Pirichittus de bentu

Difficoltà:
difficoltà 3
Dosi: per 4 persone
Tempo: 80 minuti
Note: + 45 minuti di riposo dell’impasto
5.0 6
Introduzione
Ogni anno, il 24 luglio, Quartu Sant’Elena festeggia San Giovanni Battista con i pirichittus, curiosi dolcetti a base di farina, uova, zucchero e glassa di limone o arance. La loro forma a pera spiega la denominazione. La particolare cottura in forno inoltre permette un rigonfiamento che genera, a sua volta, quel caratteristico vuoto interno. Ecco perché pirichittus “de bentu”, appunto leggeri come un soffio di vento!
Alcuni ingredienti potrebbero contenere allergeni (glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide: “Alimentazione e allergeni” e “Alimentazione vegana” .
Preparazione
Accendete il forno al massimo della temperatura.
Sbattete le uova energicamente e, quando avranno raggiunto una certa consistenza, aggiungete l’olio. Su una spianatoia versate la farina e un pizzico di sale. Unite il composto di uova e olio e impastate fino a ottenere un panetto liscio e omogeneo.
Lasciate riposare per circa tre quarti d’ora in un luogo privo di spifferi.

Trascorso questo tempo, riprendete l’impasto e iniziate a lavorarlo. Strappando un pezzetto alla volta, formate delle palline, o, se siete bravi, modellate delle piccole pere.
Dopo aver foderato una teglia con della carta forno, disponete i pirichittus distanziandoli l’uno dall’altro e infornate a 200°C finché si gonfiano, poi procedete a 180°C. Complessivamente i tempi di cottura variano dai 30 ai 50 minuti. In ogni caso potrete sfornarli non appena assumeranno un colorito dorato. Lasciateli quindi raffreddare.

A questo punto preparate la glassa. Prendete una pentola e versate lo zucchero, la scorza di limone (o di arancia) grattugiata e un bicchiere d’acqua. Mescolate continuamente a fiamma dolce, fino a ottenere una glassa bianca e filante.
Riprendete i pirichittus (ormai freddi) e immergeteli interamente in questa glassa. Man mano sistemateli in un vassoio per farli asciugare. Serviteli freddi.
Accorgimenti
In alcune zone della Sardegna, i pirichittus vengono preparati con lo strutto o il burro (circa 150 gr. per 300 gr. di farina) che dovrete sciogliere con un po’ d’acqua e un pizzico di sale, portando il composto a ebollizione e versando man mano la farina. Nella tradizione sarda, tuttavia, c’è un trucchetto nella procedura dell’impasto che garantisce morbidezza ed elasticità: aggiungete le uova uno per volta e solo quando ciascun uovo risulterà ben amalgamato alla farina. Se lo preferite, potete aggiungere ½ bustina di lievito per rendere l’impasto ancora più soffice.
Per una conservazione ottimale, infine, ricorrete a barattoli di latta o di vetro, purché dotati di chiusura ermetica.
Idee e varianti
Un’idea carina per presentare i vostri pirichittus è quella di disporli a piramide, decorando con qualche foglia di limone. Serviteli insieme con un vino da dessert, preferibilmente sardo.
Inviato da Gustissimo.it il 12/03/2019 alle 10:51
Ciao Giusy!
che tipo di forno hai? Come abbiamo scritto, la resa e i tempi cottura potrebbero variare a seconda che tu utilizzi un forno statico o ventilato.
Per qualsiasi altro dubbio scrivici e continua a seguirci!
Inviato da Giusy il 15/02/2019 alle 18:08
Pessima ricetta,. Seguita alla lettera non si gonfiano per nulla, bah
Inviato da Gustissimo.it il 21/05/2018 alle 12:24
Ciao!! :-) I picchirittus sono diversi dai pirichittus de bentu perché realizzati con la pasta frolla e ripieni di un impasto di mandorle. Se li prepari, facci sapere come ti sono venuti :-)
Inviato da Costante il 19/05/2018 alle 19:04
Si chiamano picchirittus
Inviato da Gustissimo.it il 03/05/2018 alle 16:29
Ciao Laura! :-D
Prossima volta prova a far bollire di più la glassa di zucchero :-)
Facci sapere se provi a rifarli! :-)

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