Caponata catanese

Difficoltà:
difficoltà 3
Dosi: per 4 persone
Tempo: 45 minuti
Note: + il tempo di riposo delle melanzane
Introduzione
Pare che in origine questa ricetta, molto diffusa sulle tavole borghesi e aristocratiche, prevedesse l’utilizzo della pregiatissima lampuga, che in alcune zone della Sicilia è chiamata appunto “capone”.
Il piatto fu poi rivisitato dalla tradizione popolare e la lampuga venne sostituita dalle melanzane, arrivando fino a noi. Oggi la caponata catanese, una delle numerose varianti esistenti, è uno dei contorni mediterranei più conosciuti e amati in tutto il mondo.
Alcuni ingredienti potrebbero contenere allergeni (glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide: “Alimentazione e allergeni” e “Alimentazione vegana” .
Preparazione
Dopo averle pulite e private delle estremità tagliate le melanzane a dadini e mettetele nello scolapasta con una presa di sale. Copritele con un peso (ad esempio una pentola) e lasciatele spurgare per un’ora.

Tagliatele quindi a dadini e friggetele nell’olio bollente.

Sciacquate i peperoni, tagliateli a metà e privateli dei semi e del picciolo. Tagliateli prima a striscioline e poi a quadrati, andando a friggerli in olio bollente in una seconda padella.

Una volta pulito, tagliate il sedano a rondelle e friggete anch’esso in una pentola pulita. Fate lo stesso con la cipolla, tagliata a dadini o a rondelle.

Una volta pronte riunite tutte le verdure in un’unica padella e aggiungete le olive, i capperi e la passata.

Aggiustate di sale e fate cuocere a fuoco medio finché la salsa non sarà diventata cremosa. A quel punto aggiungete qualche cucchiaio di aceto e un pizzico di zucchero, mescolando per far amalgamare bene gli ingredienti.

Completate con un filo di Olio Extravergine d'oliva e servite la caponata ben calda.
Accorgimenti
Per realizzare una buona caponata è importante che tutte le verdure vengano fritte a parte. Se non disponete di un gran numero di padelle potete scolare l’olio di volta in volta e asciugare la padella con della carta assorbente prima di utilizzarla per la verdura successiva.
Idee e varianti
Se gradite potete completare questo piatto con una manciata di pinoli tostati e dell’uvetta sultanina fatta rinvenire in acqua tiepida.

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