Sarde a beccafico

Difficoltà:
difficoltà 3
Dosi: per 4 persone
Tempo: 40 minuti
Introduzione
Le sarde a beccafico è un gustoso piatto tipicamete palermitano che prende il nome da un uccello.
Alcuni ingredienti potrebbero contenere allergeni (glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide: “Alimentazione e allergeni” e “Alimentazione vegana” .
Preparazione
Pulite le sarde privandole della testa e della lisca. Sciacquatele sotto un getto d’acqua corrente e apritele a libro evitando che si stacchino le due metà.
Tostate in un tegame il pangrattato con un filo d’olio.
Sciacquate le alici e pestatele in un bicchiere di olio tiepido. Aggiungete il pangrattato, i pinoli e l’uvetta.

Spremete il limone e versate il succo nel composto con lo zucchero. Aggiungete l’origano, il prezzemolo e mescolate bene il tutto.
Riempite ogni sarda con il ripieno.

Cospargete una teglia d’olio e pangrattato. Disponete le sarde ben vicine tra loro per evitare che si aprano, intervallandole con una foglia d’alloro. Irrorate con un filo d’olio e cuocete a 180 gradi per 15 minuti circa.
Accorgimenti
La ricetta originale prevede l’uso della Passulina, un ribes nero essiccato tipico della cucina siciliana.. Non essendo facile trovarlo nel resto d’Italia, si può sostituire con l’uvetta.
Idee e varianti:
Potete arricchire il ripieno delle sarde a beccafico con dei capperi ben pestati.

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