Topinambur
Topinambur
Valida alternativa alle patate, il topinambur è un tubero dalle molteplici proprietà benefiche e anche...dai molteplici nomi!
Pensate infatti che può essere chiamato in ben altri cinque modi: carciofo di Gerusalemmme (poiché il suo sapore ricorda quello del carciofo), carciofo del Canada (in quanto la pianta è originaria del Canada), rapa tedesca, tartufo di canna e pera di terra!
Scopriamo insieme che cos'è il topinambur, perché fa bene e come utilizzarlo in cucina!
Pensate infatti che può essere chiamato in ben altri cinque modi: carciofo di Gerusalemmme (poiché il suo sapore ricorda quello del carciofo), carciofo del Canada (in quanto la pianta è originaria del Canada), rapa tedesca, tartufo di canna e pera di terra!
Scopriamo insieme che cos'è il topinambur, perché fa bene e come utilizzarlo in cucina!
Caratteristiche generali del topinambur
Come già anticipato nell'introdurre questo ingrediente, il topinambur è un tubero: la sua famiglia è quella delle asteracee. Si tratta della stessa famiglia alla quale appartengono diversi altri ortaggi, fra cui il tarassaco e il carciofo. E proprio con il carciofo il topinambur condivide diversi aspetti: i due ortaggi infatti hanno, in linea generale, una forma e un gusto piuttosto simili.
Topinambur: stagione
Il topinambur è un ortaggio della tarda estate/autunno: la pianta infatti comincia a fiorire nel mese di agosto (la raccolta generalmente inizia a settembre) e la fioritura spesso si prolunga fino alla fine del mese di ottobre. Esiste però anche una varietà (di diverso colore) tipicamente invernale.
Tipi/Varietà di topinambur
Ci sono sostanzialmente due varietà di questo tubero: la più comune è bianca e inizia a fiorire nel mese di agosto (come visto sopra). L'altra invece è di colore bordeaux ed è una varietà della stagione invernale.
Proprietà nutrizionali del topinambur
Dal punto di vista nutrizionale, il topinambur è senza dubbio un ortaggio dalle tante qualità. Anzitutto ha pochissime calorie (poco più di 70 per 100 g), ma soprattutto contiene l'inulina, una fibra che vanta molteplici proprietà benefiche. Si tratta infatti di una fibra che favorisce l'abbassamento della glicemia, agevola il processo digestivo, contrasta la stitichezza e preserva la flora batterica fisiologicamente presente nell'intestino.
Rispetto alla patata, quindi, il topinambur risulta decisamente più sano ed è maggiormente indicato per le persone che devono perdere peso o hanno bisogno di tenere sotto controllo la glicemia: infatti non solo è meno calorico della patata, ma ha anche un indice glicemico più basso.
Oltre a ciò, questo ortaggio fa bene anche al cuore, aiuta a regolare la pressione, combatte stanchezza e affaticamento, depura e ha ottime proprietà antiossidanti.
Tutti questi benefici derivano dal suo profilo nutrizionale: contiene infatti diverse vitamine (vitamine A, B, C, E e folati), sostanze antiossidanti (come i flavonoidi) e sali minerali (come potassio e ferro: in particolare, per l'alto contenuto di ferro è un alimento indicato per chi ha problemi di anemia).
Tuttavia, nonostante tutti questi benefici, il topinambur va comunque consumato con moderazione: la presenza dell'inulina, infatti, potrebbe dare problemi a chi ha la tendenza a soffrire di colon irritabile, provocando meteorismo e gonfiore.
Quindi, quanto topinambur mangiare al giorno per non incorrere in questi fastidiosi inconvenienti? Se non si superano i 200 g non si dovrebbe incorrere negli effetti collaterali appena visti (in caso di dubbi o di problemi particolari è sempre meglio chiedere parere al proprio medico o al proprio nutrizionista).
Rispetto alla patata, quindi, il topinambur risulta decisamente più sano ed è maggiormente indicato per le persone che devono perdere peso o hanno bisogno di tenere sotto controllo la glicemia: infatti non solo è meno calorico della patata, ma ha anche un indice glicemico più basso.
Oltre a ciò, questo ortaggio fa bene anche al cuore, aiuta a regolare la pressione, combatte stanchezza e affaticamento, depura e ha ottime proprietà antiossidanti.
Tutti questi benefici derivano dal suo profilo nutrizionale: contiene infatti diverse vitamine (vitamine A, B, C, E e folati), sostanze antiossidanti (come i flavonoidi) e sali minerali (come potassio e ferro: in particolare, per l'alto contenuto di ferro è un alimento indicato per chi ha problemi di anemia).
Tuttavia, nonostante tutti questi benefici, il topinambur va comunque consumato con moderazione: la presenza dell'inulina, infatti, potrebbe dare problemi a chi ha la tendenza a soffrire di colon irritabile, provocando meteorismo e gonfiore.
Quindi, quanto topinambur mangiare al giorno per non incorrere in questi fastidiosi inconvenienti? Se non si superano i 200 g non si dovrebbe incorrere negli effetti collaterali appena visti (in caso di dubbi o di problemi particolari è sempre meglio chiedere parere al proprio medico o al proprio nutrizionista).
Uso in cucina del topinambur
In cucina questa radice può essere utilizzata con successo in varie ricette, sia cruda che cotta. Se preferite consumarla cotta, dopo averla ben pulita (vedremo più avanti come fare), tagliatela a fette sottili (o grattugiatela) e conditela semplicemente con olio, poco succo di limone, sale e pepe.
Se invece preferite cuocere il vostro topinambur, potete optare per una leggera cottura al vapore, per la frittura, per una cottura al forno (è ottimo anche gratinato) o in padella. Considerate che in genere questo ortaggio è un perfetto sostituto delle patate, per servire in contorno più leggero e meno calorico.
Oltre che come contorno (crudo o cotto), la radice si può usare anche come ingrediente per preparare una buona zuppa, uno sformato o un flan (usandola sempre al posto delle patate).
Se invece preferite cuocere il vostro topinambur, potete optare per una leggera cottura al vapore, per la frittura, per una cottura al forno (è ottimo anche gratinato) o in padella. Considerate che in genere questo ortaggio è un perfetto sostituto delle patate, per servire in contorno più leggero e meno calorico.
Oltre che come contorno (crudo o cotto), la radice si può usare anche come ingrediente per preparare una buona zuppa, uno sformato o un flan (usandola sempre al posto delle patate).
Come pulire il topinambur
Vista la sua forma particolare, ricca di sporgenze e bitorzoluta, questo ortaggio può risultare un po' difficile da pulire: sicuramente lo è più delle patate, ma basta usare gli strumenti giusti.
Vediamo quindi subito come pulire i topinambur. Consigliamo di eliminare la buccia (per quanto sia commestibile e anche ricca di nutrienti, spesso risulta un po' dura), soprattutto se intendete cuocere la radice. Iniziate lavando per bene i topinambur con acqua fresca, sfregandoli un po' con una spugnetta.
Adesso, per togliere la buccia, consigliamo di usare un piccolo coltellino affilato, piuttosto che il classico pelapatate: con un coltellino potrete staccare le sporgenze più piccole, per poi sbucciarle agevolmente a parte (con un pelapatate invece questo risulterebbe più difficoltoso). In questo modo eviterete anche sprechi.
A mano a mano che sbucciate sia la parte centrale della radice che le sue sporgenze, consigliamo di immergere le varie parti in acqua acidulata con un po' di succo di limone, esattamente come si fa quando si puliscono i carciofi: come il carciofo, infatti, anche il topinambur ha la tendenza ad annerire.
Vediamo quindi subito come pulire i topinambur. Consigliamo di eliminare la buccia (per quanto sia commestibile e anche ricca di nutrienti, spesso risulta un po' dura), soprattutto se intendete cuocere la radice. Iniziate lavando per bene i topinambur con acqua fresca, sfregandoli un po' con una spugnetta.
Adesso, per togliere la buccia, consigliamo di usare un piccolo coltellino affilato, piuttosto che il classico pelapatate: con un coltellino potrete staccare le sporgenze più piccole, per poi sbucciarle agevolmente a parte (con un pelapatate invece questo risulterebbe più difficoltoso). In questo modo eviterete anche sprechi.
A mano a mano che sbucciate sia la parte centrale della radice che le sue sporgenze, consigliamo di immergere le varie parti in acqua acidulata con un po' di succo di limone, esattamente come si fa quando si puliscono i carciofi: come il carciofo, infatti, anche il topinambur ha la tendenza ad annerire.
Guida all'acquisto del topinambur
Potete trovare questo ortaggio quasi in ogni grande supermercato o presso i venditori di frutta e verdura più forniti: al momento dell'acquisto controllate la consistenza della radice. Se è fresca, dovrà avere una consistenza ben soda.
Consigliamo inoltre, soprattutto se volete consumare il topinambur crudo con la sua buccia, di acquistarne uno biologico e con la buccia il possibile sottile e tenera.
Consigliamo inoltre, soprattutto se volete consumare il topinambur crudo con la sua buccia, di acquistarne uno biologico e con la buccia il possibile sottile e tenera.
Metodo di conservazione del topinambur
Conservate il topinambur nello stesso modo in cui conservereste le patate: in una dispensa al riparo da umidità e luce.
Curiosità sul topinambur
Sapete come mai questa radice viene anche chiamata carciofo di Gerusalemmme?
Naturalmente, non perchè sia un ortaggio originario della città israeliana: furono molto probabilmente i conquistatori puritani giunti nel Nuovo Mondo a chiamarlo così come tributo alla città che avevano intenzione di fondare, la Nuova Gerusalemme (invece il nome "carciofo" deriva, come abbiamo già visto, dalla somiglianza del tubero con questa verdura).
Naturalmente, non perchè sia un ortaggio originario della città israeliana: furono molto probabilmente i conquistatori puritani giunti nel Nuovo Mondo a chiamarlo così come tributo alla città che avevano intenzione di fondare, la Nuova Gerusalemme (invece il nome "carciofo" deriva, come abbiamo già visto, dalla somiglianza del tubero con questa verdura).