Regina in porchetta

Difficoltà:
difficoltà 3
Dosi: per 4 persone
Tempo: 120 minuti
Note: +2 di riposo della carpa imbottita
Introduzione
Il nome di questa ricetta è fortemente fuorviante! Se state pensando a un secondo di carne, siete ben lontani. Protagonista è la pregiata carpa, regina appunto del Trasimeno. Anche cotta allo spiedo, come fosse una porchetta, continua a conservare tutta la sua regalità.
Alcuni ingredienti potrebbero contenere allergeni (glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide: “Alimentazione e allergeni” e “Alimentazione vegana” .
Preparazione
Per prima cosa occorre squamare, lavare ed eviscerare la carpa. Fatela asciugare bene e incidetela sul dorso con taglietti trasversali. Preparate un battuto di aglio, lardo, finocchietto e rosmarino, adeguatamente salato e pepato. Riempite quindi il ventre e i taglietti con questo preparato e lasciate riposare per almeno 2 ore in modo che la carpa assorba gli aromi. Se necessario, richiudete la regina con dello spago da cucina.
Trascorso questo tempo, emulsionate in una ciotola del succo di limone, olio e un pizzico di sale e quindi spennellate la superficie della regina aiutandovi con un rametto di rosmarino (operazione da svolgere sia prima che durante la cottura). Infilzatela con uno spiedo e cuocetela. A fine cottura spruzzatela di vino bianco. Servitela calda.
Accorgimenti
La tradizione umbra detta un tempo di riposo di almeno 12 ore dopo aver imbottito di aromi la carpa. Tuttavia, se non avete molto tempo a disposizione, anche un’ora sarà sufficiente.
In mancanza di una brace, sistematela in una teglia oleata e cuocetela a 220°C per circa 20 minuti (forno preriscaldato), ricordandovi di spennellarla di tanto in tanto con l’emulsione preparata.
Idee e varianti
Ampia libertà nell’aromatizzare la vostra regina in porchetta: provate ad aggiungere qualche foglia di salvia. In alcune varianti si trovano, in alternativa al lardo, la pancetta o il prosciutto grasso (o magro), o anche un mix di questi ingredienti. Infine nelle versioni casalinghe non è raro riempire il ventre della carpa con del pangrattato inumidito con l’aceto.

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