Frittata al tartufo

Difficoltà:
difficoltà 2
Dosi: per 4 persone
Tempo: 20 minuti
Introduzione
La frittata al tartufo è un’altra specialità umbra, tanto deliziosa da meritarsi una sagra nel borgo di Ferentillo, proprio nel giorno di Pasqua in occasione della popolare gara de “lu Ciuccittu” durante la quale i concorrenti si sfidano a battere le uova punta contro punta. Il vincitore, ovviamente, è colui che riuscirà a mantenere integre tutte le uova. Quale contesto migliore per assaporare una squisita frittata al tartufo, altro ingrediente tipico della cucina umbra?
Alcuni ingredienti potrebbero contenere allergeni (glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide: “Alimentazione e allergeni” e “Alimentazione vegana” .
Preparazione
Armatevi di spazzolino e pulite delicatamente i tartufi dopo averli lavati in acqua fredda. Una volta asciutti tritateli. Prendete una ciotola e sbattete le uova, aggiungete un pizzico di sale, un po’ di pepe nero, poi unite i tartufi e amalgamate il tutto. Mettete intanto una padella antiaderente sul fuoco con dell’olio e lo spicchio d’aglio che eliminerete non appena si sarà dorato. Versate quindi il composto, coprite e cuocete a fuoco lento. Quando la frittata si staccherà dal fondo della padella, giratela aiutandovi col coperchio e completate la cottura. Servite calda o fredda, con una spolverizzata di tartufo.
Accorgimenti
Per meglio pulire i tartufi senza sgualcirli, usate prima un panno umido e poi un altro asciutto, strofinando delicatamente.
Per ottenere una frittata soffice, dovete montare a neve gli albumi con un pizzico di sale e poi incorporarli ai tuorli sbattuti ricordandovi di girare il composto dal basso verso l’alto, così eviterete di smontarli.
Idee e varianti
Per variare la vostra frittata al tartufo aggiungete scaglie di parmigiano (come si fa ad Assisi) o asparagi ed erbette di campagna (a Spoleto).

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