Spaghetti
Alcuni tipi di pasta
Caratteristiche generali
Gli spaghetti sono un tipo di pasta di grano duro, dalla forma stretta e lunga, simile, appunto, allo spago.
Tipici della cucina italiana, sono famosi e rinomati in tutto il mondo, al punto da essere una bandiera, fino a diventare il luogo comune per eccellenza anche nella definizione della nostra cultura (lo “Spaghetti Western”, ad esempio).
Gli spaghetti sono presenti anche nella cucina orientale, in particolar modo in Cina, da dove la leggenda vuole che siano stati importati tramite Marco Polo.
Tipici della cucina italiana, sono famosi e rinomati in tutto il mondo, al punto da essere una bandiera, fino a diventare il luogo comune per eccellenza anche nella definizione della nostra cultura (lo “Spaghetti Western”, ad esempio).
Gli spaghetti sono presenti anche nella cucina orientale, in particolar modo in Cina, da dove la leggenda vuole che siano stati importati tramite Marco Polo.
Stagione
Tutto l'anno.
Tipi/Varietà
In Italia, la produzione degli spaghetti avviene in maniera industriale e produce qualità che si differenziano per lo spessore: spaghettini, spaghetti e spaghettoni, questi ultimi praticamente in disuso. Lo spessore dello spaghetto è denominato da un numero, diverso a seconda della casa di produzione.
La superficie è generalmente liscia, esistono però anche gli spaghetti rigati, ottenuti con la trafilatura in bronzo.
La lunghezza degli spaghetti è standard: un tempo di ben 50 cm, è oggi ridotta a 25 cm.
La superficie è generalmente liscia, esistono però anche gli spaghetti rigati, ottenuti con la trafilatura in bronzo.
La lunghezza degli spaghetti è standard: un tempo di ben 50 cm, è oggi ridotta a 25 cm.
Uso in cucina
Gli spaghetti, come tutte le varietà di pasta di grano duro, si consumano previa cottura, che avviene in acqua bollente salata.
Se in Cina gli spaghetti sono spesso usati in minestre, in Italia si preparano con condimenti diversi: i più comuni sono gli spaghetti al pomodoro, conditi semplicemente con sugo e parmigiano o il classico aglio, olio e peperoncino.
Un altro piatto tipico della nostra cucina sono gli spaghetti alle vongole, in bianco, con aglio e prezzemolo.
Questa pasta è talmente apprezzata che spesso è utilizzata anche per sughi che tradizionalmente richiedono altre forme: la puttanesca romana, con olive nere, pomodoro e capperi, o la celeberrima carbonara, con uova e pancetta.
In Italia la cottura degli spaghetti è fondamentale: la pasta deve essere al dente e appena scolata. Inoltre va mangiata arrotolata con la forchetta: l'uso del cucchiaio per aiutarsi, come anche l'idea di tagliare la pasta col coltello, è assolutamente inaccettabile.
Se in Cina gli spaghetti sono spesso usati in minestre, in Italia si preparano con condimenti diversi: i più comuni sono gli spaghetti al pomodoro, conditi semplicemente con sugo e parmigiano o il classico aglio, olio e peperoncino.
Un altro piatto tipico della nostra cucina sono gli spaghetti alle vongole, in bianco, con aglio e prezzemolo.
Questa pasta è talmente apprezzata che spesso è utilizzata anche per sughi che tradizionalmente richiedono altre forme: la puttanesca romana, con olive nere, pomodoro e capperi, o la celeberrima carbonara, con uova e pancetta.
In Italia la cottura degli spaghetti è fondamentale: la pasta deve essere al dente e appena scolata. Inoltre va mangiata arrotolata con la forchetta: l'uso del cucchiaio per aiutarsi, come anche l'idea di tagliare la pasta col coltello, è assolutamente inaccettabile.
Metodo di conservazione
Gli spaghetti si conservano in luoghi asciutti, in contenitori chiusi. Esistono in commercio appositi barattoli a chiusura ermetica di forma lunga e sottile, ma può essere sufficiente chiudere la pasta nella loro confezione con un pezzo di scotch o una pinza.
Curiosità
La tradizione vuole che gli spaghetti siano stati introdotti da Marco Polo, al ritorno dalla Cina. In realtà ci sono testimonianze di paste dalla forma allungata tipo vermicelli risalenti a molto tempo prima.
Il nome “spaghetti” è nato molto dopo: fu Antonio Viviani, nel 1842, a chiamarli in questo modo per la loro caratteristica forma.
Il nome “spaghetti” è nato molto dopo: fu Antonio Viviani, nel 1842, a chiamarli in questo modo per la loro caratteristica forma.