Cefaletti all'egiziana

Difficoltà:
difficoltà 3
Dosi: per 4 persone
Tempo: 60 minuti
Introduzione
I cefaletti all’egiziana sono un secondo a base di pesce che pone le sue origini, come ricorda il nome, nell’affascinante Egitto. Ma, senza timore di sbagliare, si può dire che sia un piatto che rientra a pieno titolo nelle tradizionali invenzioni della cucina mediterranea in generale.
Alcuni ingredienti potrebbero contenere allergeni (glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide: “Alimentazione e allergeni” e “Alimentazione vegana” .
Preparazione
Pulite, squamate e lavate i cefali. Privateli di testa e coda e lasciateli riposare ricoperti con il succo dei limoni per almeno 30 minuti.
Nel frattempo immergete i pomodori già lavati in acqua bollente, pelateli, tagliateli a pezzettini e raccoglieteli in una ciotola. Affettate la cipolla a rondelle sottili e mettetela anch’essa in una ciotola. Ora, versate in un tegame una buona quantità d’olio e fate scaldare. Scolate il pesce dal succo di limone e asciugatelo, infarinatelo e adagiatelo nell’olio fumante. Salatelo e rigiratelo per 10 minuti, fino a quando sarà dorato.
A questo punto mettete i cefaletti in un piatto da portata, spruzzateli con una macinata di pepe e teneteli al caldo.
Fate rosolare la cipolla nell’olio dei cefali e quando sarà appassita buttate i pomodori, lo spicchio d’aglio passato nello schiaccia aglio e il timo fresco. Continuate la cottura per una decina di minuti, finché il sugo si sarà leggermente addensato.
Ricoprite i cefaletti all’egiziana con la salsa e cospargeteli con il prezzemolo tritato.
Accorgimenti
Controllate che il cefalo sia fresco: la sua carne deve essere compatta e soda e le squame ben salde al corpo.
Idee e varianti
Il cefalo può essere sostituito con altri pesci come l’orata, il dentice o il sarago. Tenete comunque presente che è uno tra i pesci più economici e che se scegliete quello d’allevamento non avrete il problema di incappare in cefali che hanno vissuto in ambienti fangosi e che potrebbero averne alterato il sapore della carne.

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