Rondelle di biscotti

Difficoltà:
difficoltà 3
Dosi: per 15 biscotti
Tempo: 65 minuti
Note: + 90 minuti per il riposo del composto
Introduzione
Per una sfiziosa colazione, cosa c’è di meglio che assaporare il gusto inconfondibile delle rondelle di biscotti? Il loro gusto saporito, con la croccantezza dell’impasto che racchiude in sé una nota morbida e delicata, rende queste rondelle perfette da gustare a colazione!
Alcuni ingredienti potrebbero contenere allergeni (glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide: “Alimentazione e allergeni” e “Alimentazione vegana” .
Preparazione
Versate il latte in un pentolino e fatelo scaldare a fuoco basso, aggiungendo il sale, due cucchiai di zucchero, il lievito e tre cucchiai di margarina. Trasferite il composto in una terrina, unite l’uovo e una tazza di farina setacciata. Con la frusta da cucina lavorate il composto sino a quando risulterà liscio e privo di grumi.
Aggiungete poco alla volta la rimanente farina setacciata e continuate a lavorare il composto con la frusta per 5 minuti. Coprite l’impasto con un foglio di pellicola per alimenti e fatelo riposare in frigorifero per 1 ora.

Una volta trascorso il tempo di riposo, riprendete l'impasto e tiratelo su una spianatoia sino a formare un rettangolo di 20x15 centimetri. Spennellate la superficie con la restante margarina ammorbidita a temperatura ambiente. Mescolate lo zucchero rimasto con la cannella e distribuiteli sulla superficie. Arrotolate la pasta e tagliate delle rondelle di circa 3 centimetri di spessore.

Ponete le rondelle su una teglia rivestita con carta forno e fatele lievitare per ulteriori 30 minuti. Infornate in forno preriscaldato a 150°C per 30 minuti, dopodiché fatele raffreddare a temperatura ambiente e servitele in tavola.
Accorgimenti
Quando stendete l’impasto sulla spianatoia fate attenzione che quest’ultima sia ben infarinata, altrimenti il composto potrebbe rischiare di attaccarsi.
Idee e varianti
Al posto della cannella in polvere potete utilizzare il cremor tartaro, per una nota ancora più delicata.

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