Varietà di zucca, le più conosciute
L’autunno è iniziato già da un po' di tempo e qual è il modo migliore per godersi a pieno la stagione dei colori caldi? Gustando uno degli alimenti tipici di questo periodo: la zucca.
Dolce e, allo stesso tempo, corposo, questo frutto è in grado di allietare, con il suo sapore unico, i nostri palati.
Primi, secondi o dolci, quando si tratta di zucca c’è sempre l’imbarazzo della scelta su cosa cucinare e poi, ovviamente, assaporare piacevolmente.
Si tratta di un alimento versatile, che non smette mai di sorprenderci.
Non casualmente, infatti, di questo frutto esistono all’incirca 500 varietà, raggruppabili in 15 specie differenti. Non lo sapevate?
Adesso ne siete a conoscenza!
Siete pronti a vederne alcune tipologie insieme?
Iniziamo!
Dolce e, allo stesso tempo, corposo, questo frutto è in grado di allietare, con il suo sapore unico, i nostri palati.
Primi, secondi o dolci, quando si tratta di zucca c’è sempre l’imbarazzo della scelta su cosa cucinare e poi, ovviamente, assaporare piacevolmente.
Si tratta di un alimento versatile, che non smette mai di sorprenderci.
Non casualmente, infatti, di questo frutto esistono all’incirca 500 varietà, raggruppabili in 15 specie differenti. Non lo sapevate?
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Le zucche: un universo tutto da scoprire
Quando sentite nominare il termine “zucca”, cosa vi viene in mente? Un enorme palla arancione schiacciata sui due poli e con delle incavature? Si ovviamente, questa è la più antica tra le zucche e, sicuramente, anche quella più conosciuta, ma è solo una delle tante tipologie esistenti.
Eh sì, proprio così.
Non vi è mai capitato di andare al mercato e vedere questo frutto con dimensioni più piccole, magari con una forma più allungata o, addirittura, con un colore verde scuro?
Ecco, questi sono alcuni tipi di zucche esistenti.
Volete saperne di più?
Noi siamo qui per questo, iniziamo!
Eh sì, proprio così.
Non vi è mai capitato di andare al mercato e vedere questo frutto con dimensioni più piccole, magari con una forma più allungata o, addirittura, con un colore verde scuro?
Ecco, questi sono alcuni tipi di zucche esistenti.
Volete saperne di più?
Noi siamo qui per questo, iniziamo!
Alcune varietà di zucca: ad ognuna la sua ricetta
“Zucca zucca delle mie brame, quali sono le tipologie più conosciute nel reame?”
Di varietà esistenti ce ne sono davvero molte, circa 500 (come anticipato sopra), ma alcune sono più note di altre e di queste, spesso, non ne conosciamo il nome.
La prima da citare è, sicuramente, la zucca napoletana. La sua forma allungata e tonda alla base la rende particolarmente riconoscibile e difficile da confondere. Oltre all’aspetto, ciò che la caratterizza sono la buccia e la polpa.
La prima è liscia, sottile e di colore verde; la seconda, invece, tende al rosso e il suo sapore è dolce, con alcuni sentori di muschio. Tutto questo la rende perfetta per la preparazione di primi piatti, come le mezze maniche alla zucca con pancetta croccante, o per essere speziata e cotta al forno.
Una specie particolare è la zucca mantovana, conosciuta anche come “Cappello del prete”. Questa ha una forma tonda, la buccia di colore verde con striature chiare e la polpa è arancio-gialla, poco fibrosa e dal sapore molto dolce. Una ricetta che ne risalti perfettamente il gusto? I tortelli di zucca e amaretti.
Un’altra varietà è la zucca tonda padana. Nonostante sia di origine Americana, si è adattata perfettamente al clima della pianura padana, motivo per il quale gli è stato dato questo nome. La sua buccia è liscia, di un colore giallo-verde e con incavature particolarmente pronunciate. La polpa è arancione, consistente e dal gusto dolce, fattore che la rende perfetta per la preparazione della marmellata di zucca.
Tra le tipologie più conosciute rientra la zucca beretta piacentina, molto simile alla mantovana. Ha, infatti, una polpa giallo-arancio, compatta, poco fibrosa e dolce. Queste caratteristiche la rendono, quindi, ottima per la preparazione di primi piatti, come il risotto zucca e pancetta, e per secondi golosi, come la parmigiana di zucca.
La zucca Butternut, invece, è una delle varietà più tardive di questo frutto. Perché? Viene raccolta, generalmente, nel periodo tra novembre e febbraio. Particolare, no? Sì, proprio come la sua forma a pera.
Al suo interno la polpa è tenera e dolce, anche se non quanto le altre. Ciò che, però, la rende davvero unica nel suo genere è il retrogusto di nocciola che lascia una volta assaporata. Il modo ideale per usarla in cucina? La preparazione di un buon flan di zucca.
Le varietà di zucca non finiscono qui. La zucca Hokkaido, è assolutamente da conoscere.
Da come si può intuire dal nome la sua origine è nipponica. È, infatti, tipica dell’isola di Hokkaido, da cui prende il nome, ma viene anche coltivata e raccolta in Italia. La sua forma è molto simile a quella della cipolla, mentre il colore, un arancione intenso, ricorda molto somiglia molto a quella di un mandarancio. Il sapore? Fa venire in mente il gusto delle castagne e delle noci. Come goderne appieno? Attraverso un risotto zucca e taleggio o una calda minestra di zucca.
Invece, avete mai sentito parlare delle zucca Iron Cup? Il nome probabilmente non vi dice nulla, ma è possibile che, qualche volta, l’abbiate vista. Stiamo parlando di un tipo di zucca tonda, la cui buccia ha un colore verde scuro, mentre la polpa è arancione, soda e dolce. Come la zucca Butturnut, anche la Iron Cup si caratterizza per la sua tardività nella raccolta ed è una varietà particolarmente versatile in cucina. Un consiglio culinario? Provate ad assaggiarla preparando un gustoso sformato di zucca oppure dei pancakes salati di zucca con noci e gorgonzola.
Abbiamo poi la zucca Delica, frutto di un incrocio che la rende unica nel suo genere. Questa tipologia è infatti completamente commestibile! Oltre alla polpa, anche buccia, semi, fiori, foglie e germogli possono essere tranquillamente mangiati. È una varietà molto diffusa in Italia, anche se deve le sue origini alla Terra del Sol Levante. Si tratta di una zucca particolarmente adatta a preparare un dolce come la torta di miglio e zucca.
Conosci la zucca Marina di Chioggia? Si tratta di una varietà tutta italiana, precisamente del territorio veneto, nella zona di Chioggia, per l’appunto. Ha una buccia dal colore che va dal grigio al verde scuro, piuttosto rugosa e una forma tondeggiante e schiacciata sui poli. Il peso varia, ma può arrivare fino ai 3,5 kg. Come prepararla? Noi vi suggeriamo dei gustosi crostini con zucca, feta e pinoli, ma questa varietà è ottima anche per un piatto di classici gnocchi di zucca.
Ultima, ma non per importanza, la zucca Turbante, una varietà particolare del gruppo delle zucche giganti. Non a caso è utilizzata spesso a scopo decorativo con i suoi 5 kg di peso e la sua buccia spessa e resistente, peculiarità che permette la conservazione anche per lungo tempo. La polpa è carnosa e dolce, perciò anche in cucina sono mille gli usi che se ne possono fare. Provate, ad esempio, la ricetta dei bocconcini di pollo autunnali.
Non resta che colorare di arancio le vostre tavole seguendo i consigli e le ricette di Gustissimo!
Di varietà esistenti ce ne sono davvero molte, circa 500 (come anticipato sopra), ma alcune sono più note di altre e di queste, spesso, non ne conosciamo il nome.
La prima da citare è, sicuramente, la zucca napoletana. La sua forma allungata e tonda alla base la rende particolarmente riconoscibile e difficile da confondere. Oltre all’aspetto, ciò che la caratterizza sono la buccia e la polpa.
La prima è liscia, sottile e di colore verde; la seconda, invece, tende al rosso e il suo sapore è dolce, con alcuni sentori di muschio. Tutto questo la rende perfetta per la preparazione di primi piatti, come le mezze maniche alla zucca con pancetta croccante, o per essere speziata e cotta al forno.
Una specie particolare è la zucca mantovana, conosciuta anche come “Cappello del prete”. Questa ha una forma tonda, la buccia di colore verde con striature chiare e la polpa è arancio-gialla, poco fibrosa e dal sapore molto dolce. Una ricetta che ne risalti perfettamente il gusto? I tortelli di zucca e amaretti.
Un’altra varietà è la zucca tonda padana. Nonostante sia di origine Americana, si è adattata perfettamente al clima della pianura padana, motivo per il quale gli è stato dato questo nome. La sua buccia è liscia, di un colore giallo-verde e con incavature particolarmente pronunciate. La polpa è arancione, consistente e dal gusto dolce, fattore che la rende perfetta per la preparazione della marmellata di zucca.
Tra le tipologie più conosciute rientra la zucca beretta piacentina, molto simile alla mantovana. Ha, infatti, una polpa giallo-arancio, compatta, poco fibrosa e dolce. Queste caratteristiche la rendono, quindi, ottima per la preparazione di primi piatti, come il risotto zucca e pancetta, e per secondi golosi, come la parmigiana di zucca.
La zucca Butternut, invece, è una delle varietà più tardive di questo frutto. Perché? Viene raccolta, generalmente, nel periodo tra novembre e febbraio. Particolare, no? Sì, proprio come la sua forma a pera.
Al suo interno la polpa è tenera e dolce, anche se non quanto le altre. Ciò che, però, la rende davvero unica nel suo genere è il retrogusto di nocciola che lascia una volta assaporata. Il modo ideale per usarla in cucina? La preparazione di un buon flan di zucca.
Le varietà di zucca non finiscono qui. La zucca Hokkaido, è assolutamente da conoscere.
Da come si può intuire dal nome la sua origine è nipponica. È, infatti, tipica dell’isola di Hokkaido, da cui prende il nome, ma viene anche coltivata e raccolta in Italia. La sua forma è molto simile a quella della cipolla, mentre il colore, un arancione intenso, ricorda molto somiglia molto a quella di un mandarancio. Il sapore? Fa venire in mente il gusto delle castagne e delle noci. Come goderne appieno? Attraverso un risotto zucca e taleggio o una calda minestra di zucca.
Invece, avete mai sentito parlare delle zucca Iron Cup? Il nome probabilmente non vi dice nulla, ma è possibile che, qualche volta, l’abbiate vista. Stiamo parlando di un tipo di zucca tonda, la cui buccia ha un colore verde scuro, mentre la polpa è arancione, soda e dolce. Come la zucca Butturnut, anche la Iron Cup si caratterizza per la sua tardività nella raccolta ed è una varietà particolarmente versatile in cucina. Un consiglio culinario? Provate ad assaggiarla preparando un gustoso sformato di zucca oppure dei pancakes salati di zucca con noci e gorgonzola.
Abbiamo poi la zucca Delica, frutto di un incrocio che la rende unica nel suo genere. Questa tipologia è infatti completamente commestibile! Oltre alla polpa, anche buccia, semi, fiori, foglie e germogli possono essere tranquillamente mangiati. È una varietà molto diffusa in Italia, anche se deve le sue origini alla Terra del Sol Levante. Si tratta di una zucca particolarmente adatta a preparare un dolce come la torta di miglio e zucca.
Conosci la zucca Marina di Chioggia? Si tratta di una varietà tutta italiana, precisamente del territorio veneto, nella zona di Chioggia, per l’appunto. Ha una buccia dal colore che va dal grigio al verde scuro, piuttosto rugosa e una forma tondeggiante e schiacciata sui poli. Il peso varia, ma può arrivare fino ai 3,5 kg. Come prepararla? Noi vi suggeriamo dei gustosi crostini con zucca, feta e pinoli, ma questa varietà è ottima anche per un piatto di classici gnocchi di zucca.
Ultima, ma non per importanza, la zucca Turbante, una varietà particolare del gruppo delle zucche giganti. Non a caso è utilizzata spesso a scopo decorativo con i suoi 5 kg di peso e la sua buccia spessa e resistente, peculiarità che permette la conservazione anche per lungo tempo. La polpa è carnosa e dolce, perciò anche in cucina sono mille gli usi che se ne possono fare. Provate, ad esempio, la ricetta dei bocconcini di pollo autunnali.
Non resta che colorare di arancio le vostre tavole seguendo i consigli e le ricette di Gustissimo!