Stracotto di fave e pasta (Pasta co’ maccu)
Le ricette siciliane:
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Introduzione
Il macco o “maccu” è uno stracotto di fave secche schiacciate (appunto ammaccate) che, insieme alla pasta spezzata, formano una purea densa e gustosa. Rappresenta un piatto antico della cucina siciliana, tradizionalmente definito “cibo dei poveri”, ma ricchissimo dal punto di vista nutrizionale per l’apporto di proteine vegetali e carboidrati, essenziali per l’alimentazione dei contadini. La tradizione lega questo piatto alla festività di San Giuseppe.
Ingredienti
•300 gr. di pasta spezzata• •300 gr. di fave secche sbucciate• •1 cucchiaio di finocchietto selvatico• •1 cipolla• •Olio extravergine d’oliva q.b.• •Sale q.b.• •Pepe q.b.•Alcuni ingredienti potrebbero contenere
allergeni
(glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide:
“Alimentazione e allergeni”
e
“Alimentazione vegana”
.
Preparazione
Per prima cosa occorre lasciare le fave a bagno in acqua fredda per circa 12 ore.
Trascorso questo tempo, scolate e risciacquate.
Versate un po’ d’olio in una pentola abbastanza capiente e fate rosolare la cipolla dopo averla affettata. Aggiungete quindi il finocchietto e le fave. Aggiustate di sale e , dopo qualche minuto, giusto il tempo di farle insaporire, versate acqua fredda fino a coprire interamente le fave. Lasciate stufare per circa 2 ore a fuoco lento.
Girate di tanto in tanto, finché il macco non diventi purea (aiutatevi schiacciando con un cucchiaio di legno).
Nel frattempo prendete la pasta lunga, tipo spaghetti o tagliatelle, e sminuzzatela, così come da buona tradizione. Quando il macco sarà quasi pronto, unite la pasta, allungando con un po’ d’acqua calda. Proseguite fino a completamento.
Condite lo stracotto di fave e pasta con olio crudo e pepe nero appena macinato.
Trascorso questo tempo, scolate e risciacquate.
Versate un po’ d’olio in una pentola abbastanza capiente e fate rosolare la cipolla dopo averla affettata. Aggiungete quindi il finocchietto e le fave. Aggiustate di sale e , dopo qualche minuto, giusto il tempo di farle insaporire, versate acqua fredda fino a coprire interamente le fave. Lasciate stufare per circa 2 ore a fuoco lento.
Girate di tanto in tanto, finché il macco non diventi purea (aiutatevi schiacciando con un cucchiaio di legno).
Nel frattempo prendete la pasta lunga, tipo spaghetti o tagliatelle, e sminuzzatela, così come da buona tradizione. Quando il macco sarà quasi pronto, unite la pasta, allungando con un po’ d’acqua calda. Proseguite fino a completamento.
Condite lo stracotto di fave e pasta con olio crudo e pepe nero appena macinato.
Accorgimenti
Se durante le 2 ore di cottura vi accorgeste che il macco è troppo denso, stemperate con acqua calda.
Per un risultato ottimale, sarebbe utile stufare le fave in una pentola di coccio o comunque a fondo spesso.
Per un risultato ottimale, sarebbe utile stufare le fave in una pentola di coccio o comunque a fondo spesso.
Idee e varianti
La ricetta base conta essenzialmente fave, pasta, sale e olio, ma ciascuna località siciliana l’ha personalizzata con l’aggiunta di altri ingredienti, specialmente di erbette aromatiche di campagna (ma anche lardo tagliato a pezzi).
A Palermo si usa far raffreddare il macco per poi tagliarlo a fette e friggerlo così da consumarlo a mo’ di panelle.
A una pietanza così completa e gustosa non occorre aggiungere altro. Tuttavia, per il bene del vostro palato, vi suggeriamo una “leggera” idea saporita: una spolverata di caciocavallo grattugiato prima di servire.
A Palermo si usa far raffreddare il macco per poi tagliarlo a fette e friggerlo così da consumarlo a mo’ di panelle.
A una pietanza così completa e gustosa non occorre aggiungere altro. Tuttavia, per il bene del vostro palato, vi suggeriamo una “leggera” idea saporita: una spolverata di caciocavallo grattugiato prima di servire.