Rocciata di Assisi
Ecco le ricette umbre selezionate per voi:
Introduzione
Un dolce tipico della tradizione umbra, preparato specialmente nel periodo autunnale e nel giorno di Ognissanti. Il suo mix di frutta secca e fresca, con l’aggiunta del vin santo e cannella, rende giustizia alla durezza del suo nome che a primo acchito fa pensare alle rocce! In realtà, “rocciata” in dialetto umbro sta per “tonda”, “attorcigliata”. E attorcigliata è appunto la forma di questa pasta sfoglia ripiena di dolcezze, le cui origini vanno ricercate geograficamente ad Assisi, ma storicamente nel magnifico mondo medievale! Provate anche voi ad “arrocciare”con Gustissimo!
Ingredienti
•200 gr. di farina• •150 gr. di zucchero• •500 gr. di frutta fresca e secca assortita (uvetta, mele, mandorle, noci, fichi e prugne)• •4 cucchiai di olio extravergine d’oliva• •2 cucchiai di Vin Santo• •1 cucchiaio di cannella in polvere• •Sale q.b.• •1 limone non trattato• •Zucchero a velo q.b.•Alcuni ingredienti potrebbero contenere
allergeni
(glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide:
“Alimentazione e allergeni”
e
“Alimentazione vegana”
.
Preparazione
Lavate accuratamente il limone e grattugiatene la buccia senza intaccare la parte bianca.
Pulite la frutta fresca, mondatela e riducetela a dadini, che sistemerete in una ciotola insieme alla frutta secca tritata grossolanamente, alla buccia di limone e a 100 gr. di zucchero. Incorporate quindi il vin santo, 2 cucchiai di olio, 1 di cannella e amalgamate bene il tutto. Lasciate per il momento da parte.
Non dimenticate, nel frattempo, di accendere il forno che dovrà essere ben caldo quando inserirete la rocciata.
Versate sulla spianatoia la farina, il sale, lo zucchero e l’olio rimanenti. Iniziate a impastare gli ingredienti aggiungendo, man mano, poca acqua tiepida per meglio lavorare il composto che dovrà diventare morbido e liscio. Lasciatelo quindi riposare per almeno 15 minuti avvolgendolo in un canovaccio pulito.
Trascorso questo tempo, riprendete il panetto, lavoratelo ancora per qualche minuto e stendetelo con un mattarello in modo da ottenere una sfoglia larga e sottile; distribuitevi il ripieno uniformemente e poi arrotolate la sfoglia su se stessa. Adagiate la vostra rocciata in una teglia lievemente imburrata, dopo averla spennellata in superficie con dell’olio (o burro). Infornate per circa 30 minuti a 180°-200°C.
Prima di servire, completate innevandola di zucchero a velo.
Pulite la frutta fresca, mondatela e riducetela a dadini, che sistemerete in una ciotola insieme alla frutta secca tritata grossolanamente, alla buccia di limone e a 100 gr. di zucchero. Incorporate quindi il vin santo, 2 cucchiai di olio, 1 di cannella e amalgamate bene il tutto. Lasciate per il momento da parte.
Non dimenticate, nel frattempo, di accendere il forno che dovrà essere ben caldo quando inserirete la rocciata.
Versate sulla spianatoia la farina, il sale, lo zucchero e l’olio rimanenti. Iniziate a impastare gli ingredienti aggiungendo, man mano, poca acqua tiepida per meglio lavorare il composto che dovrà diventare morbido e liscio. Lasciatelo quindi riposare per almeno 15 minuti avvolgendolo in un canovaccio pulito.
Trascorso questo tempo, riprendete il panetto, lavoratelo ancora per qualche minuto e stendetelo con un mattarello in modo da ottenere una sfoglia larga e sottile; distribuitevi il ripieno uniformemente e poi arrotolate la sfoglia su se stessa. Adagiate la vostra rocciata in una teglia lievemente imburrata, dopo averla spennellata in superficie con dell’olio (o burro). Infornate per circa 30 minuti a 180°-200°C.
Prima di servire, completate innevandola di zucchero a velo.
Accorgimenti
Vi ricordiamo che la sfoglia, dal momento che verrà poi arrotolata su se stessa, deve essere stirata molto sottilmente, per non risultare internamente troppo consistente rispetto al ripieno.
La rocciata può essere conservata per qualche giorno, purché stia in un luogo fresco (non nel frigorifero).
La rocciata può essere conservata per qualche giorno, purché stia in un luogo fresco (non nel frigorifero).
Idee e varianti
Il ripieno può essere arricchito con pinoli, una piccola manciata di semi di anice, una spolverata di cacao dolce e, per finire, una spruzzata di alchermes: ecco la variante tipica di Foligno. In alcune zone la sfoglia viene preparata aggiungendo anche un uovo.
Per la forma, la tradizione esige quella incurvata, come fosse un ferro di cavallo ma, se preferite, potete lasciare la vostra rocciata a forma di tronchetto, risulterà ugualmente deliziosa!
Per la forma, la tradizione esige quella incurvata, come fosse un ferro di cavallo ma, se preferite, potete lasciare la vostra rocciata a forma di tronchetto, risulterà ugualmente deliziosa!