Chirashi

Il chirashi è una versione del sushi più semplice e veloce da preparare, perfetto quando si vuole ricreare il piatto a casa, ma senza perdere troppo tempo a fare i roll. Nello specifico il chirashi, ricetta giapponese che risale ai tempi della dinastia Edo, è una ciotola di riso, preparato secondo le indicazioni tradizionali per il sushi, ricoperto con fettine di sashimi di pesce a scelta.

A questo si possono poi aggiungere verdure, germogli, vari topping e condimenti a piacere. Insomma per il chirashi gli ingredienti si possono adattare in base ai proprio gusti e alla reperibilità dei prodotti, l'importante è che il risultato sia armonioso nei colori, nella forma e soprattutto nel gusto.

Dunque allacciamo i grembiuli e mettiamoci ai fornelli: oggi vediamo insieme come preparare il chirashi, seguendo la ricetta tradizionale giapponese!
Alcuni ingredienti potrebbero contenere allergeni (glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide: “Alimentazione e allergeni” e “Alimentazione vegana” .
Preparazione
Per preparare il chirashi per prima cosa occupatevi del riso. Risciacquate il riso sotto l'acqua corrente, mescolandolo bene e scolandolo ogni volta, fino a quando l'acqua non risulterà limpida. A questo punto, trasferitelo dentro a un colino maglie strette e lasciatelo colare per 15 minuti.
Passato il tempo di riposo, trasferite il riso lavato all'interno di un pentolino capiente e aggiungete 500 ml di acqua. Mescolate bene in modo che il riso formi uno strato compatto e omogeneo, poi coprite con un coperchio di vetro trasparente e portate sul fuoco. Fate raggiungere l'ebollizione a fuoco vivace, poi abbassate la fiamma e proseguite la cottura fino a quando tutta l'acqua sarà assorbita. Non dovrete mai togliere il coperchio né mischiare il riso.

Nel frattempo, dedicatevi al taglio del pesce abbattuto. Utilizzando un coltello a lama liscia e alta, tagliate il pezzo di salmone, di tonno e di branzino, in modo perpendicolare alle fibre del pesce e ricavando delle fettine di circa 5 mm di spessore. Tagliate anche l'avocado a fettine e tenete da parte.

Mentre il riso finisce di cuocere, preparate anche la riduzione che servirà a condirlo. Dunque in un pentolino unite l'aceto di riso, il Mirin, lo zucchero e il sale. Fate scaldare fino a quando lo zucchero e il sale saranno completamente sciolti, poi togliete dal fuoco e tenete da parte.

Quando il riso sarà pronto, trasferitelo in un contenitore molto capiente in modo da allargarlo bene. Fate colare la riduzione preparata in precedenza, sul dorso di un cucchiaio e distribuitela su tutto il riso in modo che si insaporisca. A questo punto continuate ad allargare il riso per favorire l'evaporazione dell'aceto e per farlo raffreddare dolcemente.

Quando il riso sarà freddo, sarete pronti ad assemblare il vostro chirashi. Dunque dividete il riso in 4 ciotole, senza compattarlo troppo, dopodiché disponete le fettine di pesce e avocado, intervallandole tra loro e creando una composizione armoniosa.
Servite in tavola il vostro chirashi accompagnato da salsa di soia e zenzero sott'aceto e sarà pronto da gustare!
Accorgimenti
La base per un buon chirashi, così come per il sushi, è proprio il riso. Dunque prendetevi tutto il tempo necessario a lavarlo bene e una volta pronto, fatelo raffreddare dolcemente, magari sventolandolo con un ventaglio, mentre continuate ad allargarlo. Questo vi farà ottenere un riso morbido, saporito, leggermente appiccicoso, ma ben sgranato. Il perfetto riso da sushi e da chirashi.

Altro fattore importante per ottenere un chirashi saporito, ma anche sicuro da mangiare, è assicurarsi di acquistare del pesce abbattuto. Qualora voleste proprio essere sicuri che il pesce sia adatto per il consumo a crudo, abbattetelo ulteriormente a casa. Vi basterà lasciarlo surgelare nel freezer a -18°C per 96 ore, come suggerito dalle indicazioni del Ministero della Salute.

Qualora dovesse avanzare una porzione di chirashi, potrete conservarla in frigo, ben coperta da pellicola alimentare, per un giorno. Al momento del consumo potrete condirla a piacere con salsa di soia e servirla subito in tavola.
Visto il tipo di ricetta, se ne sconsiglia la surgelazione.
Idee e varianti
Quella che abbiamo visto è una delle versioni più semplici del cirashi, ma a piacere potrete arricchire la vostra ciotola di riso, come più vi piace. Le indicazioni base sono di utilizzare del pesce carnoso come salmone, tonno, branzino, pesce spada o gamberi (che dovranno essere freschissimi e privati del budello interno). In alternativa si può utilizzare anche del pesce scottato o cotto, come ad esempio il polpo.

Per quanto riguarda le verdure, oltre all'avocado potrete aggiungere delle carote tagliate sottilmente, delle fettine di cetriolo, qualche foglia di lattuga o dei germogli di soia crudi, che aggiungeranno una nota croccante.

Anche i topping possono variare. Ad esempio potrete optare per l'aggiunta di semi di sesamo tostati oppure di uova di salmone, ma anche la parte verde di un cipollotto fresco tagliata sottilmente, donerà freschezza al piatto. Se poi non vi va di condire il cirashi con la salsa di soia, potrete aggiungere un tocco di salsa teriyaki, dal sapore più agrodolce.

Se non riuscite a reperire tutti gli ingredienti, potrete preparare anche un chirashi senza aceto di riso, sostituendolo con pari dose di aceto di mele, che risulta più delicato. Il Mirin invece, può essere sostituito con pari dose di Sherry, che ha un sapore dolce e intenso, proprio come il liquore di riso.

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