverno può anche essere lasciato fuori dal frigorifero: in tal caso, per tenerlo in vita va però rinfrescato ogni 3-4 giorni. Inoltre, quando lo rinfrescate, ricordate che è bene eliminare la crosta in superficie (la parte meno attiva), prima di procedere con l'impasto.
Idee e varianti
Alcuni procedimenti per la preparazione del lievito madre prevedono l'utilizzo di yogurt magro al posto del miele. Se scegliete di usare lo yogurt per far partire la fermentazione, impastatelo in ugual quantità con la farina, senza aggiungere acqua.
![](/stili/icone/ico-commenti.png)
Inviato da
il 05/10/2018 alle 15:57
![Gustissimo.it Gustissimo.it](/stili/locali/logo-admin.png)
Ciao Carmela!
A volte può succedere che il lievito madre si inacidisca. Puoi provare a ridargli vitalità rinfrescandolo a piccole quantità con dell'acqua tiepida e farina ogni 12 ore circa.
Continua a seguirci ;-)
A volte può succedere che il lievito madre si inacidisca. Puoi provare a ridargli vitalità rinfrescandolo a piccole quantità con dell'acqua tiepida e farina ogni 12 ore circa.
Continua a seguirci ;-)
Inviato da
Carmela
il 05/10/2018 alle 10:22
![](/stili/icone/difficolta-5.png)
un ultima domanda, io lo devo rinnovare domani Matt ma il lievito madre mi fuoriesce dal barattolo ed ha un odore acido e normale
Inviato da
il 05/10/2018 alle 09:17
![Gustissimo.it Gustissimo.it](/stili/locali/logo-admin.png)
Ciao Carmela :-)
Grazie per averci aggiornati! Siamo felicissimi che questa volta il lievito sia riuscito.
Alla prossima ricetta :-)
Grazie per averci aggiornati! Siamo felicissimi che questa volta il lievito sia riuscito.
Alla prossima ricetta :-)
Inviato da
Carmela
il 04/10/2018 alle 23:43
![](/stili/icone/difficolta-5.png)
ciao giustissimo, ho cambiato la farina sono trascorse le prime 48 ore ed è andato tutto bene, ho rinnovato l'impasto stanattina e adesso sta per esplodere ( cioè sta quasi uscendo fuori dal barattolo) ed è pieno di buchi. felicissima io
Inviato da
il 03/10/2018 alle 08:40
![Gustissimo.it Gustissimo.it](/stili/locali/logo-admin.png)
Ciao Carmela :-)
Grazie per il tuo commento!
Tienici aggiornati :-)
Grazie per il tuo commento!
Tienici aggiornati :-)